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Fiori bianchi o rosa, a simmetria raggiata. Frutto carnoso. Foglie di color verde-azzurro
Vaccinium uliginosum L. subsp. microphyllum (Lange) Tolm.
Il mirtillo falso a foglie piccole è un’entità appartenente a una specie a vasta
distribuzione circumboreale presente in Italia, con due sottospecie, lungo
tutto l'arco alpino e sporadicamente sull'Appennino settentrionale e centra-
le. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le montagne del Friu-
li, con vaste lacune nel settore prealpino; nell'area di studio la specie è più
frequente a partire dalla fascia subalpina nelle aree con substrati silicei, ma
nella profonda dolina presso il Passo Pura raggiunge i 1380 m a causa dell'in-
versione termica. Cresce in peccete aperte, torbiere acide, brughiere ventose,
su suoli acidi o acidificati, poveri in sostanze azotate, dalla fascia montana
superiore a quella alpina. I frutti sono commestibili, come quelli del mirtillo
nero, anche se meno gustosi. Si sono segnalati casi di avvelenamento per in-
gestione di grande quantità di frutti, forse dovuti ad un fungo microscopico
che vive da saprofita sui frutti stessi. Il nome generico, già usato da Virgilio,
probabilmente deriva dalla latinizzazione del greco arcaico 'vakintos' (gia-
cinto a fiore blu) con trasposizione del significato a 'bacca blu', quella del
mirtillo nero; il nome specifico deriva da 'ulígo' (umidità) e si riferisce all'alta frequenza della specie nelle torbiere acide; il nome
della sottospecie deriva dal greco e significa 'a foglie piccole'. Forma biologica: camefita fruticosa. Periodo di fioritura: maggio-
luglio. Syn.:
Vaccinium gaultherioides
Bigelow
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Fiori gialli, a simmetria bilaterale. Frutto secco (legume). Foglie verdi
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Fusti appiattiti, verdi, larghi 4 mm e più
Genista sagittalis L.
La ginestra alata è una specie a distribuzione subatlantico-sudeuropea pre-
sente in tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che in Val d'Aosta, Emi-
lia-Romagna e Puglia (la presenza in Piemonte è dubbia). La distribuzione
regionale è di tipo tendenzialmente alpico-carsico, ma molto discontinua e
lacunosa, soprattutto nella parte occidentale del territorio (Alpi e Prealpi
Carniche); nell'area di studio la specie è piuttosto rara. Cresce in prati meso-
fili, nel Carso spesso in doline e polje, su suoli argillosi profondi, abbastanza
umiferi, decalcificati in superficie ma ricchi in basi, dai 300 ai 1600 m circa. Il
nome generico, di antico uso, deriva dalla radice celtica 'gen' che indicava un
arbusto; il nome specifico, che significa ‘simile a una freccia’ si riferisce alla
forma del fusto. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura:
giugno-luglio.
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Fusti cilindrici o angolosi, legnosi
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Fusti striscianti. Calice con denti più lunghi del tubo
Cytisus pseudoprocumbens Markgr.
Il citiso strisciante è una specie a distribuzione prevalentemente illirica ma
estesa ai contrafforti meridionali delle Alpi sud-orientali, presente in Italia
solo in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La distribuzione regionale
è di tipo tendenzialmente prealpico-carsico, ma estesa all'alta pianura magre-
dile e al settore alpino ove la specie è relegata ai greti dei torrenti; nell'area di
studio è poco frequente e confinata a quote basse. Cresce su suoli superficiali
ricchi in carbonati e poveri in humus, subaridi d'estate, dal livello del mare
ai 1000 m circa. La pianta, soprattutto nei semi, contiene diversi alcaloidi
tossici. Il nome generico era già usato da Plinio, probabilmente per
Medicago
arborea
, ma è di etimologia controversa; il nome specifico significa ‘simile a
C. procumbens
’. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
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Fusti non striscianti. Calice con denti lunghi meno del tubo
1...,265,266,267,268,269,270,271,272,273,274 276,277,278,279,280,281,282,283,284,285,...508