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tobira
. Fu introdotto negli Stati Uniti nel 1830 e in America è ancor oggi
ampiamente utilizzato per la creazione di siepi ai bordi delle strade e per
rivegetate siti minerari e abbandonati, divenendo a volte specie invasiva.
Nelle parti d
'
Europa con clima temperato è spesso coltivato come pianta
da giardino, con numerose cultivar a foglie variegate. I frutti sono molto
appetiti dagli uccelli. Il nome generico deriva dal greco 'elèa' (oliva) per
la somiglianza del frutto ad un'oliva, quello specifico allude alla
spinescenza della pianta. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo
di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie decidue, non coriacee, verdi di sotto
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Fiori bianchi. Legno senza odore sgradevole (scortecciare un rametto!)
Prunus spinosa L. subsp. spinosa
Il pruno selvatico è un arbusto eurasiatico-centroeuropeo presente in tutte
le regioni d'Italia. Cresce nelle siepi, ai margini dei boschi, in densi
popolamenti che colonizzano i prati abbandonati, su suoli argillosi da
mediamente freschi a subaridi, piuttosto ricchi in composti azotati, con
optimum nella fascia submediterranea; con il corniolo maschio è uno dei
primi arbusti a fiorire in primavera. I frutti, inizialmente molto aspri ed
astringenti, diventano più gradevoli dopo l'ammezzimento che di solito
avviene con i primi geli. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è
di etimologia incerta, quello specifico allude ai rami spinescenti. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Fiori verdastri Legno di odore sgradevole
Rhamnus cathartica L.
Lo spinocervino è una specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Sardegna. Cresce in boschi submesofili ed ai
loro margini, a volte negli aspetti più freschi delle siepi, su suoli argillosi
neutri e piuttosto umiferi, ricchi in basi, da freschi a subaridi, dal livello
del mare alla fascia montana inferiore. La pianta, soprattutto i frutti, è
velenosa ed i frutti, come indica il nome specifico, venivano usati quale
drastico purgante. Quelli acerbi erano un tempo utilizzati per colorare le
stoffe. Il nome generico, già usato dagli antichi, è di etimologia incerta; il
nome specifico 'catharticus' significa puro, ad indicare l'uso purificante
che ne veniva fatto in passato. Forma biologica: fanerofita
cespugliosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie a contorno triangolare o più o meno romboidale
Populus nigra L. v. nigra
Il pioppo nero è un albero eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta Italia
dal livello del mare alla fascia montana inferiore; viene spesso confuso
con ibridi introdotti chiamati
Populus x canadensis
. Cresce in stazioni
umide ma spesso anche in luoghi disturbati, su suoli da ghiaioso-sabbiosi
a limoso-argillosi. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è
impiegato inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e
truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto come pianta
ornamentale. La var.
italica
, il pioppo cipressino, è distinguibile per il
portamento slanciato e colonnare simile al cipresso. Il nome generico, di
etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani, quello
specifico allude alla corteccia più scura di quella di altre specie congeneri.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Foglie a contorno non triangolare né romboidale
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Foglie a base fortemente asimmetrica e non chiaramente cuoriforme
Ulmus minor Mill. subsp. minor
L
'
olmo comune (o campestre) è un albero autoctono dell
'
Europa
meridionale. Cresce dal livello del mare alla fascia montana inferiore, in
boschi, boscaglie e siepi su suoli argillosi ricchi in basi e in composti
azotati, da freschi a periodicamente sommersi, potendo vivere fino a circa
500 anni. È una specie piuttosto variabile riguardo alla pelosità dei
giovani rametti, dei piccioli e della pagina inferiore delle foglie, che nei