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territorio. Cresce in ambienti umidi, soprattutto lungo i fossi e nelle risaie, su suoli fangosi o limosi periodicamente
sommersi, dal livello del mare a 600 m circa. Il nome generico deriva da 'paspalos', uno dei nomi greci del miglio; il
nome specifico deriva dal greco e significa 'con due spighe'. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura:
luglio-settembre.
Passiflora caerulea L.
- I fiori della passione sono piante lianose originarie del continente americano. Furono
introdotte in Europa come piante ornamentali e oggi sono diffusamente coltivate a scopo ornamentale nei paesi
dell'Europa meridionale e atlantica; a volte alcune specie, soprattutto
P. caerulea
, appaiono anche allo stato
subspontaneo presso gli abitati. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena casuale, sfuggita da giardini della
zona urbana, è presente in due sole stazioni. I fiori della passione si prestano anche alla coltivazione in serra o negli
appartamenti, prediligendo ambienti caldi, luminosi, con alta umidità dell'aria. Venivano utilizzati dai nativi del Nord
America per trattare insonnia, isteria, epilessia, ansia e dolori. Il frutto, ricco di vitamina C, è commestibile e viene
spesso usato per la preparazione di succhi di frutta (maracuja). Il nome generico, adottato da Linneo nel 1753, deriva
dal latino 'passio' (passione) e 'flos' (fiore), fu coniato dai missionari Gesuiti agli inizi del '600, per la somiglianza dei
fiori con i simboli religiosi della passione di Cristo: i viticci il flagello, i tre stili i chiodi, gli stami il martello e la
corolla la corona di spine. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: luglio-agosto (settembre).
Pastinaca sativa L. subsp. urens (Req. ex Godr.)
Č
elak.
- La pastinaca comune è una specie a distribuzione
originariamente eurosiberiana divenuta oggi subcosmopolita, presente, con tre sottospecie, in tutte le regioni d'Italia.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara in tutto il territorio. Cresce in vegetazioni da seminaturali nei prati, su
suoli limoso-argillosi da basici a subacidi, piuttosto freschi e ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. Le radici e le foglie sono commestibili: sin dall'antichità le radici venivano consumate come le
carote ed erano popolarissime in cucina; oggi il loro uso è purtroppo quasi sparito nell'Europa meridionale, mentre
persiste ancora in Europa settentrionale, ove le radici si trovano spesso in vendita nei negozi di ortaggi; le foglie
provocano spesso reazioni fotoallergiche per la presenza di furanocumarina, prodotta a scopo difensivo (le
concentrazioni sono più alte in presenza di bruchi di lepidotteri). Il nome generico, dal latino 'pastus' (cibo), si riferisce
alla commestibilità della pianta; il nome specifico in latino significa 'coltivata'. Forma biologica: emicriptofita bienne.
Periodo di fioritura: luglio-agosto.
Paulownia tomentosa (Thunb.) Steud.
- La paulownia è un albero di origine cinese, introdotto in Italia a scopo
ornamentale e spesso divenuto quasi infestante (riesce a crescere su muri, rocce, pendii sassosi, anche tra le fessure dei
lastricati). È presente come avventizia in tutte le regioni dell'Italia centro-settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta) e in
Abruzzo, dal livello del mare a 600 m circa. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena casuale, è presente in una
sola stazione della zona urbana. Il legno ha rilevanza commerciale: è molto leggero e molle, ma ha proprietà
fonoassorbenti e di isolamento termico, elettrico e igroscopico; é utilizzato da secoli nell'ebanisteria giapponese per la
produzione di armadietti porta-kimono e strumenti musicali; è anche il legno usato per la produzione dei 'geta', i
caratteristici zoccoli rialzati giapponesi. Recentemente il suo utilizzo si è sviluppato anche in Italia dove è impiegato
nell'industria del mobile, dell'infisso e del packaging, ultimamente anche nella produzione di carta. Il genere è dedicato
ad Anna Pavlovna (1795-1865), figlia dello zar Paolo I; il nome specifico si riferisce alla forte pelosità della pagina
inferiore delle foglie. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Pennisetum villosum R. Br. ex Fresen.
- Il penniseto lanceolato è una specie originaria dell'Africa nord-orientale e
della Penisola Arabica, in Italia coltivata come pianta ornamentale e presente come avventizia anche allo stato
subspontaneo in diverse regioni. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena casuale, è limitata a una sola
stazione del centro urbano. Cresce in ambienti disturbati aridi, di solito presso gli abitati, dal livello del mare a 600 m
circa, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal latino 'penna' (penna, piuma) e 'seta' (setola),
in riferimento alle setole piumose dell'infiorescenza, cui allude anche il nome specifico. Forma biologica: emicriptofita
cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Peplis portula L.
- La salcerella erba-portula è una pianta annua a vasta distribuzione eurasiatica presente in quasi tutte
le regioni d'Italia (manca nelle Marche, in Molise, Puglia e Sicilia). Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto
rara e limitata a pochissime stazioni del litorale e della periferia urbana. Cresce in cenosi erbacee igrofile e ripariali su
suoli fangosi, soprattutto su substrati silicei, dal livello del mare a 800 m circa. Alcuni autori propendono per la sua
inclusione nel genere
Lythrum
. Il nome generico è quello di una pianta citata da Dioscoride: il nome specifico è il
diminutivo di 'porta' e significa 'porticina' alludendo al meccanismo di apertura della capsula. Forma biologica: terofita
reptante. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
Persicaria amphibia (L.) Delarbre
- Il poligono anfibio è una specie subcosmopolita presente in quasi tutte le regioni
d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie, tipica di pozze e corsi d'acqua, è poco comune in tutto il territorio.
Cresce in acque stagnanti o lentamente fluenti, dal livello del mare a 1400 m circa. Il nome generico ha etimologia
incerta: potrebbe alludere al fatto che molte specie hanno foglie simili a quelle del pesco (
Prunus persica
) o potrebbe
essere un antico nome medioevale di alcune piante con fusti nodosi; il nome specifico si riferisce al fatto che la pianta
può vivere sia completamente immersa in acqua che fuori dall'acqua. Forma biologica: geofita rizomatosa. . Periodo di
fioritura: giugno.agosto.
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