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Petali non rivolti all'indietro. Foglie non parallelinervie
Lythrum salicaria L.
La salcerella è una specie a vasta distribuzione oggi divenuta subcosmopo-
lita, presente in tutte le regioni d’Italia. È diffusa e comune in quasi tutta la
regione salvo che nelle Alpi ove è rara e confinata ai fondovalle, come nell'a-
rea di studio. Cresce in luoghi umidi, ai margini di stagni e fossati, su suoli da
argillosi a torbosi periodicamente inondati, ricchi in composti azotati, sub-
neutri e a volte anche subsalsi dal livello del mare ai 1200 m circa (raramente
fino ai 2100 m). È una pianta officinale dalle molteplici proprietà; le radici
venivano utilizzate in passato nella concia delle pelli, mentre i fiori erano
utilizzati come coloranti, sia alimentari che di fibre naturali (cotone, lana). I
germogli possono essere consumati in insalata, mentre le foglie possono es-
sere usate come surrogato del tè. Il nome generico deriva dal greco 'lythron'
(sangue), per il colore dei fiori e perché in passato si riteneva fosse efficace
come cicatrizzante; il nome specifico si riferisce alla somiglianza delle foglie
con quelle di alcuni salici. Forma biologica: emicriptofita scaposa (general-
mente elofita). Periodo di fioritura: giugno-settembre.
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Pianta annua. Fiori azzurro-violetti, disposti in densi fascetti apicali
Sherardia arvensis L.
Il toccamano è una pianta annua a distribuzione eurimeditrranea oggi molto
diffusa nelle zone temperate del globo, presente in tutte le regioni d’Italia.
La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, dalla costa
ai fondovalle del settore alpino; nell'area di studio la specie non è molto
comune e si concentra presso gli abitati a quote piuttosto basse. Cresce in
vegetazioni segetali come coltivi, vigneti, orti ecc., a volte nelle lacune dei
prati, su suoli limoso-argillosi subaridi, ricchi in composti azotati, da basici
a neutri, dal livello del mare alla fascia montana. In passato il colore ros-
so estratto dalle sottili radici era usato per la tintura dei tessuti. Il genere è
dedicato al botanico inglese W. Sherard (1659-1728); il nome specifico in
latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-agosto.
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Piante perenni. Fiori rossastri o roseo-violetti, non disposti in densi fascetti apicali
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Verticilli con più di 4 foglie
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Verticilli con 4 foglie
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Fiori non solitari all'ascella delle rispettive foglie (infiorescenza ramificata)
Galium rubrum L.
Il caglio arrossato è una specie endemica alpica presente lungo tutto l'arco
alpino e sull'Appennino Emiliano. La distribuzione regionale si concentra
nella parte meridionale delle Alpi Carniche e nelle Prealpi Giulie, con di-
verse lacune; nell'area di studio la specie è rara e confinata a quote basse.
Cresce in boscaglie aperte e in prati aridi, dalla fascia submediterranea a
quella montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'gala' (latte), così
come quello italiano 'caglio': diverse specie venivano usate per far cagliare il
latte nella lavorazione del formaggio; il nome specifico si riferisce al colore
rossastro dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fiori-
tura: giugno-agosto.
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Fiori solitari all'ascella delle rispettive foglie
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