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1401
Sepali triangolari. Petali bianchi punteggiati di viola, con una macchia arancione alla base
Saxifraga aspera L.
La sassifraga spinulosa è una specie delle montagne dell'Europa sudocci-
dentale presente lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino settentrionale.
La distribuzione regionale è ristretta alla parte settentrionale ed occidentale
delle Alpi Carniche; nell'area di studio la specie è diffusa nelle aree con sub-
strati silicei, ad esempio fra Baita Domini e Casera Losa e sul M. Morgenleit
a 1700 m. Cresce su rupi ombrose, in pietraie, su blocchi erratici, sempre su
substrati silicei, dalla fascia montana superiore a quella alpina, con optimum
nella fascia subalpina. Il nome generico deriva dal latino 'saxum' (sasso) e
'frangere' (rompere) e significa quindi 'pianta che spezza le pietre', a causa
dell'ecologia di molte specie che vivono sulle rocce; il nome specifico si rife-
risce alle foglie munite di denti acuti. Forma biologica: camefita suffruticosa.
Periodo di fioritura: giugno-luglio.
1401
Sepali ovali, bruscamente appuntiti. Petali bianchi, con numerosi punti giallo-dorati nella metà basale
Saxifraga bryoides L.
La sassifraga brioide è una specie delle montagne dell’Europa meridionale
presente lungo tutto l’arco alpino. La distribuzione regionale si concentra nel
settore alpino, soprattutto nelle Alpi Carniche nordoccidentali, con poche
stazioni sulle Alpi Giulie; nell'area di studio la specie è molto rara e confinata
ai massicci più alti, ad esempio sul M. Bivera a 2450 m. Cresce su rupi, pietra-
ie e macereti, su substrati silicei, nella fascia alpina. Il nome generico deriva
dal latino 'saxum' (sasso) e 'frangere' (rompere) e significa quindi 'pianta che
spezza le pietre', a causa dell'ecologia di molte specie che vivono sulle rocce;
il nome specifico significa ‘simile a un muschio’. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
1402
Foglie molli, non coriacee, mai calcarizzate
Saxifraga androsacea L.
La sassifraga rosulata è una specie delle montagne eurasiatiche presente
lungo tutto l’arco alpino. La distribuzione regionale si concentra nella parte
settentrionale del settore alpino (Alpi Carniche e Giulie), con alcune stazioni
anche nelle Prealpi Carniche; nell’area di studio la specie è rara e localizzata
sui massicci calcarei più alti, ad esempio sul M. Clapsavon a 2300 m. Cresce
in vallette nivali e su ghiaie lungamente innevate, su substrati calcarei o dolo-
mitici, nella fascia alpina. Il nome generico deriva dal latino 'saxum' (sasso)
e 'frangere' (rompere) e significa quindi 'pianta che spezza le pietre', a causa
dell'ecologia di molte specie che vivono sulle rocce; il nome specifico signi-
fica 'simile a un’
Androsace
'. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo
di fioritura: luglio-agosto.
1402
Foglie coriacee, rigide, a volte calcarizzate al margine
1403
1403
Foglie più strette di 2 mm e più brevi di 1 cm
1404
1403
Foglie (almeno quelle della rosetta basale) più larghe di 2 mm e più lunghe di 1 cm
1406
1...,466,467,468,469,470,471,472,473,474,475 477,478,479,480,481,482,483,484,485,486,...508