13
29
Foglioline a margine dentato. Fiori a simmetria raggiata. Frutto carnoso
Rosa canina L.
La rosa canina è una specie formante un gruppo polimorfo di difficile
identificazione, diffusa in Eurasia ed Africa settentrionale, presente in
tutte le regioni d'Italia. Cresce in arbusteti, boscaglie aperte, pascoli e
campi abbandonati, dal livello del mare alla fascia montana. I falsi frutti,
molto ricchi di vitamina C, sono usati per la preparazione di marmellate,
anche se contengono peli irritanti che ne giustificano certi nomi volgari. Il
nome generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico
significato; il nome specifico forse allude all'antico uso della radice come
rimedio contro la rabbia. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
30
Fiori violetti e a simmetria raggiata. Frutto una bacca rossa
Solanum dulcamara L.
La dulcamara è una specie eurasiatico-temperata presente in tutte le
regioni d'Italia. Originaria di alvei fluviali (canneti disturbati) è poi
passata a vegetazioni ruderali quali margini di boschetti disturbati, siepi,
discariche, coltivi etc., su suoli limoso-argillosi piuttosto freschi e
profondi, ricchi in composti azotati, da neutri a subacidi, dal livello del
mare alla fascia montana inferiore. La pianta è tossica soprattutto negli
organi giovani, che contengono solanina, dulcamarina e solanidina, ma fu
per lungo tempo usata a scopo medicinale. Il nome generico deriva dal
latino 'solamen' (sollievo); il nome specifico allude al sapore di tutte le
parti della pianta, prima dolciastro, poi amaro. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
30
Fiori non allo stesso tempo violetti e a simmetria raggiata.
Frutto diverso
31
31
Foglie trifogliate
Laburnum anagyroides Medik. subsp. anagyroides
Il maggiociondolo è una specie sudeuropea presente in tutta l'Italia
continentale salvo forse che in Valle d'Aosta al di sotto della fascia
montana, con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in boschetti
presso gli abitati su suoli argillosi umiferi e ricchi in basi al di sotto della
fascia montana, con optimum nella fascia submediterranea, sostituito più
in alto da
L. alpinum
. Tutta la pianta, soprattutto semi e foglie, producono
un alcaloide tossico (neurotossina), la citisina, che paralizza i centri
nervosi provocando avvelenamenti anche mortali. La pianta è spesso
usata a scopo ornamentale; il legno si conserva bene e trova uso nella
paleria, ma anche per lavori al tornio e pavimenti; è una specie poco
longeva (50-70 anni). Il nome generico era già in uso presso i Romani per
una pianta simile; il nome specifico significa 'simile ad un'
Anagyris
'
(un'altra Fabacea). Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
31
Foglie non trifogliate
32
32
Pianta lianosa
Wisteria sinensis (Sims) Sweet
Il glicine è una pianta nativa della Cina, introdotta in Europa e in Nord
America agli inizi del XIX secolo e oggi molto apprezzata dal punto di
vista ornamentale per ornare pergolati e gazebo, grazie alle cascate di
fiori che vanno formandosi a fine inverno-inizio primavera; è presente
come avventizia in Italia centro-settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta,
Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia) e Campania. Tutte la parti
della pianta contengono un composto tossico chiamato wisterina, che
provoca problemi gastrointestinali come nausea, diarrea e vomito. Il
nome generico è dedicato a G. Wistar (1761-1818), studioso americano di
Filadelfia, quello specifico allude all'origine cinese della specie. Forma
biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
32
Alberi o arbusti
33