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Peli stellati a 10-30 raggi più o meno eguali fra loro (binoculare!)
Potentilla incana G.Gaertn., B.Mey. & Scherb.
La cinquefoglia arenaria è una specie a distribuzione centrata sull'Europa
sudorientale presente in Veneto e Friuli Venezia Giulia e sull'Appennino
centrale. La distribuzione regionale, molto frammentaria, comprende sta-
zioni nelle Alpi Carniche sudoccidentali, nelle Prealpi Giulie, nella pianura
friulana orientale, e nel Carso triestino; nell'area di studio la specie è piut-
tosto rara e generalmente confinata a quote basse. Cresce in prati aridi e
su rupi calcaree, su suoli ricchi in scheletro, dalla fascia submediterranea
a quella montana inferiore. Il nome generico è il diminutivo femminile del
latino 'potens' e significa 'piccola pianta con molta forza', alludendo forse
agli ambienti pietrosi in cui vegetano molte specie o alle loro proprietà me-
dicinali; il nome specifico si riferisce alla pelosità biancastra di foglie e fusti.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
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Peli stellati a 3-10 raggi, il centrale molto più lungo
Potentilla pusilla Host
La cinquefoglia pelosetta è una specie a distribuzione prevalentemente cen-
troeuropea presente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale salvo che in
Liguria. La distribuzione regionale copre quasi tutto il territorio, con una
lacuna nella fascia costiera del Friuli; nell'area di studio la specie è abba-
stanza diffusa. Cresce in prati aridi e steppici e in pascoli sassosi, su suoli
carbonatici piuttosto primitivi, dal livello del mare alla fascia montana. Il
nome generico è il diminutivo femminile del latino 'potens' e significa 'pic-
cola pianta con molta forza', alludendo forse agli ambienti pietrosi in cui
vegetano molte specie o alle loro proprietà medicinali; il nome specifico, che
in latino significa 'piccolina', si riferisce alle piccole dimensioni della pianta.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie palmato-divise
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Foglie pennato-divise o biternate
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Petali bianchi
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Petali non bianchi
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Calice assente. Petali più lunghi di 1.5 cm
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Calice presente Petali più brevi di 1.5 cm
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Petali di solito 5. Carpelli poco numerosi (di solito 1-7) con più di un seme (frutto follicolo)
Helleborus niger L. subsp. niger
La rosa di natale è una specie a distribuzione prevalentemente centroeu-
ropea presente, con due sottospecie, lungo tutto l'arco alpino salvo che in
Val d'Aosta e Liguria. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le
aree montuose del Friuli, con lacune nelle Alpi Carniche centro-occidentali
e nelle Prealpi Giulie più meridionali; nell'area di studio la specie è poco
comune. Cresce nel sottobosco di pinete e faggete, molto più raramente in
boschi submediterranei, su suoli ricchi in humus e su substrati calcarei, con
optimum nella fascia montana. La pianta contiene glicosidi cardioattivi, fra
cui l'elleborina che la rendono altamente tossica sia per gli uomini che per
gli animali. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe derivare dal
semitico 'helebar' che in greco designava una pianta usata contro la follia,
oppure dal greco 'helein' (far morire), per la velenosità di tutte le specie,
oppure ancora dal fiume greco Hellèboros che attraversa la città di Antkyra,
dove nell'antichità si utilizzava una pianta simile contro la pazzia; il nome
specifico in latino significa 'nero', per il colore scuro del rizoma o più proba-
bilmente per il fatto che la pianta annerisce in erbario. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: novembre-aprile.
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Petali più di 5. Carpelli molto numerosi, con un solo seme (frutto achenio)
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