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dell'infiorescenza, simile ad una mano con molte dita; il nome specifico si riferisce all'aspetto gracile della pianta.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
Digitaria sanguinalis (L.) Scop. subsp. sanguinalis
- La sanguinella comune è una pianta annua a distribuzione
mediterraneo-eurasiatica divenuta subcosmopolita sin dall'antichità, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è comunissima negli incolti e nelle coltivazioni. Cresce in ambienti ruderali, nei
campi, in giardini e vigneti, presso gli abitati, lungo le strade, nelle fessure dei lastricati, come infestante nelle colture
sarchiate, su suoli sabbiosi umidi, ma aridi almeno d'estate, dal livello del mare alla fascia montana. Il nome generico,
dal greco 'daktylon' (dito) allude alla la forma dell'infiorescenza, simile ad una mano con molte dita; il nome specifico
si riferisce a presunte proprietà emostatiche. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-novembre.
Dioscorea communis (L.) Caddick & Wilkin
- Il tamaro è una specie a distribuzione submediterranea presente in
tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto comune nei boschi e cespuglieti. Cresce in
boschi e boscaglie termofili di latifoglie decidue e nei rispettivi mantelli, su suoli da poco a mediamente profondi, sia
calcarei che marnoso-arenacei, abbastanza umiferi ed esposti a una certa siccità estiva, dal livello del mare a 800 m
circa (in Sicilia fino a 1400 m). I germogli sono commestibili previa cottura ma le parti fresche sono tossiche e i frutti
molto velenosi; il contatto con le foglie può causare irritazioni della pelle. Il genere è dedicato a Dioscoride, medico,
botanico e farmacista (I sec. d.C.). Forma biologica: geofita radicegemmata. Periodo di fioritura: aprile-maggio. Syn.:
Tamus communis
L.
Diospyros kaki L.f.
- Il genere
Diospyros
ha distribuzione prevalentemente tropicale e include molte piante di interesse
economico, soprattutto per il legno duro e compatto (ebano); il caco è originario dell'Asia orientale (Cina nord-
occidentale) e si estese per coltivazione in Corea e Giappone sin da tempi antichi. Fu introdotto in Europa intorno alla
metà dell'800. In Italia i primi impianti specializzati per la produzione di frutti sorsero nel Salernitano dopo la prima
guerra mondiale; coltivato (con numerose cultivar) sia per la produzione di frutti che a scopo decorativo in parchi e
giardini, dal livello del mare ai 600 m circa, non tende ad inselvatichire. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
coltivata, raramente presente allo stato subspontaneo. Il caco è uno dei più antichi alberi da frutto coltivati dall'uomo (in
Cina da più di 2.000 anni). È definito dai cinesi 'l'albero delle sette virtù': vive a lungo; dà ombra; permette agli uccelli
di nidificare fra i rami; non è attaccato da molti parassiti; in autunno ha foglie decorative giallo-rosse che permangono
sino ai geli; il legno è un buon combustibile; il fogliame caduto concima il terreno. Il nome generico è dato dall'unione
dei due termini greci antichi 'diós' (Dio) e 'pyrós' (frutto) e letteralmente significa 'frutto degli dei'; il nome specifico è
uno dei nomi giapponesi della pianta. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Diospyros lotus L.
- Il genere
Diospyros
ha distribuzione prevalentemente tropicale e include molte piante di interesse
economico, soprattutto per il legno duro e compatto (ebano).
D. lotus
è un albero originario delle zone temperate
dell'Asia, introdotto in Europa come pianta ornamentale o come portainnesto del caco. Nell'area metropolitana di Roma
la specie è coltivata, raramente presente allo stato subspontaneo. Predilige terreni calcarei asciutti. I frutti, commestibili,
sono una piccola bacca sferica di 2 cm di colore giallo-arancio: inizialmente molto aspri, avvizzendo, diventano dolci e
gradevoli. La specie è conosciuta sotto diverse denominazioni, tra le quali 'legno di Sant'Andrea' e 'legno santo', perché
leggenda vuole che Sant'Andrea fosse stato crocifisso proprio su quest'albero. Il nome generico è dato dall'unione dei
due termini greci antichi 'diós' (Dio) e 'pyrós' (frutto) e letteralmente significa 'frutto degli dei'. Il nome specifico deriva
dal greco ' lotos' (in latino 'lotus'), nome con cui venivano indicate diverse piante fra cui trifoglio e meliloto,
leguminose selvatiche foraggere e commestibili, ed il famoso Loto di cui si nutrivano i lotofagi, una pianta non
identificata con sicurezza, di cui uno dei candidati è proprio questa specie. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-luglio.
Diplotaxis erucoides (L.) DC. subsp. erucoides
- La ruchetta violacea è una pianta annua a distribuzione
stenomediterraneo-occidentale, presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta (avventizia in Trentino-
Alto Adige). Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune sui muri, ai margini delle strade e negli incolti.
Cresce in ambienti disturbati, nei campi come infestante delle colture cerealicole e della barbabietola, negli orti e negli
incolti, al di sotto della fascia montana. Le foglie sono commestibili in insalata. Il nome generico deriva dal greco
'diplos' (doppio) e 'taxis' (ordine, fila) per i semi ordinati su due file nelle silique; il nome specifico significa 'simile alla
rucola'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: durante tutto l'anno.
Diplotaxis muralis (L.) DC.
- La ruchetta dei muri è una pianta annua a distribuzione mediterraneo-sudeuropea
presente in tutte le regioni d'Italia, ma frequente solo nell'Italia mediterranea. Nell'area metropolitana di Roma la specie
non è comune, soprattutto sui ruderi. Cresce nelle vegetazioni segetali di colture sarchiate, nei vigneti, in ambienti
ruderali, talvolta lungo le strade, su suoli subaridi, prevalentemente carbonatici, ricchi in composti azotati, dal livello
del mare alla fascia montana inferiore. Le foglie, con sapore simile a quelle della rucola, sono commestibili in insalata.
Il nome generico deriva dal greco 'diplos' (doppio) e 'taxis' (ordine, fila) per i semi ordinati su due file nelle silique; il
nome specifico si riferisce al fatto che la specie cresce spesso sui muri. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-settembre.
Diplotaxis tenuifolia (L.) DC.
- La ruchetta selvatica è una specie a distribuzione mediterraneo-sudeuropea presente in
tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima negli incolti. Cresce in vegetazioni