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Fusti più alti di 20 cm, con foglie simili a quelle basali. Fiori reclinati. Frutto con apice uncinato
Geum rivale L.
La cariofillata dei rivi è una specie a vasta distribuzione circumboreale pre-
sente in tutte le regioni dell'Italia centro-settentrionale (presenza dubbia in
Umbria e in Molise); nel Meridione è presente solo in Basilicata e Calabria
e non più ritrovata in Campania. La distribuzione regionale si estende su
tutte le aree montuose del Friuli, con qualche stazione lungo i fiumi nell'alta
pianura friulana; nell'area di studio la specie è diffusa e abbastanza comune.
Cresce in luoghi piuttosto umidi, in prati ed al margine dei boschi, in forre,
cespuglieti, lungo le sponde di corsi d'acqua, con optimum nella fascia mon-
tana. Il rizoma essiccato viene impiegato come antiemorragico e antidiarroi-
co; in America settentrionale le parti ipogee sono usate per infusi con gusto
di cioccolato e la pianta viene chiamata 'cioccolata indiana'. Il nome generico
deriva dal greco 'geuo' ('dò buon profumo'), perché alcune specie hanno
radici con odore e sapore aromatico, simile a quello dei chiodi di garofano; il
nome specifico in latino significa 'delle rive'. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Fusti più brevi di 20 cm, con foglie molto più piccole di quelle basali. Fiori non reclinati. Frutto
con apice diritto
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Pianta con stoloni striscianti lunghi 5-10 dm. Foglie pennate
Geum reptans L.
La cariofillata delle pietraie è una specie delle montagne dell’Europa sudo-
rientale presente lungo tutto l’arco alpino salvo che in Liguria. La distribu-
zione regionale è ristretta a poche aree nelle Alpi Carniche e a una singola
stazione nelle Alpi Giulie; nell’area di studio la specie è stata osservata su
sfasciumi dolomitici verso Col Marende presso Casera Razzo a 2000 m circa.
Cresce su pietraie silicee, raramente anche su calcare, nella fascia alpina. Il
nome generico deriva dal greco 'geuo' (dò buon profumo), perché alcune
specie hanno radici con odore e sapore aromatico, simile a quello dei chiodi
di garofano; il nome specifico significa ‘strisciante’ in riferimento ai lunghi
stoloni. Forma biologica: emicriptofita reptante. Periodo di fioritura: luglio-
agosto.
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Pianta senza stoloni. Foglie lirate
Geum montanum L.
La cariofillata montana è una specie delle montagne dell'Europa meridionale
presente lungo tutto l'arco alpino e nell'Appennino settentrionale (Toscana
ed Emilia Romagna). La distribuzione regionale si concentra nel settore al-
pino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie), con diverse stazioni sulle
Prealpi Carniche occidentali; nell'area di studio la specie è comune nei nar-
deti sulle arenarie del Werfen tra i 1600 e i 1800 m, ad esempio a Casera
Razzo, sui M. Morgenleit, Pezzocucco, Festons e Novarza, presso Lateis, a
Casera Mediana ecc. Cresce in pascoli e in praterie rocciose, di solito su sub-
strati silicei, dalla fascia subalpina a quella alpina, raramente più in basso. La
medicina popolare attribuisce a tutte le specie del genere proprietà curative,
dovute alla presenza di un glucoside, la geina, concentrata nelle radici e nelle
foglie. Il nome generico deriva dal greco 'geuo' (dò buon profumo), perché
alcune specie hanno radici con odore e sapore aromatico, simile a quello
dei chiodi di garofano. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
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Fiori solitari. Fusti striscianti
Potentilla reptans L.
La cinquefoglia comune è una specie a distribuzione eurasiatico-sudeuropea
oggi divenuta subcosmopolita nelle zone temperate, presente in tutte le re-
gioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio,
incluso il Carso ove la specie è forse un po' meno frequente; nell'area di
studio la specie si concentra presso gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra.
Cresce in vegetazioni pioniere, lungo strade e viottoli, ai margini di coltivi e
giardini, in vegetazioni palustri lacunose, su suoli limoso-argillosi, umiferi e
freschi, ricchi in composti azotati, da neutri a subacidi, dal livello del mare
alla fascia montana. La pianta è ricca di tannini e ha proprietà astringenti. Il
nome generico è il diminutivo femminile del latino 'potens' e significa 'pic-
cola pianta con molta forza', alludendo forse agli ambienti pietrosi in cui
vegetano molte specie o alle loro proprietà medicinali; il nome specifico in
latino significa 'strisciante', in riferimento ai lunghi stoloni che cartatteriz-
zano la pianta. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
maggio-settembre.
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