274
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Petali 3 o 4
778
778
Corolla con tubo maggiore dei lobi
Galium odoratum (L.) Scop.
La stellina odorosa è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-nemorale
presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sardegna. La distribuzione re-
gionale si estende su quasi tutte le aree montuose del Friuli, con rare stazioni
nella bassa pianura friulana e nelle parti più interne ed elevate del Carso trie-
stino; nell'area di studio la specie è diffusa soprattutto nelle faggete termofile.
Cresce nel sottobosco di faggete e boschi misti di latifoglie decidue, su suoli
ricchi in humus, con optimum nella fascia montana. La pianta, che contiene
cumarine, asperuloside, tannini, antrachinoni, flavonoidi e acido nicotinico,
fu ampiamente utilizzata in erboristeria durante il Medioevo e sino ad oggi
come antispastico e blando calmante; le foglie essiccate e i fiori possono esse-
re utilizzati per preparare un tè; in Trentino-Alto Adige la pianta viene infusa
nella grappa conferendole un delicato colore verde, mentre la radice produce
un colorante rosso. Il nome generico deriva dal greco 'gala' (latte): diverse
specie venivano usate per far cagliare il latte nella lavorazione del formaggio;
il nome specifico si riferisce al gradevole odore emanato dalla pianta, soprat-
tutto da secca, dovuto al contenuto in cumarine. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
778
Corolla con tubo breve o subnullo
779
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Pianta annua, con fusti e foglie ruvidi per abbondanti peli uncinati
Galium aparine L.
L’attaccamani è una pianta annua a distribuzione originariamente eurasiatica
ma oggi divenuta subcosmopolita nelle zone temperate, presente in tutte le
regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il terri-
torio, dalle coste ai fondovalle del settore alpino; nell'area di studio la specie
si concentra presso gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra, rarefacendosi
progressivamente verso l'alto. Cresce in vegetazioni ruderali, ai margini di
siepi e di boschetti disturbati e nei coltivi, soprattutto in siti caldi e aridi ove
forma spesso densi intrichi, su suoli ricchi in composti azotati, dal livello del
mare alla fascia montana inferiore. La pianta è commestibile previa cottura,
ed è ancor oggi utilizzata in erboristeria per diverse proprietà. Il nome gene-
rico deriva dal greco 'gala' (latte), così come quello italiano 'caglio': diverse
specie venivano usate per far cagliare il latte nella lavorazione del formaggio;
il nome specifico, già in uso presso gli antichi Greci, deriva dal verbo 'apa-
rein' (agganciarsi) in riferimento ai dentelli ricurvi presenti su fusti, foglie e
frutti, che si agganciano facilmente ai vestiti o al pelo degli animali. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-settembre.
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Piante perenni, con fusti e foglie non ruvidi (peli uncinati assenti o rarissimi)
780
780
Pianta più bassa di 2 dm, con fusti generalmente prostrati
Galium anisophyllon Vill.
Il caglio alpino è una specie delle montagne dell'Europa centrale e meridio-
nale presente in tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che in Puglia e
Campania. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le aree mon-
tuose del Friuli; nell'area di studio la specie è diffusa ma solo localmente
comune, ad esempio presso Casera Razzo a 1800 m. Cresce in pascoli alpini
e subalpini su suoli aridi e pietrosi, solitamente su substrati calcarei o dolo-
mitici, tra i 1500 ed i 2600 m. Il nome generico deriva dal greco 'gala' (latte),
come quello italiano 'caglio': diverse specie venivano usate per far cagliare il
latte nella lavorazione del formaggio; il nome specifico si riferisce alle foglie
che spesso hanno lunghezza diversa nello stesso verticillo. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-luglio.
780
Piante alte almeno 2 dm, con fusti più o meno eretti
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1...,272,273,274,275,276,277,278,279,280,281 283,284,285,286,287,288,289,290,291,292,...508