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Romagna (ove è rara) e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare (da lungo tempo non più ritrovata in
Liguria). Nell'area metropolitana di Roma la specie è abbastanza localizzata ma localmente comune. Cresce negli
incolti, nei pascoli aridi, a volte anche in ambienti disturbati come lungo le vie, dal livello del mare a 1200 m circa, con
optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal latino 'cardulina', che significa 'piccolo cardo', quello
specifico si riferisce alla lanosità biancastra della pianta. Forma bioloogica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
Carlina vulgaris L. subsp. vulgaris
- La carlina comune è una specie piuttosto polimorfa a vasta distribuzione
eurosiberiana, presente in tutte le regioni dell'Italia continentale. La subsp.
vulgaris
, a distribuzione subatlantico-
sudeuropea, manca nelle regioni meridionali. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara. Cresce nei prati aridi, ai
margini di strade di campagna e di boscaglie aperte, su suoli carbonatici esposti a siccità estiva, soprattutto su substrati
marnoso-arenacei, dal livello del mare a 1800 m circa. I ricettacoli dei capolini sono commestibili. Il nome generico
deriva dal latino 'cardulina', che significa 'piccolo cardo'; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa
'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Carpinus betulus L.
- Il carpino bianco è un albero deciduo a distribuzione europeo-continentale presente in tutte le
regioni dell'Italia settentrionale e peninsulare salvo che in Valle d'Aosta. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
localizzata ma localmente abbondante nei boschi di forra. Cresce in boschi maturi di latifoglie decidue, su suoli
argillosi profondi, molto freschi e umiferi, con optimum nella fascia submediterranea. Il legname è di difficile
lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace; viene impiegato nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo
(manici, ruote dentate, denti di rastrello, ecc.). Il carbone, un tempo, era impiegato in modo speciale per preparare la
'polvere da schioppo'. Dalla corteccia si ricavano principi tintori usati per colorare in giallo e in bruno le sete, le lane ed
il cotone. Le foglie, sia fresche che secche, forniscono un buon foraggio per ovini e suini. La pianta viene anche
utilizzata a scopo ornamentale, soprattutto perché si presta alla formazione di dense siepi. Il nome generico, già
utilizzato dagli antichi Romani, potrebbe derivare dalla radice sanscrita 'kar' (duro) per la durezza del legno; il nome
specifico si riferisce alle foglie vagamente simili a quelle della betulla. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
Carpinus orientalis Mill. subsp. orientalis
- Il carpino orientale è un albero-arbusto a distribuzione pontico-
mediterranea orientale, presente in Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e in tutte le regioni dell'Italia centro-
meridionale (non ritrovato in tempi recenti in Sicilia). Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara, ma è
localmente abbondante nei boschi del litorale, comune negli ambienti collinari dell'Appennino. Cresce su suoli argillosi
profondi in versanti protetti dal vento, con optimum nella fascia submediterranea, anche se da noi forma anche lo strato
arboreo medio della macchia mediterranea costiera; la specie è comune nelle quercete su Flysch. Il nome generico
era già utilizzato dagli antichi Romani, quello specifico si riferisce alla distribuzione più orientale rispetto a
quella del carpino bianco. Forma biologica: fanerofita cespugliosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
Carpobrotus acinaciformis (L.) L. Bolus
- Il fico degli Ottentotti è una specie originaria del Sudafrica, ove colonizza
le dune costiere della regione del Capo; fu introdotta in Europa a scopo ornamentale per le vistosissime fioriture o per
stabilizzare le dune costiere ed è oggi divenuta spontanea lungo quasi tutti i litorali d'Italia (manca allo stato
subspontaneo in Veneto e Friuli Venezia Giulia), soprattutto nell'Italia mediterranea, ove cresce sulle scogliere, sui
muri e sulle dune, minacciando gravemente la delicata vegetazione costiera. Nell'area metropolitana di Roma la specie
è comune e invasiva sulle dune del litorale. Il liquido estratto dalle foglie è utilizzato come lenitivo per irritazioni
cutanee e scottature solari; i frutti cono commestibili. Il nome generico deriva dal greco 'karpos' (frutto) e 'brotos'
(edule); il nome specifico deriva dal greco 'acines'(spada), per la forma a scimitarra delle foglie; il nome italiano 'fico
degli Ottentotti' origina dal fatto che la pianta era utilizzata a scopo alimentare dal popolo Khoi del Botswana, chiamati
anche 'Ottentotti', da 'hottentots', che nel dialetto olandese del Capo significa 'balbuziente', a causa della particolare
lingua caratterizzata da suoni simili a schiocchi. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: marzo-
luglio.
Carpobrotus edulis (L.) N.E. Br.
- Il fico degli Ottentotti edule è una specie originaria del Sudafrica, ove colonizza le
dune costiere; fu introdotta in Europa a scopo ornamentale per le vistosissime fioriture o per stabilizzare le dune
costiere ed è oggi divenuta spontanea lungo quasi tutti i litorali d'Italia (manca allo stato subspontaneo lungo le coste
adriatiche settentrionali), soprattutto nell'Italia mediterranea, ove cresce sulle scogliere, sui muri e sulle dune,
minacciando gravemente la delicata vegetazione costiera. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune sulle
dune del litorale. Il liquido estratto dalle foglie è utilizzato come lenitivo per irritazioni cutanee e scottature solari; i
frutti sono commestibili. Il nome generico deriva dal greco 'karpos' (frutto) e 'brotos' (edule); il nome specifico in ltino
significa 'commestibile'; il nome italiano 'fico degli Ottentotti' origina dal fatto che la pianta era utilizzata a scopo
alimentare dal popolo Khoi del Botswana, chiamati anche ' Ottentotti', da 'hottentots', che nel dialetto olandese del Capo
significa 'balbuziente', a causa della particolare lingua caratterizzata da suoni simili a schiocchi. Forma biologica:
camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: marzo-luglio.
Carthamus caeruleus L.
- Il cardoncello azzurro è una specie a distribuzione mediterranea con baricentro meridionale
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