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soprattutto lungo i versanti tirrenici, dalla Toscana ai rilievi costieri della Basilicata, ove raggiunge l'estremo
sudorientale dell'areale naturale (in Calabria è presente ma solo come avventizia). Nell'area metropolitana di Roma la
specie è molto rara, con una stazione sita nel centro urbano e pochissime altre suburbane occidentali. Negli ambienti
naturali cresce in sottoboschi poveri, in cespuglieti e macchie, su suoli sabbiosi a reazione acida (substrati silicei),
formando macchie impenetrabili per la sua spinosità, sino a circa 1000 m. I semi contengono un alcaloide tossico
(citisina). Il nome generico, di antico uso, è di etimologia incerta. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
Ulmus glabra Huds.
- L'olmo glabro è un albero deciduo a distribuzione europeo-caucasica presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Sardegna e in Basilicata. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata a
pochissime stazioni del settore suburbano orientale. Cresce in boschi mesofili misti di latifoglie decidue, su suoli
limoso-argillosi piuttosto ricchi in humus e composti azotati, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia
montana. Negli ultimi decenni gli olmi nostrani sono stati colpiti dalla grafiosi, causata dal fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio, veicolato da coleotteri Scolitidi che scavano gallerie tra il legno e la corteccia, provoca la
chiusura dei vasi conduttori e quindi l'essiccazione della pianta. Il legno resiste bene all'acqua ed è facile da lavorare,
pertanto è molto utilizzato nella costruzione di mobili, di porte e nella produzione di compensato; è però di qualità
inferiore rispetto a quello di
U. minor
. Il nome generico era già in uso presso i Romani, quello specifico si riferisce non
alle foglie (che sono pelose) ma alla scorza che rimane per molti anni liscia. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Ulmus laevis Pall.
- L'olmo bianco, o olmo cigliato, è una specie tipicamente centro-europea con areale esteso dai
Pirenei agli Urali, a nord fino alla Finlandia meridionale; in Italia è raro al Nord e assente sull'Appennino allo stato
spontaneo, ma viene frequentemente coltivato nell'Italia centro-settentrionale.Nell'area metropolitana di Roma la
specie, aliena casuale, è molto rara, con isolata stazioni urbane e suburbane occidentali. Cresce in boschi umidi di
latifoglie decidue, dal livello del mare a 600 m circa. Come gli altri olmi è spesso governato a ceduo per la buona
capacità pollonifera e per il fatto che il tronco è raramente diritto e cilindrico. Negli ultimi decenni gli olmi nostrani
sono stati colpiti dalla grafiosi, causata dal fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio, veicolato da coleotteri
Scolitidi che scavano gallerie tra il legno e la corteccia, provoca la chiusura dei vasi conduttori e quindi l'essiccazione
della pianta. Il nome generico era già in uso presso i Romani; quello specifico significa 'liscio', come la pagina
superiore delle foglie; il termine italiano 'cigliato' si riferisce alle ciglia circondanti l'ala della samara, che ne agevolano
il trasporto per mezzo del vento. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Ulmus minor Mill. subsp. canescens (Melville) Browicz & Ziel.
- L'olmo comune è un albero dell'Europa
meridionale presente, con due sottospecie, in tutte le regioni d'Italia; la susp.
canescens
ha distribuzione centrata nella
parte orientale della regione mediterranea ed è presente allo stato spontaneo in Puglia e Sicilia, come avventizia in
Lazio. Nell'area metropolitana di Roma questa sottospecie, aliena casuale, è rarissima e limitata a una stazione sita
lungo il Tevere, nel centro città, e a una localizzata nella fascia litoranea. Cresce in boschi piuttosto aridi di latifoglie
decidue e nelle siepi, su suoli argillosi, ricchi in basi e in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. Il nome generico era già in uso presso i Romani, quello specifico si riferisce alla minore dimensione delle
foglie rispetto all'olmo montano; il nome della sottospecie si riferisce alla pelosità biancastra delle foglie e dei rami
giovani. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo- aprile.
Ulmus minor Mill. subsp. minor
- L'olmo comune è un albero dell'Europa meridionale presente, con due sottospecie,
in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma questa sottospecie è comunissima in tutto il territorio. Cresce
in boschi di latifoglie decidue e nelle siepi, su suoli argillosi, ricchi in basi e in composti azotati, da freschi a
periodicamente sommersi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Tende a ibridarsi facilmente con l'olmo
montano. Il legno, di colore bruno, è molto robusto, duro e resistente a trazione e compressione; viene utilizzato per
articoli sportivi, sedie, pavimenti ecc ed è anche molto resistente alla prolungata immersione in acqua. In passato la
scorza, ricca di tannini e sostanze coloranti, veniva usata per tingere di giallo le lane e le conce speciali. Negli ultimi
decenni gli olmi nostrani sono stati colpiti da una grave malattia, la grafiosi, causata dal fungo ascomicete
Ceratocystis
ulmi
; il micelio, veicolato da coleotteri Scolitidi che scavano gallerie tra il legno e la corteccia, provoca la chiusura dei
vasi conduttori e quindi l'essiccazione della pianta. Il nome generico era già in uso presso i Romani, quello specifico si
riferisce alla minore dimensione delle foglie rispetto all'olmo montano. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
Ulmus pumila L.
- L'olmo piccolo è un arbusto-aberello deciduo originario dell'Estremo Oriente, diffuso soprattutto
nella Cina settentrionale e importato in Europa negli anni '30 del '900 per la resistenza alla grafiosi, malattia causata dal
fungo
Ceratocystis ulmi
, che ha decimato le popolazioni di olmi nostrani. Resiste anche a condizioni di aridità estiva e
di gelo invernale molto spinti e si adatta a qualsiasi terreno. Come pianta ornamentale viene utilizzato per creare
alberature stradali e frangivento. È segnalato come specie avventizia in Italia settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta
e Liguria) e in Lazio. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena casuale, è rarissima e limitata a una stazione sita
lungo il Tevere nel centro urbano. Cresce in vegetazioni ruderali lacunose ove però raramente supera le dimensioni di
un alberello. Il nome generico era già in uso presso i Romani, quello specifico in latino significa 'piccolo', 'nano', e si
riferisce alle dimensioni delle foglie, le più piccole rispetto agli altri olmi. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/