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Foglie palmate
Potentilla erecta (L.) Raeusch.
La cinquefoglia tormentilla è una specie a vasta distribuzione eurasiatica
presente in quasi tutte regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende
su quasi tutto il territorio; nell'area di studio la specie è diffusa e comune,
soprattutto, ma non solo, in aree con substrati silicei come a Casera Razzo.
Cresce in brughiere a
Calluna
e in praterie magre, su suoli argillosi subacidi,
poveri in humus, dalla fascia submediterranea alla fascia alpina. La radice
contiene il tomentolo (alcol triterpenico) e un tannino con proprietà toniche,
stimolanti e astringenti. Più nota con il vecchio nome di 'tormentilla', che
allude al dolore provocato da mal di denti, crampi o coliche, era un tempo
molto usata come pianta medicinale; la tintura estratta dalla radice era utiliz-
zata per la fabbricazione di un inchiostro rosso. Il nome generico è il diminu-
tivo femminile del latino 'potens' e significa 'piccola pianta con molta forza',
alludendo forse agli ambienti pietrosi in cui vegetano molte specie o alle loro
proprietà medicinali; il nome specifico si riferisce al portamento della pianta.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Foglie pennato-divise
656
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Fiori solitari. Sepali 2. Stami numerosissimi
Papaver alpinum L. subsp. rhaeticum (Leresche) Markgr.
Il papavero alpino retico è un’entità appartenente a una specie polimorfa del-
le montagne dell'Europa meridionale, probabile relitto della flora preglaciale
alpina; la specie in senso lato è presente lungo tutto l'arco alpino (salvo che
in Val d'Aosta e Liguria) e sull'Appennino centrale, mentre la sottospecie
rhaeticum
è ristretta alle Alpi. La distribuzione regionale si estende sulle aree
montuose del Friuli, con lacune soprattutto sulle Prealpi Giulie; nell'area di
studio la specie è diffusa sui massicci calcarei più alti, come sul M. Tiarfin e
sul M. Clapsavon, al di sopra dei 2000 m. Cresce su ghiaioni e macereti cal-
carei, dalla fascia subalpina a quella alpina. Il colore dei fiori varia dal giallo
all'arancione, più raramente al bianco. Il nome generico deriva dall'arabo
'papámbele' a sua volta derivato dal sanscrito 'papavira' o 'papavara' (succo
nocivo); l'ipotesi di derivazione dal celtico 'papa' (pappa per bambini per
conciliarne il sonno) sembra insostenibile; il nome della sottospecie si rife-
risce alle Alpi Retiche. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: luglio-agosto.
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Fiori non solitari. Sepali 4. Stami 6 (4+2)
657
657
Piante con forte odore e sapore di rucola
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Piante senza forte odore e sapore di rucola
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Pianta perenne, con fusti un po' legnosi alla base. Foglie basali non disposte in rosetta alla fioritura
Diplotaxis tenuifolia (L.) DC.
La ruchetta selvatica è una specie a distribuzione mediterraneo-sudeuropea
presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende
sull’intero territorio, dalla costa ai fondovalle del settore alpino; nell'area di
studio la specie si concentra presso gli abitati a quote basse, ad esempio nei
dintorni di Ampezzo. Cresce in vegetazioni ruderali, lungo le strade, nelle
discariche, su scarpate e muri, nei campi abbandonati, più raramente nei
coltivi, su suoli primitivi aridi d'estate, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. Le foglie, dal sapore simile a quelle della rucola, sono commestibili
in insalata. Il nome generico deriva dal greco 'diplos' (doppio) e 'taxis' (fila)
per la disposizione dei semi in due file nella siliqua; il nome specifico significa
‘a foglie sottili’. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-ottobre (al Sud anche in inverno).
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Pianta annua, con fusti non legnosi alla base. Foglie basali disposte in rosetta
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