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prati aridi. Cresce in ambienti piuttosto disturbati, in pascoli aridi, nei campi e negli incolti, in boscaglie molto aperte e
lungo le vie, su suoli aridi d'estate, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal greco 'keras'
(corno), a causa della forma allungata delle capsule; il nome specifico si riferisce alla Sicilia, da cui la specie fu
originariamente descritta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Ceratochloa cathartica (Vahl) Herter
- Il forasacco sudamericano è una specie originaria dell'America meridionale
presente in quasi tutte le regioni dell'Italia continentale. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto comune nei
prati. Appare allo stato spontaneo (a volte viene seminata nelle aiuole urbane) in ambienti disturbati come ai margini
delle strade, nelle discariche ecc., al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'keras'
(corno) e chloa (erba) e significa quindi 'erba cornuta'; il nome specifico deriva dal greco 'katháros' (puro: quindi
purgante). Forma biologica: emicriptofita cespitosa/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Ceratophyllum demersum L.
- Il ceratofillo comune è una specie subcosmopolita presente in quasi tutte le regioni
d'Italia ma in forte regresso, soprattutto al Nord. Nell'area metropolitana di Roma la specie è piuttosto rara, nella parte
settentrionale del Tevere. Cresce in acque stagnanti o correnti, eutrofiche, dal livello del mare a 500 m circa. Il nome
generico deriva dal greco 'keras' (corno) e 'phyllon' (foglia) e significa quindi 'con foglie cornute'; il nome specifico in
latino significa 'sommerso'. Forma biologica: idrofita radicante. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Ceratophyllum submersum L. subsp. submersum
- Il ceratofillo sommerso è una specie a distribuzione europeo-
nordafricana presente in molte regioni dell'Italia continentale, con qualche lacuna. Nell'area metropolitana di Roma la
specie è piuttosto rara, nel Tevere. Cresce in acque stagnanti o lentamente fluenti, dal livello del mare a 600 m circa. Il
nome generico deriva dal greco 'keras' (corno) e 'phyllon' (foglia) e significa quindi 'con foglie cornute'; il nome
specifico allude al fatto che la pianta vive completamente sommersa nell'acqua. Forma biologica: idrofita radicante.
Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum
- L'albero di Giuda, originario del Mediterraneo orientale, è presente, allo
stato spontaneo o come pianta avventizia, in tutte le regioni d'Italia (salvo che in Valle d'Aosta e Liguria, segnalato
erroneamente in Piemonte). Nell'area metropolitana di Roma la specie è autoctona ma anche frequentemente coltivata
nei giardini e lungo le vie, comune nelle boscaglie. Oltre a essere spesso coltivato in parchi e giardini con una certa
tendenza a inselvatichirsi, grazie alla sua frugalità può essere impiegato come pianta pioniera nei rimboschimenti. Allo
stato subspontaneo cresce presso le aree urbane in siepi e boschetti disturbati, su suoli di solito calcarei, ricchi in
scheletro e aridi d'estate, dal livello del mare a 800 m circa. La pianta presenta il fenomeno della 'caulifloria', frequente
negli alberi tropicali ma rarissimo in quelli della nostra fiora, con fiori e frutti che originano direttamente dal tronco e
dai rami. Il nome del genere deriva dal greco antico 'kerkis' ( navicella), in riferimento alla forma del frutto; anche il
nome specifico, che deriva dal latino 'siliqua', si riferisce alla forma allungata del legume. Il nome comune è 'albero di
Giuda'; tale nome è probabilmente una storpiatura di 'albero della Giudea' (regione in cui era molto diffuso); secondo la
tradizione popolare, Giuda si sarebbe impiccato su quest'albero. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
Cerinthe major L. subsp. major
- L'erba vajola maggiore, o erba-tortora, è una pianta annua a distribuzione
strettamente mediterranea presente in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è molto comune, soprattutto ai margini delle strade. Cresce in ambienti piuttosto
disturbati: negli oliveti, nelle vigne, ai margini delle strade, su suoli argillosi subaridi, ricchi in composti azotati, dal
livello del mare a 800 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal greco 'keros' (cera) e
'anthos' (fiore) e significa quindi 'fiore di cera'; il nome specifico si riferisce alle maggiori dimensioni rispetto ad altre
specie congeneri. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: dicembre- giugno.
Chaenorhinum minus (L.) Lange subsp. minus
- La linajola comune è una pianta annua a distribuzione
eurimediterranea, di antica introduzione nella parte settentrionale dell'areale (archeofita), presente, con diverse
sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto rara, mentre è frequente
nell'Appennino sul piano montano. Cresce in vegetazioni pioniere di siti disturbati, ai margini di sentieri e di
massicciate ferroviarie, sui ghiaioni, su suoli carbonatici primitivi e solitamente ricchi in scheletro, dal livello del mare
a 1200 m circa, raramente anche più in alto. Il nome generico deriva dal greco 'chen' (oca) e 'rhis, rhinos' (naso) e si
riferisce al brevissimo sperone dei fiori; il nome specifico si riferisce alle minori dimensioni rispetto all'affine
Anthirrhinum majus
, nel cui genere era anticamente inclusa. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-ottobre.
Chaerophyllum temulum L.
- La cicutaria, o anacio, e una pianta annua a distribuzione subatlantico-sudeuropea
presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta. Nell'area metropolitana di Roma la specie è abbastanza, ai
margini dei boschi, nelle vegetazione ad alte erbe, mentre è comune nel Lazio. Cresce in siti ombrosi, in orli boschivi e
nelle siepi, in parchi e giardini abbandonati, su suoli argillosi freschi, umiferi, ricchi in composti azotati, al di sotto
della fascia montana superiore. Il nome generico deriva dal greco 'kháiro' (io rallegro) e 'phýllon' (foglia), e allude
all'aspetto elegante del fogliame. La pianta è debolmente tossica per la presenza di alcaloidi (da qui deriva il nome
specifico 'temulus', che in latino significa 'ubriacante' o 'stordente'). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.