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su vecchi muri e castelli. Nell'area metropolitana di Roma la specie è abbastanza comune sul litorale. La pianta ha
proprietà aromatiche, aperitive, digestive, carminative, diuretiche e antiscorbutiche. Le foglie possono essere impiegate
in salse, condimenti e minestre. Gli olii essenziali possono essere utilizzati nella cosmesi per profumi, creme e saponi.
Il nome generico deriva dal greco 'krithe' (orzo) per la somiglianza del frutto al chicco del cereale; quello specifico
allude all'habitat marittimo. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Crocus biflorus Mill.
- Lo zafferano selvatico è una specie a distribuzione mediterraneo-turanica presente - ma con
areale molto frammentato - in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, e Sardegna. Nell'area metropolitana di
Roma la specie è piuttosto comune nei prati. Cresce in pascoli e prati aridi, al di sotto della fascia montana inferiore
(nell'Italia settentrionale prevalentemente lungo il bordo meridionale delle Alpi). La pianta, soprattutto il bulbo,
contiene alcaloidi che la rendono tossica. Il nome generico deriva dal greco 'krokos' (filamento) in allusione ai lunghi
stimmi filamentosi che, nel caso della specie
C. sativus
, una volta seccati costituiscono lo zafferano; il nome specifico
si riferisce all'alta frequenza di individui che producono due fiori. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di
fioritura: febbraio-aprile.
Crocus suaveolens Bertol.
- Lo zafferano profumato è una specie endemica della Penisola italiana presente, ma rara e
localizzata, in Umbria, Lazio e Campania nel Salernitano. Nell'area metropolitana di Roma la specie non è comune,
soprattutto nei boschi di sughera nel settore occidentale. Cresce negli oliveti, in boscaglie aperte, negli incolti aridi, dal
livello del mare a 800 m circa. Il bulbo è velenoso. Il nome generico deriva dal greco 'krokos' (filamento) in allusione ai
lunghi stimmi filamentosi che, nel caso della specie
C. sativus
, una volta seccati costituiscono lo zafferano; il nome
specifico si riferisce ai fiori caratteristicamente profumati. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
febbraio-marzo.
Crucianella maritima L.
- La crucianella marittima è una specie a distribuzione strettamente mediterranea presente,
ma in genere piuttosto localizzata, lungo i litorali di tutte le regioni italiane affacciate sul Mar Tirreno (da lungo tempo
non più ritrovata in Liguria, di dubbia presenza in Calabria). Nell'area metropolitana di Roma la specie è abbastanza
comune sulle dune del litorale. Cresce sulle dune sabbiose presso il mare. Il nome generico si riferisce alla disposizione
crociata delle foglie, quello specifico all'habitat. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: aprile-
luglio.
Cruciata glabra (L.) Ehrend.
- La crocettona glabra è una specie a distribuzione eurasiatica presente, con due
sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune soprattutto nella fascia
litoranea, nei boschi caducifogli caldi. Cresce ai margini e nelle radure di boschi misti mesofili e di arbusteti, in luoghi
erbosi umidi e ombrosi, dal livello del mare alla fascia alpina. Il nome generico si riferisce alle quattro foglie disposte a
croce sui nodi del fusto, quello specifico ai fusti ed ai peduncoli fiorali quasi privi di peli. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Cruciata laevipes Opiz
- La crocettona comune è una specie a distribuzione eurasiatica presente in tutte le regioni
d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto comune nei prati umidi e nella vegetazione nitrofitica.
Cresce negli incolti, ai bordi delle strade, al margine dei boschi, su suoli ricchi in composti azotati, dal livello del mare
alla fascia montana. Il nome generico si riferisce alle quattro foglie disposte a croce sui nodi; il nome specifico deriva
dal latino 'laevis' (liscio, imberbe) e 'pes' (piede, fusto) e significa quindi 'con fusto glabro'. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Crupina vulgaris Cass.
- La crupina comune è una pianta annua diffusa dalle steppe asiatiche al bacino del
Mediterraneo, presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara,
nei prati aridi, mentre è comune sugli affioramenti calcarei intorno a Roma. Cresce in prati, aridi, pascoli e garighe,
soprattutto in comunità pioniere a piante annuali e succulente, su suoli aridi e ricchi in scheletro, dal livello del mare
alla fascia montana inferiore. Il nome generico è di etimologia incerta, quello specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo)
e significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Cucubalus baccifer L.
- L'erba cucco è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Puglia, Calabria e Sardegna. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara, lungo i fiumi. Cresce
in siti umidi, spesso lungo gli alvei fluviali, su suoli argillosi freschi, ricchi in sostanze azotate, dal livello del mare alla
fascia montana inferiore. Le foglie sono commestibili previa cottura. Il nome generico è un'alterazione da 'cocobalo'
che deriva dal greco 'cacos' (cattivo) e 'ballo'(gettare), utilizzato nell'antichità per una pianta infestante; il nome
specifico allude ai frutti carnosi, inusuali per la famiglia. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-settembre.
Cucumis melo L.
- Il melone è una pianta annua probabilmente originaria di un'area che si estende dal Caucaso
all'Iran, coltivata sin da tempi antichissimi (era ben nota agli antichi Egizi) e diffusa nel Mediterraneo dai Romani, oggi
presente sul mercato in numerosissime cultivar. Viene coltivata in tutta Italia, al di sotto della fascia montana, e appare
talvolta anche allo stato subspontaneo. Nell'area metropolitana di Roma la specie è coltivata, raramente presente allo
stato subspontaneo. Il nome generico è il nome latino del cocomero, il nome specifico è quello del melone stesso.
Forma biologica. terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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