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antichi Romani per piante di questo genere. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-
agosto.
Vicia faba L.
- La fava è una pianta annua di origine incerta, coltivata sin da tempi antichissimi in tutti i paesi del
bacino Mediterraneo e presente a volte allo stato subspontaneo in quasi tutte le regioni dell'Italia peninsulare e insulare,
soprattutto nell'Italia mediterranea. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena casuale, è rarissima, con poche
stazioni urbane e suburbane. Viene ancor oggi coltivata nelle rotazioni agrarie per arricchire il suolo e per i legumi
commestibili, che per millenni furono un cibo importantissimo per le classi più povere, tanto da entrare in numerosi
aspetti del folclore e della letteratura, anche nel nome comune 'Fabio'. E' noto il fatto che il consumo di fave fosse
proibito ai Pitagorici, il che potrebbe essere legato al 'favismo', una manifestazione clinica caratterizzata da una crisi
emolitica in risposta al consumo di fave dovuta alla carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, il difetto enzimatico più
comune nella specie umana. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire' (legare), e si riferisce alla presenza dei
cirri con cui molte specie si avvinghiano a un sostegno; il nome specifico è quello usato dagli antichi romani per la
specie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Vicia grandiflora Scop.
- La veccia farfallona è una specie a distribuzione mediterraneo-orientale presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
rara e limitata a stazioni del settore suburbano. Cresce negli orli di boschi e siepi termofili disturbati e nei coltivi, su
suoli argillosi, sia calcarei che marnoso-arenacei, piuttosto aridi e ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 1500
m circa. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire' (legare), e si riferisce alla presenza dei cirri con cui molte
specie si avvinghiano a un sostegno; il nome specifico significa 'a fiori grandi'. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Vicia hirsuta (L.) Gray
- La veccia tentennina è una pianta annua a distribuzione prevalentemente eurasiatica presente
in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune sia al di fuori, sia all'interno del raccordo
anulare. Cresce nei prati da sfalcio, negli orli di boschi termofili di latifoglie decidue, talvolta in vegetazioni ruderali e
segetali, su suoli argillosi ricchi in basi e composti azotati, da subaridi a freschi, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire' (legare), in riferimento alla presenza dei cirri con cui
molte specie si avvinghiano a un sostegno; il nome specifico si riferisce alla pelosità del calice e del legume. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Vicia hybrida L.
- La veccia pelona è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima in
tutto il territorio. Cresce negli incolti, nelle siepi, a volte anche ai margini dei campi coltivati, in ambienti piuttosto
aridi, al di sotto della fascia montana. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire' (legare), e si riferisce alla
presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano a un sostegno. Forma biologica. terofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
Vicia incana Gouan
- La veccia canuta è una specie dell'Europa meridionale e dell'Asia occidentale presente in tutte le
regioni d'Italia, ma più frequente al centro-sud. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata a una
sola stazione suburbana. Cresce in boschi di latifoglie (leccete, querceti e castagneti), soprattutto nelle radure e ai loro
margini, e nei prati in via di incespugliamento, dal livello del mare a 600 m circa (nel Meridione anche sino a 1400 m),
con optimum nella fascia submediterranea. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire', legare, e si riferisce alla
presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano a un sostegno; il ome specifico in latino significa ' che diviene
canuta'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Vicia lathyroides L.
- La veccia serena, o veccia falso-latiro, è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea
presente in tutte le regioni d'Italia, ma rara e incostante. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata
a pochissime stazioni site nel settore suburbano. Cresce negli incolti aridi e nelle vigne, a volte anche in ambienti
ruderali, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire' (legare),
e si riferisce alla presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano a un sostegno; il nome specifico allude alla
somiglianza con alcune specie di
Lathyrus
. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Vicia loiseleurii (M. Bieb.) Litv.
- La veccia di Loiseleur è una pianta annua a distribuzione mediterranea presente in
diverse regioni d'Italia, con ampie lacune. Nell'area metropolitana di Roma la specie, spesso confusa con altre simili, è
rarissima e presente nell'area suburbana occidentale. Cresce negli orli di boscaglie molto disturbate, su suoli di
preferenza carbonatici, poco profondi, ricchi in scheletro e poveri in humus, aridi d'estate. Il nome generico deriva dal
latino 'viere' o 'vincire' (legare), e si riferisce alla presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano a un sostegno;
la specie è dedicata al botanico francese Jean Louis August Loiseleur-Deslongchamps (1774-1849). Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Vicia lutea L.
- La veccia gialla è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in tutte le regioni d'Italia,
ma più rara nell'Italia settentrionale a nord del Po. Nell'area metropolitana di Roma la specie la specie è poco comune,
ma più frequente nelle stazioni urbane periferiche e suburbane, quasi tutte occidentali. Cresce in vegetazioni erbacee
aperte, nei pascoli, nelle macchie, negli incolti e nei coltivi, preferibilmente su substrati silicei, al di sotto della fascia