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atlantica presente lungo le coste di tutte le regioni d'Italia con accesso al mare. Nell'area metropolitana di Roma la
specie è comune sulle spiagge del litorale. Cresce pioniera su sabbie litoranee, da cui è passata ad ambienti ruderali
subsalsi ricchi in nitrati, sempre sul litorale. È una pianta dalle proprietà aperitive, digestive, carminative e diuretiche.
Grazie all'alto contenuto in vitamina C, ferro e iodio veniva utilizzata come antiscorbutico. In cucina la pianta, ancora
immatura, può essere consumata fresca in insalata o cotta e dai semi si ricava un olio simile a quello ricavato dalla
senape. Ha anche usi cosmetici: un estratto ricavato dalle cime fiorite ha presunti effetti antiforfora, mentre un infuso
ricavato dalle foglie viene utilizzato per detergere la pelle grassa. Il nome generico deriva dalla parola 'kakeleh', che
indica il nome della pianta in arabo; quello specifico si riferisce all' habitat marittimo. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
Calamagrostis epigejos (L.) Roth subsp. epigejos
- La cannella delle paludi è una specie a vasta distribuzione
eurosiberiana presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara. Cresce in radure e
boscaglie aperte, su suoli sabbiosi o argillosi piuttosto umidi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome
generico deriva dal greco 'kalamos' (canna) e significa '
Agrostis
a forma di canna', per le maggiori dimensioni rispetto
alle specie di
Agrostis
; il nome specifico in greco significa'che vive sopra la terra'. Forma biologica: emicriptofita
cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
Calendula arvensis (Vaill.) L.
- La calendula dei campi, o calendula bicolore, è una pianta annua a distribuzione
eurimediterranea presente allo stato spontaneo in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta e forse in Trentino-
Alto Adige. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima. Cresce in terreni incolti, al margine di sentieri e
strade, nei vigneti, a volte in ambienti ruderali, su suoli prevalentemente calcarei, al di sotto della fascia montana
inferiore. In passato (e in misura minore ancor oggi) fu ampiamente usata come pianta medicinale: contiene flavonoidi,
saponine, resine, olii essenziali, oltre che pigmenti (luteina e xantine) che danno il caratteristico colore aranciato ai fiori
e che un tempo si usavano per tingere i capelli; le foglie sono commestibili e i petali essiccati servono per aromatizzare
l'aceto. Il nome generico deriva dal latino 'calendae' (da cui 'calendario') in riferimento al periodo di fioritura che si
protrae per parecchi mesi; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: novembre-maggio.
Calendula officinalis L.
- La calendula officinale è una specie di origine incerta, introdotta in Italia a scopo
ornamentale e inselvatichita in quasi tutte le regioni. Nell'area metropolitana di Roma la specie è coltivata come pianta
ornamentale e raramente subspontanea. Il rinnovo della fioritura fino ai mesi invernali e il colore vivace dei petali
fanno sì che la pianta sia largamente coltivata fin da tempi remoti. Il decotto ottenuto dai fiori avrebbe proprietà
cicatrizzanti e lenitive di ulcere e afte. Il nome generico deriva dal latino 'calendae' (da cui 'calendario') in riferimento al
periodo di fioritura che si protrae per parecchi mesi; il nome specifico si riferisce alle proprietà terapeutiche attribuite a
questa specie. Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-dicembre.
Calepina irregularis (Asso) Thell.
- Il miagro rostellato è una pianta annua a distribuzione mediterraneo-turanica
introdotta e naturalizzata al limite settentrionale dell'areale, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana
di Roma la specie è comune negli incolti, soprattutto un po' umidi. Cresce su suoli sabbiosi o limoso-argillosi piuttosto
asciutti, ricchi in basi e composti azotati, a volte formando estese fioriture primaverili nei vigneti tradizionali, al di sotto
della fascia montana inferiore. Il nome generico è di etimologia incerta; quello specifico allude alla distribuzione
asimmetrica dei rami e alle dimensioni diseguali dei petali. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
Callitriche brutia Petagna
- La gamberaja calabrese è una specie a distribuzione subatlantica presente in molte regioni
d'Italia (mai segnalata per Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giula, Emilia-Romagna, Liguria e
Molise, da tempo non ritrovata in Campania e Calabria), ma in regresso, probabilmente per la generale eutrofizzazione
delle acque. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara, nelle foreste impaludate del litorale. Cresce in pozze ed
acque lentamente fluenti, dal livello dal mare a 1200 m circa. Il nome generico deriva dal greco e significa 'dai bei
capelli' alludendo alla sottigliezza dei fusti; il nome specifico si riferisce alla regione del Brutium, che corrisponde più o
meno all'odierna Calabria. Forma biologica: idrofita radicante. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
Callitriche obtusangula Le Gall
- La gamberaja ad angoli ottusi è una specie a distribuzione submediterraneo-
subatlantica presente in diverse regioni d'Italia, ma più diffusa al nord. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara,
nelle aree umide del litorale. Cresce in acque a corso lento, calde, ben provviste di calcare, eutrofiche, talora anche
salmastre, dal livello del mare a 300 m circa. Il nome generico deriva dal greco e significa 'dai bei capelli' alludendo
alla sottigliezza dei fusti, quello specifico si riferisce alle capsule con angoli ottusi. Forma biologica: idrofita radicante.
Periodo di fioritura: aprile-agosto.
Callitriche stagnalis Scop.
- La gamberaja maggiore è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in tutte le
regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è complessivamente rara, ma abbastanza frequente nelle
pozze temporanee del litorale. Cresce in acque stagnanti o lentamente fluenti, ombrose, povere di calcare, meso-
eutrofiche, dal livello del mare a 1200 m circa. Il nome generico deriva dal greco e significa 'dai bei capelli' alludendo
alla sottigliezza dei fusti, quello specifico si riferisce all'habitat. Forma biologica: idrofita radicante. Periodo di
fioritura: aprile-settembre.