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getti giovani, previa cottura, vengono spesso consumati. Il nome generico deriva dal greco 'klematis', diminutivo di
'klêma' (tralcio di vite), in riferimento al portamento della pianta. Forma biologica: fanerofita lianosa (emicriptofita
scaposa). Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Clematis vitalba L.
- La vitalba è una liana a distribuzione europea presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è comune nei mantelli e nelle boscaglie. Cresce dal livello del mare sino alle faggete
termofile montane. Con i rovi ricopre spesso i muretti a secco nell'estremo stadio di degradazione del mantello
forestale; nelle boscaglie può formare intrichi impenetrabili, soprattutto in forre fresche e umide, e appare, spesso con
l'edera, anche in ambienti urbani. Ha la capacità di aggrapparsi e arrampicarsi su alberi e arbusti, spesso danneggiandoli
per l'abbondante sviluppo fogliare. La pianta è tossica in tutte le sue parti per la presenza di protoanemonina. In passato
veniva chiamata 'erba dei cenciosi' in quanto i mendicanti erano soliti procurarsi irritazioni ed ulcerazioni con le sue
foglie per impietosire i passanti. In certe regioni d'Italia (ad es. in Friuli) i rami legnosi venivano usati dai ragazzi come
succedaneo delle sigarette, uso da sconsigliare assolutamente a causa della loro tossicità. Il nome generico deriva dal
greco 'klematis', diminutivo di 'klêma' (tralcio di vite), in riferimento al portamento della pianta; il nome specifico
deriva dal latino 'vitis alba' (vite bianca), per il colore dei fiori. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
Clinopodium acinos (L.) Kuntze subsp. acinos
- L'acino dei campi è una specie a distribuzione prevalentemente
mediterranea, presente, con duie sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
presente nella zona periurbana con una stazione urbana. Cresce in vegetazioni erbacee aperte e nei prati aridi, su suoli
calcarei ricchi in scheletro, dal livello del mare a 1300 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'klinos' (letto) e 'pous'
(piede), per la forma dei fiori che a Linneo ricordavano i piedi di un letto; il nome specifico è quello greco del basilico.
Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno. Syn.:
Acinos arvensis
(Lam.) Dandy.
Clinopodium ascendens (Jord.) Samp.
- La mentuccia ascendente è una specie vicariante di
C. sylvaticum
in Europa
meridionale, presente in diverse regioni d'Italia, ma con ampie lacune. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
comunissima negli incolti e nei prati aridi. Cresce negli orli delle quercete termofile e dei boschetti a nocciolo, su suoli
argillosi piuttosto profondi, freschi ed umiferi. Tutte le parti della pianta contengono un olio essenziale costituito
principalmente da mentolo, borneolo ed altri componenti terpenici ed hanno un aroma che ricorda quello della menta,
ma è più intenso e canforato. Le foglie vengono spesso raccolte come condimento. Il nome generico deriva dal greco
'klinos' (letto) e 'pous' (piede), per la forma dei fiori che a Linneo ricordavano i piedi di un letto. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre. Syn.:
Calamintha ascendens
Jord.
Clinopodium nepeta (L.) Kuntze subsp. spruneri (Boiss.) Bartolucci & F. Conti
- La mentuccia comune è una
specie a distribuzione mediterraneo-montana presente, con tre sottospecie, in tutte le regioni d'Italia salvo forse che in
Sardegna; la subsp.
spruneri
è presente in Lazio, Abruzzo e Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
comunissima. Cresce in prati, arbusteti e incolti, a volte anche su muri, dal livello del mare a 1500 m m. Tutte le parti
della pianta contengono un olio essenziale costituito principalmente da mentolo, borneolo e altri componenti terpenici e
hanno un aroma che ricorda quello della menta, ma più intenso e canforato; le foglie vengono spesso raccolte come
condimento. Il nome generico deriva dal greco 'klinos' (letto) e 'pous' (piede), per la forma dei fiori che a Linneo
ricordavano i piedi di un letto; il nome specifico è quello di un'erba citata da Plinio; la sotrrospecie è dedicata a
Wilhelm von Spruner (1805-1874), botanico e farmacista militare attivo in Grecia e nei Balcani. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
Clinopodium vulgare L. subsp. vulgare
- Il clinopodio dei boschi è una specie a distribuzione eurasiatico-sudeuropea
presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è piuttosto comune nei boschi caldi.
Cresce con tendenza gregaria ai margini di boscaglie decidue, arbusteti e siepi, nelle praterie in fase di
incespugliamento, su suoli moderatamente freschi ma esposti a siccità estiva, ricchi in basi e in argille, in querceti e
boschi misti xerofili, arbusteti e radure, dal livello del mare a 1500 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'klinos'
(letto) e 'pous' (piede), per la forma dei fiori che a Linneo ricordavano i piedi di un letto; il nome specifico deriva dal
latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
Colchicum lusitanum Brot.
- Il colchico lusitano è una specie del Mediterraneo occidentale presente in quasi tutte le
regioni centro-meridionali d'Italia, al Nord solo in Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria (di presenza dubbia in
Piemonte). Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto rara, nei prati. Cresce in pascoli aridi, nei prati falciati e
nelle radure boschive. La pianta, soprattutto nei semi, contiene colchicina e alcaloidi secondari che la rendono
fortemente velenosa. Il nome generico deriva dalla Colchide, antica regione del Mar Nero corrispondente all'odierna
Georgia, dove abitava la maga Medea, esperta in pozioni velenose; il nome specifico si riferisce alla Lusitania,
l'odierno Portogallo. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno, agosto-ottobre.
Coleostephus myconis (L.) Cass. ex Rchb. f.
- Il fiorrancio, o crisantemo campestre, è una pianta annua a
distribuzione strettamente mediterranea presente in tutte le regioni del centro-sud e nelle isole, in Liguria e, come
avventizia incostante, in Veneto. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima nei prati, negli incolti e
nelle pozze temporanee. Cresce nei campi coltivati, negli incolti, nelle radure di boscaglie aperte, di solito su substrati