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Cynara scolymus L.
- Il carciofo coltivato è una pianta derivata da forme selvatiche a distribuzione strettamente
mediterranea. Nell'area metropolitana di Roma la specie è coltivata per l'alimentazione, molto raramente subspontanea.
Documentazioni storiche, etnolinguistiche e molecolari sembrano indicare che la domesticazione dal suo progenitore
selvatico (
C. cardunculus
) possa essere avvenuta in Sicilia, a partire dal I secolo d.C. circa; in orti familiari della Sicilia
centro-occidentale (nei dintorni di Mazzarino) ancora oggi si conserva un'antica cultivar che, sotto il profilo morfo-
biologico e molecolare, sembrerebbe una forma di transizione tra il carciofo selvatico e quello coltivato. La pianta era
conosciuta dai greci e dai romani, ma sicuramente si trattava della forma selvatica. Nel secolo XV il carciofo era già
consumato in Italia: venuto dalla Sicilia, appare in Toscana verso il 1466. Il nome del genere deriva dal greco 'kynàra'
(canino) in riferimento alle punte dure dell' involucro paragonate ai denti di un cane. Le prime descrizioni risalgono allo
storico greco Teofrasto e probabilmente si trattava di carciofo selvatico. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Cynodon dactylon (L.) Pers.
- La gramigna è una specie subcosmopolita presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è comunissima nei prati e negli incolti. Cresce in ambienti ruderali molto disturbati e
spesso calpestati, nelle discariche, in aiuole aride, ai margini di vigneti e coltivi dove diviene infestante, lungo le strade,
nelle fessure di lastricati, su suoli da sabbiosi ad argillosi, aridi d'estate, anche subsalsi, al di sotto della fascia montana
inferiore. La pianta viene ancor oggi usata per la preparazione di decotti con effetti diuretici. Il nome generico deriva da
due parole greche: 'kyon' (cane) ed 'odon' (dente), forse per l'aspetto delle spighette; quello specifico, dal greco
'daktylon' (dito), si riferisce alla la forma dell'infiorescenza, simile a una mano con molte dita. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Cynoglossum creticum Mill.
- La lingua di cane a fiori variegati è una specie a distribuzione eurimediterranea
presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, ma molto più frequente nell'Italia centro-meridionale che
in quella settentrionale, dove è ristretta ai contrafforti collinari aridi dal Triestino alle Alpi Marittime. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è comunissima nei prati e negli incolti. Cresce negli incolti e in ambienti ruderali, nei
vigneti, sui greti dei torrenti, di solito su suoli carbonatici a reazione basica o neutra, al di sotto della fascia montana
inferiore. Tutta la pianta è tossica per la presenza di alcaloidi. Il nome generico in greco significa 'lingua di cane' per la
forma delle foglie; il nome specifico si riferisce all'isola di Creta, ove la specie è presente. Forma biologica:
emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Cynosurus cristatus L.
- La covetta dei prati è una specie a distribuzione europeo-caucasica presente in tutte le regioni
d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune nei prati abbastanza umidi e ai margini dei boschi. Cresce
in prati-pascolo e da sfalcio, in praterie e arbusteti aperti, su suoli piuttosto freschi e ricchi in sostanze azotate, di solito
a reazione subneutra, dal livello del mare a 2000 m circa. La specie è una buona pianta foraggera. Il nome generico
deriva dal greco 'kyon' (cane), e 'oura' (coda), per l'aspetto dell'infiorescenza di alcune specie, quello specifico dal latino
'crista' (cresta, pettine) per l'aspetto crestato o 'pettinato' delle spighette sterili. Forma biologica: emicriptofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Cynosurus echinatus L.
- La covetta comune è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in tutte le
regioni d'Italia, ma più comune al centro-sud. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima nei prati aridi.
Cresce in ambienti disturbati aridi con altre graminacee di tipo ruderale o steppico, su suoli primitivi subacidi, aridi
d'estate, dal livello del mare alla fascia montana (al sud sino a 2000 m). Il nome generico deriva dal greco 'kyon-kynos'
(cane) e 'oura' (coda), per la forma dell'infiorescenza; il nome specifico deriva dal greco 'ekhinos' (riccio) e si riferisce
alla forma della spiga, cui le lunghe reste unilaterali danno l'aspetto di un dorso di riccio o di istrice. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Cynosurus effusus Link
- La covetta leggera è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea presente in
tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Nell'area metropolitana di Roma la specie è presente con una
sola stazione nell'area di Castel di Guido. Cresce nelle garighe, nelle radure di macchie aperte, negli incolti aridi, su
suoli piuttosto primitivi, aridi d'estate, su substrati silicei, dal livello del mare a 1000 m circa, ma con optimum nella
fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal greco 'kyon-kynos' (cane) e 'oura' (coda), per la forma
dell'infiorescenza; il nome specifico in latino significa 'sparso intorno, diffuso qua e là'. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno. Syn.:
Cynosurus elegans
auct., non Desf.
Cynosurus polybracteatus Poiret
- La covetta dei prati è una specie a distribuzione europeo-caucasica presente in
tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende su buona parte del territorio, con lacune lungo le coste,
nella bassa pianura friulana e nelle aree magredili dell'alta pianura friulana occidentale. Cresce in prati-pascolo e da
sfalcio, in praterie e arbusteti aperti, su suoli piuttosto freschi e ricchi in sostanze azotate, di solito a reazione subneutra,
dal livello del mare a 2000 m circa. La specie è una buona pianta foraggera. Il nome generico deriva dal greco 'kyon'
(cane), e 'oura' (coda), per l'aspetto dell'infiorescenza di alcune specie, quello specifico dal latino 'crista' (cresta, pettine)
per l'aspetto crestato o 'pettinato' delle spighette sterili. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura:
aprile-giugno.
Cyperus badius Desf.
- Lo zigolo marrone è una specie a distribuzione prevalentemente mediterranea presente in tutte