474
scenze carnose, simili a una bacca (
Juniperus
), o a
una drupa, come in
Taxus
(
arilli
, avvolti da un cer-
cine rosso), e di
Gingko
(giallastri e puzzolenti).
Angiosperme
- Costituiscono la maggior parte del-
la nostra flora. Hanno ovario formato da foglie mo-
dificate (carpelli) che rinchiudono completamente
gli ovuli. I loro caratteri principali sono discussi nei
paragrafi che seguono.
La forma biologica
Le “forme biologiche” originano dalla profonda
intuizione del botanico danese Christen C.
Raunkiaer (1860-1938), che propose un sistema
basato sugli adattamenti per proteggere le gemme
durante la stagione avversa (freddo invernale
o aridità estiva). I loro nomi sono solitamente
abbreviati (ad esempio: T, Ch, P, etc.), ma anche
quando scritti per intero, suonano un po’ ostici al
principiante. Esempi: “Terofite” (T), “Emicriptofite
reptanti” (HR), “Emicriptofite scapose” (HS),
“Nanofanerofite” (NP), etc.
In questo libro le forme biologiche di Raunkiaer
non vengono utilizzate quali caratteri differenziali,
per cui il suo sistema non viene descritto. A volte,
però, si utilizzano caratteri più o meno legati alla
“forma biologica” di una pianta. I principali sono
discussi in seguito:
Fanerofite
(piante legnose): questo è il primo
carattere che appare nella chiave. Il gradiente da
un albero a un alto arbusto, da questo a un basso
arbusto e infine a una pianta erbacea è di tipo
piuttosto continuo, il che nei casi limite può creare
problemi. Abbiamo empiricamente adottato il
limite arbitrario di 50 cm d’altezza per le piante
arbustive. Le specie a cavallo di questo limite sono
state “raddoppiate”, e appaiono due volte nella
chiave.
Fanerofite lianose
(liane): piante legnose con fusti
allungati che si “arrampicano” su diversi substrati
tramite strutture di ancoraggio (piante rampicanti,
ad es. l’Edera) o avviluppandoli con fusti spiralati.
Camefite
: sono piante perenni di piccole dimensioni
con fusti lignificati almeno alla base (ad es. il timo).
Terofite
(piante annue)
:
questo è un carattere
“difficile”, qui utilizzato il meno possibile ma a
volte indispensabile. Le piante annue (Terofite)
germinano in primavera e muoiono entro la fine
dell’autunno, mancano di parti legnose, hanno
radici di solito deboli e sottili (…ma Girasole e
Mais hanno radici robuste!). Le piante perenni
vivono per più anni. Quelle bienni complicano il
quadro: terminano la vita nell’arco di due anni,
fiori e frutti appaiono di solito nel secondo anno.
Per distinguere tra piante annue e perenni serve
un po’d’esperienza: si tratta di capire se la pianta
è nata in primavera e non sopravviverà l’inverno. A
volte le piante perenni o bienni hanno fusti legnosi,
una rosetta di foglie morte-moribonde alla base,
organi di svernamento (bulbi, rizomi, tuberi, radici
robuste).
Geofite
(piante con organi di riserva sotterranei):
questo carattere viene utilizzato raramente in
questa chiave, anche se a volte sarebbe molto utile
per l’identificazione. Per osservarlo, la pianta va
estirpata dal suolo, il che non è sempre opportuno:
molte piante protette (ad esempio le Orchidaceae),
hanno organi di riserva sotterranei; bulbi, rizomi
o tuberi. In alcuni casi (ad esempio nel genere
Allium
), l’osservazione degli organi di riserva è
indispensabile per l’identificazione.
Idrofite
(piante acquatiche): sono piante totalmente
o parzialmente sommerse, possono radicare nel
fango sott’acqua od essere natanti, cioè con radici
pendule nell’acqua. Si tratta di un carattere di facile
osservazione, un “filtro ecologico” che spesso evita
l’osservazione di caratteri “difficili”.
Emicriptofite
– Sono piante erbacee perenni o
bienni in cui la gemma apicale passa il periodo
avverso a poca distanza dal suolo (ad es. il soffione).
Alcuni altri caratteri che si riferiscono all’habitus
della pianta anche se non sono correlati alle forme
biologiche sono:
Piante parassite
,
senza clorofilla
: piante con
diverse forme biologiche (annue o perenni), che
hanno perso la funzione fotosintetica e ricavano
tutto il nutrimento parassitando altre piante. Sono
facilmente riconoscibili: mancano di clorofilla, e
quindi del colore verde tipico di tutte le altre piante.
Le piante emiparassite, che traggono parte del
nutrimento da altre piante ma hanno foglie verdi
(ad es. il Vischio e le Eufrasie), non sono incluse in
questa categoria.
Piante succulente
: hanno foglie e/o fusti ingrossati,
carnosi, che fungono da riserva d’acqua. Vivono
spesso in luoghi aridi o salmastri (il sale provoca
un’aridità fisiologica anche in presenza d’acqua). Il
carattere è in genere facilmente apprezzabile.
Piante sempreverdi-non sempreverdi (decidue
):
le piante sempreverdi mantengono le foglie anche
durante la stagione avversa (che da noi è l’inverno),
al contrario di quelle decidue che perdono le foglie
in inverno. Questo carattere è utile soprattutto per
alberi e arbusti: le foglie sempreverdi sono di solito
spesse, rigide, scure (ad es. il leccio, l’alloro, i pini,
l’edera).
La foglia
La nostra chiave dà molta importanza ai caratteri
fogliari: al contrario di fiori e frutti le foglie sono
osservabili per tutto il periodo vegetativo.
Alcune piante sono
prive di foglie:
la funzione
fotosintetica viene svolta dai fusti verdi. Questi
a volte sono riconoscibili come tali, altre volte si
modificano assumendo l’aspetto di una vera foglia e
vengono detti
cladodi
(ad es. nel pungitopo o negli
asparagi). L’esperto può facilmente distinguere
1...,472,473,474,475,476,477,478,479,480,481 483,484,485,486,487,488,489,490,491,492,...508