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Diplotaxis muralis (L.) DC.
La ruchetta dei muri è una pianta annua a distribuzione mediterraneo-sudeu-
ropea presente in tutte le regioni d'Italia, ma frequente solo nell'Italia medi-
terranea. La distribuzione regionale si estende dalle coste ai fondovalle delle
Alpi, con diverse lacune; nell'area di studio la specie è ristretta ai fondovalle
presso gli abitati, ove è molto meno frequente di
D. tenuifolia
. Cresce nelle
vegetazioni segetali di colture sarchiate, nei vigneti, in ambienti ruderali, tal-
volta lungo le strade, su suoli subaridi, prevalentemente carbonatici, ricchi in
composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Le foglie,
con sapore simile a quelle della rucola, sono commestibili in insalata. Il nome
generico deriva dal greco 'diplos' (doppio) e 'taxis' (ordine, fila) per i semi
ordinati su due file nelle silique. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-settembre.
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Foglie basali e foglie del fusto tutte profondamente divise
660
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Foglie basali divise, spesso lirate, con segmento terminale molto più grande, foglie del fusto
intere o poco divise
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Frutto 6-50 volte più lungo che largo, con valve ad 1-3 nervi
Sisymbrium officinale (L.) Scop.
L'erba cornacchia comune è una pianta annua a distribuzione originaria-
mente eurasiatico-temperata oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte
le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende, con poche lacune,
su tutto il territorio, dalle coste ai fondovalle del settore alpino; nell'area di
studio la specie si concentra presso gli abitati. Cresce in vegetazioni pioniere,
sia in coltivi che in ambienti ruderali, lungo le strade, in cave abbandonate
e in discariche, su suoli argillosi, da abbastanza freschi a subaridi, ricchi in
composti azotati ma poveri in humus, dal livello del mare a 1000 m circa
(raramente fino ai 2400 m). Tutte le parti della pianta sono debolmente tossi-
che (glicosidi), ma le foglie giovani sono commestibili in piccola quantità. Il
nome generico era già in uso presso i Greci; il nome specifico deriva dal lati-
no 'officina' (officina, farmacia) e si riferisce ad un antico uso a scopo medi-
cinale. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Frutto 3-6 volte più lungo che largo, con valve senza nervi
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661
Petali chiaramente più lunghi dei sepali
Rorippa sylvestris (L.) Besser subsp. sylvestris
La rorippa silvestre, o crescione radicino, è una specie a distribuzione eura-
siatico-sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna.
La distribuzione regionale si estende su tutto il territorio, con lacune presso
le coste del Friuli; nell'area di studio la specie non è molto comune: è stata
osservata ad esempio nei pressi di Sauris di Sopra a 1400 m. Cresce in am-
bienti umidi lungo le rive di torrenti e stagni, più spesso in stazioni disturbate
lungo strade, fossi e nei coltivi, su suoli limoso-argillosi costipati ed umidi,
subneutri, piuttosto ricchi in composti azotati, dal livello del mare ai 1300 m
circa (raramente fino a 1650 m). Le foglie giovani sono commestibili in insa-
lata. Il nome generico ha etimologia incerta: potrebbe derivare da latino 'ros-
òris' (rugiada) e 'ripa' (riva), o da un termine di lontana origine germanica; il
nome specifico, dal latino 'sylva' (selva), si riferisce all'habitat boschivo. For-
ma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Petali lunghi quanto i sepali o poco meno
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1...,235,236,237,238,239,240,241,242,243,244 246,247,248,249,250,251,252,253,254,255,...508