461
1379
Foglie (almeno quelle basali) più larghe di 2 cm
1380
1379
Foglie tutte più strette di 2 cm
1382
1380
Foglie più larghe di 4 cm. Fiori verdi
Veratrum lobelianum Bernh.
Il veratro comune è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in
tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale, in Abruzzo e nel Molise (non
ritrovata in tempi recenti in Campania). La distribuzione regionale si estende
su tutte le aree montuose del Friuli, con diverse stazioni relitte nella bassa
pianura friulana a sud della linea delle risorgive; nell'area di studio la specie
è comune nei prati tra 1400 e 1800 m, ad esempio nei dintorni di Casera
Razzo. Cresce in radure, consorzi di alte erbe, pascoli umidi, su suoli ricchi di
nitrati ma anche in torbiere alcaline, con optimum nella fascia montana (nelle
stazioni relitte di pianura sino al livello del mare). La pianta è fortemente
velenosa: tutte le parti e soprattutto i rizomi contengono diversi alcaloidi in
grado di agire sul muscolo cardiaco rallentandone i battiti e la contrattilità
fino alla morte; la pianta viene spesso confusa con la genziana gialla, con esiti
spesso fatali. Il nome generico deriva dal latino 'vere' (veramente) e 'atrum'
(nero) in allusione al colore nero del rizoma; la specie è dedicata al botanico-
medico fiammingo Matthias De l'Obel detto Lobelius (1538-1616). Forma
biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
1380
Foglie più strette di 4 cm. Fiori bianchi o bianco-verdastri
1381
1381
Fiori in racemi allungati senza foglie
Asphodelus albus Mill. subsp. delphinensis (Gren. & Godr.) Z. Díaz & Valdés
L’asfodelo bianco del Delfinato è un’entità a distribuzione mediterraneo-
montana con gravitazione subatlantica presente sulle catene alpine e prealpi-
ne meridionali dal Piemonte al Friuli (manca in Trentino Alto Adige e forse
in Val d'Aosta). La distribuzione regionale è di tipo prealpico-carsico, estesa
alle Alpi Carniche centro-occidentali; nell'area di studio la specie è molto
rara; la pianta è protetta (D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce in prati e
pascoli, su suoli sassosi ma abbastanza freschi e ricchi in sostanza organica,
dalla fascia submediterranea a quella montana. Per quanto i tuberi venissero
consumati in periodo di carestia, la pianta è tossica per la presenza di diversi
alcaloidi: nella mitologia greca gli asfodeli erano il simbolo dei defunti. Il
nome generico deriva dal greco 'a' (non), 'spodos' (cenere), ed 'elos' (val-
le) e significa quindi 'ciò che non è stato ridotto in cenere nelle valli', per
la tendenza degli asfodeli a dominare la vegetazione mediterranea dopo gli
incendi; il nome specifico si riferisce al colore bianco dei fiori, quello della
sottospecie al Delfinato, una regione della Francia dove la specie è presente.
Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
1381
Fiori all'ascella delle foglie
Streptopus amplexifolius (L.) DC.
Il lauro alessandrino è una specie a vasta distribuzione circumboreale pre-
sente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale, in Toscana, Abruzzo, Molise
e Calabria. La distribuzione regionale si concentra sul settore alpino propria-
mente detto (Alpi Carniche e Giulie), con lacune nella parte centrale e con
stazioni sparse sulle Prealpi Carniche; nell'area di studio la specie è diffusa
nelle faggete ma poco comune, raggiungendo i 1800 m sul M. Clapsavon.
Cresce in boschi di latifoglie decidue ombreggiati e umidi, compresi quelli
ripariali, ai bordi di ruscelli, in praterie e prati boschivi, nelle radure delle
faggete e in consorzi di alte erbe boschive, con optimum nella fascia mon-
tana. Le bacche mature sono leggermente tossiche, con effetto purgante. Il
nome generico deriva dal greco 'streptos' (storto) e 'pous' (piede, gambo)
per i peduncoli fiorali piegati a ginocchio; quello specifico si riferisce alle
foglie abbraccianti il fusto. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
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