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Foglie più larghe verso la metà, annerenti da secche. Ovario e capsula su peduncoli lunghi almeno metà
del loro corpo
Salix glabra Scop.
Il salice glabro è un arbusto diffuso dalle Alpi orientali ai Carpazi, in Italia
presente lungo quasi tutto l'arco alpino (manca in Val d'Aosta e Liguria). La
distribuzione regionale si estende su tutte le aree montuose del Friuli. Cresce
come arbusto pioniero su substrati calcareo-dolomitici, sfasciumi, sponde
ghiaiose di torrenti, conoidi e canaloni, ma anche nel sottobosco di pinete e
laricete su suoli molto primitivi, con optimum nella fascia montana. Come in
tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che li rende
tossici per molti animali, e da cui si ricava l'acido salicilico. Il nome generico,
di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'ac-
qua); il nome specifico si riferisce alle foglie e ai rami completamente glabri.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie più larghe sopra la metà, non annerenti da secche. Ovario e capsula subsessili
Salix waldsteiniana Willd.
Il salice di Waldstein è un arbusto diffuso dalle Alpi svizzere orientali fino ai
Carpazi ed ai Balcani attraverso le Alpi centro-orientali e dinariche. In Italia
è presente dalla Lombardia al Friuli. La distribuzione regionale si estende su
quasi tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di studio la specie è molto
comune. È un arbusto microtermo tipico della fascia subalpina, ove cresce su
substrati prevalentemente calcareo-dolomitici in pascoli pietrosi, cespuglieti,
ontaneti ad
Alnus viridis
, canaloni di slavina e macereti lungamente innevati,
di solito esposti a nord. Come in tutti i salici, la scorza e le foglie contengono
il glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali, e da cui si ricava
l'acido salicilico. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse
deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); la specie è dedicata a F. A. von
Waldstein (1759-1823), descrittore della flora ungherese. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie adulte molto pelose almeno di sotto
Salix alpina Scop.
Il salice alpino è un arbusto nano delle montagne dell'Europa sudorientale
(Alpi orientali e Carpazi) presente sulle alpi centro-orientali dalla Lombardia
al Friuli. La distribuzione regionale si estende a quasi tutte le aree montuose
del Friuli; nell'area di studio la specie è diffusa e comune al di sopra del li-
mite degli alberi, ad esempio sui M. Tinisa, Tiarfin, Morgenleit ecc., ma sulle
piccole morene del Passo Pura scende sino a 1400 m. Cresce come specie
pioniera sulle morene, in creste ventose, su suoli ricchi in scheletro calcareo o
dolomitico, dalla fascia subalpina a quella alpina. Il nome generico, di antico
uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua). For-
ma biologica: camefita fruticosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Foglie adulte glabre o quasi anche di sotto
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Rami portanti solo 2-5 foglie subrotonde
Salix herbacea L.
Il salice erbaceo è un arbusto nano a vasta distribuzione (circum-) artico-
alpina presente lungo tutto l’arco alpino e sugli Appennini centro settentrio-
nali. La distribuzione regionale è ristretta alla porzione più settentrionale del
settore alpino lungo il confine con l’Austria, più una stazione isolata nella
parte nordoccidentale dell’area di studio, ove la specie è molto rara. Cresce
in vallette nivali su terreni acidi ricchi in humus, di solito su substrati sili-
cei, nella fascia alpina. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta:
forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); il nome specifico si riferisce
alle piccolissime dimensioni della pianta, che sembra una pianta erbacea in
quanto i fusti legnosi sono quasi completamente nascosti sotto terra. Forma
biologica: camefita fruticosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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