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Dysphania botrys (L.) Mosyakin & Clemants
- La farinella botri è una pianta annua a vasta distribuzione eurasiatica
oggi divenuta subcosmopolita, recentemente segregata dal genere
Chenopodium
, presente in tutte le regioni d'Italia
(segnalata dubitativamente per le Marche). Nell'area metropolitana di Roma la specie non è comune, su terra di riporto
e nelle coltivazioni. Cresce negli incolti, nelle discariche, sulle macerie, a volte lungo le strade, al di sotto della fascia
montana superiore. Il vecchio nome generico deriva dal greco 'chen' (oca), e 'poús' (piede) e significa 'piede d'oca', per
la forma delle foglie di alcune specie; il nuovo nome generico in greco significa 'poco evidente', in riferimento ai fiori
poco appariscenti; il nome specifico in greco significa 'grappolo d'uva' e si riferisce alla disposizione dei fiori. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre. Syn.:
Chenopodium botrys
L.
Dysphania multifida (L.) Mosyakin & Clemants
- Il farinello multifido è una specie di origine sudamericana oggi
divenuta subcosmopolita, presente come avventizia in Lombardia, Emilia-Romagna, e in quasi tutte le regioni dell'Italia
centrale, meridionale e insulare. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara, nelle coltivazioni. Cresce su ruderi e
macerie, a volte lungo le strade, su suoli piuttosto ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 600 m circa. Il nome
generico in greco significa 'poco evidente', in riferimento ai fiori poco appariscenti; il nome specifico si riferisce alle
fogllie profondamente divise. Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
dicembre.
Dysphania pumilio (R.Br.) Mosyakin & Clemants
- Il farinello australiano è una pianta annua originaria
dell'Australia ma ormai divenuta subcosmopolita, probabilmente introdotta in Europa con l'importazione di lana
proveniente dall'Australia, segnalata come avventizia in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania e
Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è presente in modo puntiforme (Quartiere Tuscolano). Cresce su
ruderi e macerie, a volte lungo le strade, su suoli piuttosto ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 600 m circa.
Il nome generico in greco significa 'poco evidente', in riferimento ai fiori poco appariscenti; il nome specifico in latino
significa 'nano, pigmeo'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-dicembre.
Ecballium elaterium (L.) A. Rich.
- Il cocomero asinino è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente
in tutte le regioni d'Italia tranne che in Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige, ma più comune nell'Italia
mediterranea. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto comune all'interno del raccordo anulare, assai meno
diffusa nelle aree periferiche. Cresce in vegetazioni ruderali come nelle discariche e lungo i margini delle strade, in siti
assolati e su suoli abbastanza ricchi in composti azotati, aridi d'estate, con optimum nella fascia mediterranea. La pianta
è di antico uso medicinale, ma contiene diversi alcaloidi che la rendono tossica; tipici sono i frutti, che a maturità
letteralmente esplodono al tatto lanciando con violenza una miriade di semi (da cui i nomi generico e specifico derivati
dal greco). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
Echinochloa colona (L.) Link
- Il giavone meridionale è ua pianta annua a vasta distribuzione paleo- e subtropicale
oggi divenuta subcosmopolita, presente come avventizia in molte regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la
specie, aliena casuale, è rarissima e presente nel centro storico della città. Cresce nelle risaie e lungo i fossi, su suoli
fangosi umidi, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'echinos' (riccio) e 'chloe'
(erba) a causa delle lunghe reste presenti nelle infiorescenze di diverse specie; il nome specifico significa 'delle
colonie', in riferimento all'origine della specie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
Echinochloa crusgalli (L.) P. Beauv. s.l.
- Il giavone comune è una pianta annua a distribuzione originariamente
mediterraneo-eurasiatica, di antica introduzione ai margini dell'areale (archeofita) e oggi divenuta subcosmopolita,
presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune e diffusa nelle aree umide del
settore centrale, poco comune negli stessi ambienti dei settori periferici. Cresce come infestante nelle colture irrigue,
nelle vigne, nelle risaie, in ambienti ruderali umidi, lungo gli alvei dei fiumi e le rive di stagni eutrofizzati, su suoli
limoso-argillosi freschi o umidi, ricchi in composti azotati, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico
deriva dal greco 'echinos' (riccio) e 'chloe' (erba) a causa delle lunghe reste presenti nelle infiorescenze di diverse
specie; il nome specifico in latino significa 'zampa di gallo' in riferimento alla caratteristica forma delle infiorescenze.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno- ottobre.
Echinophora spinosa L.
- Il finocchio litorale è una pianta a distribuzione mediterranea presente lungo tutti i litorali
italiani. Nell'area metropolitana di Roma la specie è presente unicamente sulle sabbie del litorale. Si tratta di una pianta
psammofila cioè amante dei suoli sabbiosi, in grado di sopportare la salsedine e di sfruttare le sostanze organiche
depositate dalle maree sulle spiagge. Grazie all'esteso apparato radicale, contribuisce al consolidamento delle sabbie
delle prime fasce dunali fisse. È una pianta commestibile di sapore gradevole: si usano le giovani foglie prive di spine
nelle insalate miste primaverili; anche la radice, nei tempi di carestia, veniva raccolta e mangiata a fine inverno come la
carota. Il nome generico deriva dal greco 'echinos' (spina, riccio) 'phoro/a' (che porta), alludendo alle spine di cui sono
ricoperte le foglie. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Echinops siculus Strobl
- Il cardo pallottola meridionale è una specie endemica dell'Italia presente in Emilia-
Romagna, in Sicilia e in tutte le regioni dell'Italia centrale e meridionale. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
piuttosto rara e presente nel settore occidentale. Cresce in boscaglie aperte. lungo i sentieri, in prati in via di
incespugliamento, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'echinos' (riccio),
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