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il nome specifico si riferisce alle proprietà tintorie, quello della sottospecie in latino significa 'meridionale'. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
Cota tinctoria (L.) J. Gay subsp. tinctoria
- La falsa-camomilla dei tintori è una specie a distribuzione centroeuropeo-
pontica (cioè estesa alle aree circostanti il Mar Nero), presente con due sottospecie in tutte le regioni d'Italia salvo che
in Valle d'Aosta, Sicilia e Sardegna, nelle valli alpine in genere come avventizia effimera. Nell'area metropolitana di
Roma questa sottospecie è comune nei prati aridi. Cresce in vegetazioni erbacee aperte, negli incolti, in prati aridi e in
macereti, soprattutto su substrati calcarei, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. I capolini essiccati vengono
utilizzati per preparare infusi e macerati; l'olio essenziale è usato in cosmetica per la preparazione di creme e soluzioni
schiarenti per capelli; il fiore giallo, ricco di flavonoidi, veniva usato per tingere le stoffe, soprattutto in America del
Nord e Gran Bretagna. Il nome generico deriva dal greco 'kotyle' (cavità, ciotola, coppa) per le foglie sessili
abbraccianti il fusto e formanti una cavità alla base; il nome specifico si riferisce alle proprietà tintorie. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
Crassula tillaea Lest.-Garl.
- L'erba grassa muscosa è una pianta annua a distribuzione submediterraneo-subatlantica
presente in tutte le regioni d'Italia affacciate sul Mar Tirreno (salvo che in Basilicata) e in Puglia. Nell'area
metropolitana di Roma la specie non è comune, su sabbie acide. Cresce su suoli fangosi o sabbiosi umidi, su substrati
silicei. Il nome generico si riferisce alle foglie grasse e carnose, la specie è dedicata a Michelangelo Tilli (1655-1740),
medico e botanico toscano alla corte di Cosimo III de'Medici, curatore del Giardino dei Semplici a Pisaquello. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-maggio. Syn.:
Tillaea muscosa
L.
Crataegus germanica (L.) Kuntze
- Il nespolo comune è un arbusto-alberello deciduo a distribuzione sudeuropeo-
pontica (Europa sudorientale, Asia occidentale) presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Calabria, ma di dubbio
indigenato: è stato ampiamente coltivato sin dall'antichità e oggi è probabilmente inselvatichito nei boschi di latifoglie
su suoli subacidi (castagneti, querceti), con optimum nella fascia submediterranea. Nell'area metropolitana di Roma la
specie è comune, soprattutto nel settore occidentale, nei boschi termofili in particolare su sabbie. I frutti sono
commestibili e ricchi di vitamina C; di solito le nespole, raccolte dopo la prima gelata autunnale, vengono fatte
appassire al fresco e al buio finché la buccia diventa marrone e la polpa da aspra diviene dolce. Il legno, molto duro, è
usato per lavori al tornio. Scorza e foglie sono ricche di tannino e si usavano per la concia delle pelli o come astringenti.
Il nome generico deriva dal greco 'kratos' (forza, robustezza), per il legno duro; quello specifico allude all'alta
frequenza della pianta in Germania. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno. Syn.:
Mespilus germanica
L.
Crataegus laevigata (Poir.) DC.
- Il biancospino selvatico è una specie a distribuzione prevalentemente europea con
tendenza subatlantico-submediterranea, presente allo stato spontaneo in tutte le regioni d'Italia salvo forse che in Valle
d'Aosta e Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara, nei boschi freschi. Cresce nei querco-carpineti e in
arbusteti di ricolonizzazione su suoli freschi, profondi, più o meno lisciviati e quindi subacidi anche se piuttosto ricchi
in basi e composti azotati, con optimum nella fascia submediterranea. Le foglie e i frutti, commestibili ma insipidi,
hanno proprietà officinali. Il legno di colore rossastro, duro e compatto, viene impiegato per lavori al tornio e per la
produzione di carbonella. Il nome generico deriva dal greco 'kratos' (forza), antico nome comune della pianta, in
riferimento alla durezza del legno; il nome specifico in latino significa 'liscio, levigato'. Forma biologica: fanerofita
cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile- giugno. Syn.:
Crataegus oxyacantha
L.
Crataegus monogyna Jacq.
- Il biancospino è un arbusto a distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le
regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto comune nei mantelli, nelle siepi e nei boschi
caducifogli degradati. È uno dei principali costituenti di boscaglie, macchie e siepi, e appare in tutti gli stadi dinamici
della vegetazione legnosa, su suoli da carbonatici a debolmente acidi; colonizza persino le pietraie, sia pur con
esemplari rattrappiti e deformi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore, con optimum nella fascia
submediterranea. Viene spesso utilizzato anche come pianta ornamentale per siepi e giardini, apprezzata per la fioritura
prolungata e profumata e per il colore vivace dei frutti che perdurano a lungo. Le foglie e i frutti, commestibili ma
insipidi, hanno proprietà officinali. Il legno di colore rossastro, duro e compatto, viene impiegato per lavori al tornio e
per la produzione di carbonella. Il nome generico deriva dal greco 'kratos' ( forza), antico nome comune della pianta, in
riferimento alla durezza del legno; quello specifico deriva dal greco 'mónos' (unico) e 'gyné' (femmina), per l'ovario
monocarpellare. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Crepis bursifolia L.
- La radicchiella tirrenica è una specie originariamente endemica dell'Italia ma ora presente come
avventizia in buona parte del bacino del Mediterraneo, presente in Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzi (manca in Molise),
in Sicilia e in tutte le regioni meridionali della Penisola. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima negli
ambienti calpestati. Cresce negli incolti, in prati aridi e in ambienti ruderali, dal livello del mare a 900 m circa, con
optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal greco 'krepis' (scarpa), per l'aspetto delle foglie basali
appressate al suolo; il nome specifico in latino ha lo stesso significato. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-settembre.
Crepis foetida L. subsp. foetida
- La radicchiella selvatica è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea
presente, con due sottospecie in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima negli
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