228
628
Fusti striscianti. Calice lungo 5-6 mm. Frutto allungato, non rigonfio, alla fine glabro
Astragalus glycyphyllos L.
La falsa liquirizia è una specie a distribuzione eurasiatico-sudeuropea pre-
sente in tutte le regioni dell’Italia continentale. La distribuzione regionale si
estende su quasi tutto il territorio, ma con ampie lacune nella pianura friu-
lana; nell'area di studio la specie è abbastanza diffusa: è stata osservata ad
esempio nei dintorni del Passo Pura, sul M. Novarza, presso gli Stavoli Hin-
ter der Orbe, ecc. Cresce ai margini dei boschi, in cespuglieti, lungo sentieri
ombreggiati, su suoli argillosi mesici, da ricchi in basi a subacidi, spesso in
ambienti disturbati, dal livello del mare alla fascia montana. Il nome generico
deriva dal greco 'astrágalos' (astragalo, un osso del tarso), probabilmente per
l'aspetto angoloso dei semi; il nome specifico significa 'con foglie di liquiri-
zia'. Forma biologica: emicriptofita reptante. Periodo di fioritura: maggio-
agosto.
629
Petali saldati tra loro almeno alla base. Frutto a capsula
630
629
Petali liberi. Frutto a legume
634
630
Corolla a forma di botticella, con 2 lobi ben sviluppati rivolti verso l'alto, gli altri 3 ridotti
Scrophularia hoppii W.D.J. Koch
La scrofularia di Hoppe è una specie delle montagne dell'Europa meridio-
nale diffusa lungo tutto l'arco alpino (salvo che in Val d'Aosta) e sugli Ap-
pennini (salvo che in Emilia-Romagna e Calabria). La distribuzione regionale
si estende su tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di studio è diffusa
e abbastanza comune, soprattutto sui versanti arenacei franosi fra Sauris e
Casera Razzo, ma anche altrove come presso Casera Losa. Cresce su pietraie,
ghiaioni, greti dei torrenti montani, dalla fascia montana a quella subalpina
(lungo i greti spesso anche a quote più basse). La pianta è leggermente tossica
(iridoidi e saponine). Il nome generico deriva dall'antica ed errata credenza
che alcune specie del genere fossero un efficace rimedio contro la scrofola,
un'infezione dei linfonodi; la specie è dedicata a D. H. Hoppe (1760-1846),
botanico di Ratisbona ed esploratore della flora alpina. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre. Syn.:
Scrophu-
laria juratensis
Schleicher
630
Corolla di aspetto diverso, chiaramente bilabiata
631
631
Labbro superiore falcato, terminante o in un becco allungato o in due stretti dentelli disposti
sotto la parte falcata
632
631
Labbro superiore arrotondato all'apice, senza rostro e senza dentelli apicali
633
632
Fiori distintamente peduncolati
Pedicularis rostratocapitata Crantz subsp. rostratocapitata
La pedicolare a spiga breve è una specie diffusa dalle Alpi orientali ai Carpa-
zi, presente lungo l’arco alpino dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia (manca
in Val d'Aosta e Liguria). La distribuzione regionale si estende a quasi tutte
le aree montuose del Friuli; nell'area di studio la specie è diffusa sui massicci
calcareo dolomitici più alti, ad esempio sul M. Tinisa, sul M. Tiarfin e sul M.
Clapsavon; la pianta è protetta (D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce in pa-
scoli alpini e subalpini, soprattutto nelle formazioni a
Carex firma
, su substrati
calcarei o dolomitici, da 1800 a 2400 m circa (a volte anche più in alto). È una
pianta emiparassita, che contiene principi tossici, soprattutto nelle radici. Il
nome generico deriva dal latino 'pediculus' (pidocchio), probabilmente per
una presunta azione contro i pidocchi; il nome specifico si riferisce al labbro
superiore della corolla rostrato e all'aspetto globoso dell'infiorescenza, dal
latino 'caput' (testa). Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fio-
ritura: luglio-agosto.
632
Fiori subsessili
1...,226,227,228,229,230,231,232,233,234,235 237,238,239,240,241,242,243,244,245,246,...508