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i cladodi dalle vere foglie: essi portano alla loro
superficie fiori e frutti, cosa che non accade mai
nelle foglie vere. Tutti i pezzi fiorali derivano infatti
da modificazioni delle foglie: sarebbe assurdo che
una foglia portasse su sè stessa delle modificazioni
di altre foglie. Nella nostra chiave il carattere
“pianta senza foglie” riguarda pochissime specie:
gli Equiseti, poche Cyperaceae (ad es.
Eleocharis
),
le specie con cladodi (
Asparagus
,
Ruscus
). Questo
carattere, nonostante lo scarso potere discriminante,
appare all’inizio della chiave, poiché altrimenti non
sarebbe possibile dare una posizione preminente ai
caratteri fogliari.
Un carattere fondamentale è la disposizione delle
foglie sul fusto. Esse possono essere:
Opposte
: due foglie inserite a coppie su uno
stesso punto del fusto, una di fronte all’altra. Uno
degli errori più comuni dei principianti è quello
di considerare come “foglie opposte” i segmenti
fogliari opposti di foglie pennato-composte a
disposizione alterna: non si confonda quindi la
disposizione dei segmenti fogliari con quella della
foglia “in toto”.
Verticillate
: più di due foglie inserite sullo stesso
punto del fusto, a livello dei nodi (ad es.
Galium
,
Asperula
,
Cruciata
, etc.).
Alterne-spiralate
: originanti da punti diversi del
fusto. Sono dette
distiche
quando disposte in modo
alterno su parti opposte del fusto. In alcuni casi i
fusti sono completamente privi di foglie, e queste
sono tutte addensate alla base del fusto a formare
una
rosetta
(che non va confusa con le foglie
verticillate!).
La lamina fogliare può essere:
Intera
: senza divisioni, o con incisioni che non
raggiungono la metà della distanza tra la nervatura
centrale e il contorno della foglia.
Non intera
: con incisioni maggiori della distanza tra
la nervatura centrale e il contorno della foglia. Nella
terminologia tradizionale si distingue tra foglie
fesse
(incisioni minori della distanza tra nervo centrale e
contorno fogliare),
partite
(maggiori della distanza
tra nervo e contorno fogliare, ma non raggiungenti
il nervo), e
sette
(incisioni raggiungenti il nervo
centrale). Questi termini non sono quasi mai
utilizzati nella nostra chiave.
Le foglie non intere possono essere:
Non composte
: le divisioni della foglia non
raggiungono il nervo centrale (ad es. in
Reseda
, o
nel tarassaco).
Composte
: divise sino al nervo centrale, per cui
la foglia è suddivisa in tante foglioline (
segmenti
fogliari) ben distinte l’una dall’altra. Un tipo
particolare di foglia composta è quella
trifogliata
,
con 3 sole foglioline. In pochi ma importanti casi la
distinzione tra foglie composte e non composte non
è agevole. In casi del genere si è cercato di escludere
questo carattere da quelli discriminanti.
Le foglie composte possono essere:
Palmate
: foglioline originanti dallo stesso punto.
Pennate
: foglioline disposte a penna su un asse
allungato corrispondente alla nervatura centrale
(
rachide
fogliare). Le foglie pennate sono di due
tipi:
Paripennate
: con foglioline tutte disposte ai lati
del rachide, e apice senza senza fogliolina oppure
terminato da un
cirro
(filamento prensile) o un
mucrone
(breve punta diritta).
Imparipennate
: l’apice del rachide termina con una
fogliolina più o meno simile a quelle laterali.
Le foglie pennate possono essere:
Semplicemente pennate
: un singolo asse (rachide)
con due sole serie di foglioline disposte sui due lati
(ad es., la robinia, il noce, l’ailanto).
2-più volte pennate:
l’asse principale è ramificato
1-2 o più volte, e ciascuna ramificazione è a sua
volta pennata (ad es., la carota).
Le foglie possono avere un:
Margine intero
: liscio, senza dentellature o
incisioni di alcun tipo.
Margine non intero
: può essere
dentato
(con denti
acuti) o
crenato
(con denti ottusi).
Per le nervature (che non sempre sono facilmente
osservabili, per cui le loro caratteristiche sono
utilizzate con una certa prudenza nella nostra
chiave), le foglie possono essere:
Parallelinervie
: con nervi paralleli (ad es. quelle di
Plantago
o delle Orchidaceae).
Non parallelinervie
: nervi non paralleli, con due
casi principali:
Penninervie
: nervi disposti a penna.
Palminervie
: nervi principali originanti tutti dallo
stesso punto presso la base della foglia e divergenti
a ventaglio.
Per quel che riguarda l’attaccatura al fusto, le foglie
possono essere:
Picciolate
, con un peduncolo (
picciolo
) che le fissa
al fusto, ben distinto dalla lamina fogliare.
Non picciolate
(sessili), senza picciolo. Alcune
foglie non picciolate possono essere
amplessicauli
(termine non usato in queste chiavi), e cioè
abbraccianti il fusto con la base.
La base della foglia può essere:
Troncata
(come tagliata più o meno perpendico-
larmente al picciolo),
astata o sagittata
(a forma di
lancia o di freccia),
cuoriforme
(a forma di cuore).
Non troncata
,
astata-sagittata
,
cuoriforme
: la lami-
na fogliare è arrotondata o progressivamente atte-
nuata verso la base.
La
forma della foglia
può essere diversissima, con
tutte le transizioni tra foglie:
Triangolari
,
romboidali o pentagonali
(a contorno
angoloso).
Rotonde od ovate
(isodiametriche o largamente el-
littiche).
Lanceolate
(lungamente ellittiche, molto più lun-
ghe che larghe, ad apice appuntito).
1...,473,474,475,476,477,478,479,480,481,482 484,485,486,487,488,489,490,491,492,493,...508