459
1370
Foglie non lobate
1371
1371
Petali 6
1372
1371
Petali 5
1388
1372
Foglie (sono fusti modificati!) lineari-aghiformi, più strette di 1 mm
Asparagus tenuifolius Lam.
L’asparago selvatico è una specie pontico-mediterranea presente in tutte le
regioni d’Italia salvo che in Basilicata e Sardegna. La distribuzione regionale
si estende su quasi tutto il territorio, con lacune nel settore alpino, ove è
la specie è più rara; nell'area di studio è piuttosto rara e confinata alle fag-
gete termofile delle quote più basse. Tipica delle boscaglie decidue aperte,
ha l'optimum su substrati calcarei nella fascia submediterranea. I germogli
giovani sono commestibili previa cottura; dopo il consumo si forma un me-
tilcaptano, che viene eliminato con le urine, conferendo loro un odore pene-
trante. Il nome generico deriva probabilmente dall'antico persiano 'asparag'
(germoglio, punta), oppure dal greco 'speìro' (semino), che con l'alfa privati-
vo sta ad indicare la facilità con cui la pianta si moltiplica per via vegetativa;
il nome specifico si riferisce ai cladodi molli e sottili. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio, luglio-settembre.
1372
Foglie non lineari-aghiformi, più larghe di 1 mm
1373
1373
Fiori violetti o arancioni
1374
1373
Fiori verdi, bianchi o giallognoli
1377
1374
Petali di lunghezza diversa (3 più lunghi 3 molto più brevi), non arancioni. Stami 3
1375
1374
Petali della stessa lunghezza, arancioni. Stami 6
1376
1375
Petali esterni con al centro una linea di peli. Foglie più larghe di 2 cm
Iris cengialti Ambrosi ex A. Kern. subsp. illyrica (Asch. & Graebn.) Poldini
Il giaggiolo illirico è un’entità endemica della regione illirica e dei versan-
ti meridionali delel Alpi orientali. La distribuzione regionale è tipicamente
prealpico-carsica, con una lacuna sulle Prealpi Giulie sudorientali; nell'area
di studio la specie è molto rara e confinata a quote basse; la pianta è protetta
(D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce nelle lande rupestri e nelle grize,
formando spesso estese colonie su suoli calcarei primitivi, ricchi in scheletro
ma anche in humus accumulato nelle fessure delle rocce, con optimum nella
fascia submediterranea. Il nome generico in greco significa 'arcobaleno' e
allude ai fiori variopinti di molte specie; il nome specifico si riferisce al M.
Cengio Alto, locus classicus della specie. Forma biologica: geofita rizomato-
sa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
1375
Petali esterni senza linea di peli centrale. Foglie più strette di 2 cm
Iris graminea L.
Il giaggiolo susinario è una specie a distribuzione sudeuropeo-pontica pre-
sente in tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale salvo che in Val d'A-
osta, Umbria e Abruzzo. La distribuzione regionale si estende dalla bassa
pianura friulana ai fondovalle del settore alpino, con qualche lacuna presso
le coste e nel settore alpino; nell'area di studio la specie è rara e confinata a
quote piuttosto basse. Cresce ai margini e nelle radure dei boschi di latifoglie
decidue, su suoli calcarei piuttosto profondi e umiferi, al di sotto della fascia
montana superiore. Il nome generico in greco significa 'arcobaleno' e allu-
de ai fiori variopinti di molte specie; il nome specifico si riferisce alle foglie
sottili, simili a quelle delle graminacee. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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