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Petali più di 5. Fusti fioriferi senza foglie
Hepatica nobilis Schreb.
L’erba trinità è una specie europea presente in tutte le regioni dell’Italia con-
tinentale. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio,
con un’ampia lacuna nella pianura friulana dovuta soprattutto alla scarsità di
habitat boschivi; nell'area di studio la specie è diffusa e comune nelle faggete.
Cresce in querceti ombrosi e faggete termofile, su suoli argillosi piuttosto
profondi, umiferi, da freschi a subaridi d'estate, più o meno ricchi in compo-
sti azotati, da calcarei a neutri, dai 100 ai 1000 m circa (raramente dal livello
del mare ai 2000 m). La pianta è tossica (protoanemonina). Il nome generico
deriva dalle foglie vagamente simili per forma e colore della pagina inferiore
a un fegato, il che in passato ne aveva giustificato un uso improprio come
pianta medicinale. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura:
marzo-maggio.
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Petali 4 o 5. Fusti fioriferi fogliosi
695
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Petali 4
Cardamine pentaphyllos (L.) Crantz
La dentaria a cinque foglie è una specie delle montagne dell'Europa meridio-
nale presente in tutte le regioni settentrionali e in Toscana. La distribuzione
regionale è estesa a quasi tutte le aree montuose del Friuli, con lacune nelle
Alpi Giulie e con diverse stazioni nell'alta pianura friulana, soprattutto in
provincia di Pordenone; nell'area di studio la specie è poco frequente ma
diffusa. Cresce in boschi umidi di latifoglie decidue, soprattutto nelle faggete
e nelle forre, su suoli profondi e freschi su substrati calcarei, con optimum
nella fascia montana. Le foglie sono commestibili previa cottura. Il nome
generico deriva dal termine greco 'kárdamon' che designava il crescione (
Na-
sturtium officinale
), molto simile alle
Cardamine
con foglie pennate; il nome
specifico in greco significa 'con cinque foglie'. Forma biologica: geofita rizo-
matosa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
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Petali 5
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Petali ad apice bilobato
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Petali ad apice arrotondato
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Calice sormontato da un epicalice. Frutto non sormontato da un lungo becco
Malva sylvestris L. subsp. sylvestris
La malva comune è una specie originariamente diffusa dall'Europa centro-
meridionale all'Asia ma oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le
regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territo-
rio, dalla costa ai fondovalle del settore alpino; nell'area di studio la specie è
diffusa soprattutto presso gli abitati. Cresce in siti ruderali lungo vie e muri,
in discariche, aiuole, giardini e orti, su suoli da sabbiosi a limoso-argillosi,
spesso subaridi d'estate, ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla
fascia montana. La pianta è ricca di mucillagini e ha avuto diversi impieghi
come pianta medicinale sin dall'antichità per le proprietà emollienti, calman-
ti, antinfiammatorie, espettoranti, e lassative; i frutti acerbi e i getti giovani
sono commestibili in insalata. Il nome generico deriva dal greco 'malàkhe'
(molle, emolliente) in relazione alle proprietà emollienti dei frutti non matu-
ri, delle foglie e dei germogli; il nome specifico, dal latino 'sylva' (selva), si ri-
ferisce all'habitat boschivo. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-settembre.
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Epicalice assente. Frutti sormontati da un lungo becco
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