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1362
Fusti fioriferi senza foglie. Foglie trilobate
Hepatica nobilis Schreb.
L’erba trinità è una specie europea presente in tutte le regioni dell’Italia con-
tinentale. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio,
con un’ampia lacuna nella pianura friulana dovuta soprattutto alla scarsità di
habitat boschivi; nell'area di studio la specie è diffusa e comune nelle faggete.
Cresce in querceti ombrosi e faggete termofile, su suoli argillosi piuttosto
profondi, umiferi, da freschi a subaridi d'estate, più o meno ricchi in compo-
sti azotati, da calcarei a neutri, dai 100 ai 1000 m circa (raramente dal livello
del mare ai 2000 m). La pianta è tossica (protoanemonina). Il nome generico
deriva dalle foglie vagamente simili per forma e colore della pagina inferiore
a un fegato, il che in passato ne aveva giustificato un uso improprio come
pianta medicinale. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura:
marzo-maggio.
1362
Fusti fioriferi fogliosi. Foglie non trilobate
1363
1363
Calice assente
Caltha palustris L.
La calta palustre, o farferuggine, è una specie a vasta distribuzione circum-
boreale presente in tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che nelle
Marche e in Puglia; al Centro-Sud è più frequente sui monti, dall’Appennino
settentrionale alla Sila. La distribuzione regionale copre, con qualche lacuna,
tutto il territorio salvo che il Carso triestino; nell'area di studio la specie è
comune lungo i ruscelletti e i corsi d'acqua, da 1000 a 1800 m. Cresce in prati
umidi, ai margini di stagni e paludi, vicino alle sorgenti e lungo le sponde
dei corsi d'acqua, dal livello del mare a 2000 m circa. La pianta è debolmen-
te tossica, anche se in alcune regioni veniva consumata. Il nome generico
sembra derivare dalla corruzione del greco 'kalathos' (paniere, coppa), per
la forma dei fiori, quello specifico si riferisce all'habitat. Forma biologica:
emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
1363
Calice presente
1364
1364
Fiori gialli. Petali più di 5
Ficaria verna Huds. subsp. verna
Il favagello appartiene a un aggregato che comprende diverse entità di diffi-
cile determinazione ed è presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione
regionale si estende su quasi tutto il territorio; nell'area di studio la specie
è diffusa soprattutto a quote piuttosto basse. L’ambiente originario sono i
boschi igrofili, ma oggi la specie è più frequente in ambienti umidi distur-
bati, su suoli limoso-argillosi da freschi a umidi, da neutri a subacidi, dal
livello del mare alla fascia montana superiore. Alcune forme si riproducono
vegetativamente con stoloni e bulbilli, formando spesso popolazioni clonali
monodominanti. Le parti fresche sono velenose (protoanemonina). Il nnome
generico in latino significa 'simile ad un fico' forse per la dimensione delle
foglie; il nome specifico, dal latino ‘ver-veris’ (primavera) si riferisce alla fio-
ritura primaverile. Forma biologica: geofita bulbosa/ emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: gennaio-maggio.
1364
Fiori non gialli. Petali 5
1365
1365
Fiori roseo-violetti
1366
1365
Fiori bianchi
1367
1...,454,455,456,457,458,459,460,461,462,463 465,466,467,468,469,470,471,472,473,474,...508