259
728
Piante spinose o pungenti
729
728
Piante non spinoso-pungenti
736
729
Pianta senza spine, ma coperta da densi peli silicizzati pungenti
Echium vulgare L. subsp. vulgare
L’erba viperina comune è una specie a distribuzione eurasiatico-sudeuropea
di antica introduzione ai limiti dell'areale, presente in tutte le regioni d'Italia
(con due sottospecie). La distribuzione regionale si estende su tutto il terri-
torio, dalla costa ai fondovalle del settore alpino, a volte anche più in alto
lungo le strade di montagna; nell'area di studio la specie è più comune nei
fondovalle a quote basse, come nei dintorni di Ampezzo, ma appare anche a
quote più alte presso gli abitati o lungo la strada che conduce al Passo Pura
sul versante meridionale del M. Nauleni. Cresce in vegetazioni ruderali, lun-
go le strade e le ferrovie, nelle discariche, nelle cave, ai margini degli abitati,
su suoli disturbati da ghiaiosi ad argillosi, subaridi, poveri in composti azo-
tati e humus, dal livello del mare alla fascia montana. Il botanico fiammingo
R. Dodoens (1517-1585) riporta una leggenda in cui Nicandro e Alcibiade,
morsi da una vipera, guarirono applicando sulla ferita un
Echium
dopo averlo
masticato, da cui deriva il nome italiano 'erba viperina'. Il nome generico
deriva dal greco 'echis' (biscia) per la forma delle infiorescenze ricurve a
mo' di testa di serpe; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica:
emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: aprile-settembre.
729
Piante con spine sui fusti o sulle foglie
730
730
Foglie tutte più strette di 1 cm. Fiori gialli, disposti in racemi. Frutto a legume
Genista germanica L.
La ginestra spinosa è una specie europea diffusa prevalentemente nell'Eu-
ropa centrale, in Italia comune lungo tutto l'arco alpino e nell'Appennino
settentrionale e assente nelle regioni meridionali. La distribuzione regionale
si estende a quasi tutto il territorio, dalla costa ai fondovalle del settore alpi-
no in Friuli soprattutto in boschi naturali a pino nero; nell'area di studio la
specie è più frequente a quote relativamente basse e nelle aree con substrati
silicei. Cresce in boschi cedui aperti, nelle brughiere, in prati aridi, di solito
su suoli acidi o acidificati, dal livello del mare alla fascia montana inferiore.
Le parti verdi della pianta, se ingerite, possono provocare vomito e diarrea;
i semi contengono alcaloidi tossici che agiscono sul sistema nervoso, produ-
cendo intensa salivazione e, in forti dosi, paralisi respiratoria. Il nome gene-
rico, di antico uso, deriva dalla radice celtica 'gen' che indicava un arbusto.
Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
730
Foglie (almeno quelle basali) più larghe di 1 cm. Fiori non gialli, disposti in capolini. Frutto
diverso da un legume
731
731
Foglie verdi di sopra, fortemente pelose e bianco-grigie di sotto
Cirsium heterophyllum (L.) Hill
Il cardo tagliente è una specie artico-alpina a vasta distribuzione eurasiati-
ca, presente lungo tutto l'arco alpino salvo che in Liguria. La distribuzione
regionale è ristretta alla porzione centro-occidentale delle Alpi Carniche;
nell'area di studio la specie è piuttosto rara. Cresce in ambienti umidi come
prati torbosi, pascoli molto umidi, rive di corsi d'acqua, margini dei boschi,
arbusteti di ontano bianco, presso acquitrini, di solito su substrati silicei, dal-
la fascia montana a quella alpina. Il nome generico deriva dal greco 'kirsós'
(varice), alludendo ad una presunta efficacia nella cura delle vene varicose; il
nome specifico deriva dal greco e significa 'con foglie diverse', per la diversa
forma delle foglie sulla medesima pianta. Forma biologica: emicriptofita sca-
posa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
731
Foglie con pelosità e colore non molto diversi sulle due facce
732
1...,257,258,259,260,261,262,263,264,265,266 268,269,270,271,272,273,274,275,276,277,...508