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dell'Italia peninsulare, in Sicilia e in Liguria, come avventizia in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e
Sardegna. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune in tutto il territorio. Cresce in ambienti piuttosto
disturbati, negli incolti, in boschi cedui molto aperti, al di sotto della fascia montana. Il nome generico è quello latino
del pisello, il nome specifico significa 'con due fiori'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
giugno.
Pittosporum tobira (Thunb.) W.T. Aiton
- Il pittosporo è un arbusto-alberello sempreverde originario del Giappone
meridionale; dal 1820 ne è documentata la presenza in Italia, ove è ampiamente utilizzato lungo i litorali e nelle aree a
clima mite. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena casuale, è rara in tutto il territorio. Viene piantato come
arbusto ornamentale e per formare siepi lungo le coste poiché è molto resistente alla salinità e ai venti carichi di
salsedine. Il nome generico deriva dal greco 'pitta' (pece) e 'sporos' (seme), e significa 'semi a rivestimento resinoso',
alludendo al fatto che i semi sono ricoperti da una sostanza appiccicoso-resinosa; il nome specifico deriva dal nome
popolare in giapponese 'tobera'. Forma biologica: fanerofita scaposa/ nanofanerofita. Periodo di fioritura: marzo-
maggio.
Plantago afra L. subsp. afra
- Lo psillio, o piantaggine pulicaria, è una pianta annua a distribuzione strettamente
mediterranea presente, con due sottospecie, in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è abbastanza comune in tutto il territorio. Cresce nei pascoli e negli incolti
aridi, a volte nelle radure di boschi aperti, su suoli generalmente sabbiosi, aridi d'estate, dal livello del mare a 900 m
circa, con optimum nella fascia mediterranea. I semi, già noti agli antichi, contengono sali potassici e mucillagini e
venivano utilizzati come lassativo lasciandoli gonfiare per macerazione nell'acqua (il nome italiano deriva dall'aspetto
dei semi stessi, simili a delle pulci). Il nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi) alludendo al fatto che le
specie più comuni crescono in ambienti calpestati; il nome specifico si riferisce all'Africa settentrionale, ove la specie è
presente. Froma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-giugno.
Plantago bellardii All.
- La piantaggine di Bellardi è una pianta annua a distribuzione mediterranea con baricentro
meridionale presente in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare (di dubbia presenza in
Veneto). Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara sia all'interno sia all'esterno del raccordo anulare. Cresce
negli incolti e in pascoli aridi, su suoli piuttosto primitivi, aridi d'estate, dal livello del mare a 1000 m circa, ma con
optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni
crescono in ambienti calpestati; la specie è dedicata al botanico piemontese Carlo Antonio Bellardi (1741-1826). Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
Plantago coronopus L.
- La piantaggine barbatella è una specie dell'Europa mediterranea in Italia comune in tutte le
regioni tranne che lungo l'arco alpino. Nell'area metropolitana di Roma la specie, presente in pochissime stazioni del
settore urbano occidentale, è frequente in tutta la zona litoranea. Cresce negli incolti aridi generalmente prossimi al
mare, in prati salmastri e sulle scogliere. La pianta ha proprietà depurative e leggermente lassative. Il nome generico
deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti calpestati, quello specifico deriva
dal greco 'korone' (clava) e da 'pous' (stelo), e significa quindi 'stelo a forma di clava', per la forma dell'infiorescenza.
Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
Plantago lagopus L.
- La piantaggine piè di lepre è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea
presente in Veneto (ove è rarissima) e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare (da lungo tempo non
più ritrovata in Liguria). Nell'area metropolitana di Roma la specie è relativamente comune in tutto il territorio; più
frequente nelle zone periferiche a sud e a ovest e in tutta l'area al di fuori del raccordo anulare. Cresce nelle lacune delle
garighe mediterranee, negli incolti e in pascoli aridi, dal livello del mare a 800 m circa, con optimum nella fascia
mediterranea. Il nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti
calpestati; il nome specifico deriva dal greco 'lagós' (lepre) e 'pous' (piede) e significa quindi 'piede di lepre', il nome di
ua pianta citata da Galeno e Dioscoride. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Plantago lanceolata L.
- La piantaggine minore, o lingua di cane, è una specie a vasta distribuzione eurasiatica oggi
divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto comune
in tutto il territorio. Cresce in vegetazioni erbacee seminaturali, nei prati da sfalcio, ma anche lungo le strade e nei
coltivi, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi, ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana.
Per la presenza di aucubina la pianta è efficace contro le punture degli insetti e per la cura delle ferite. Il nome generico
deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti calpestati; il nome specifico si
riferisce alla forma delle foglie. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
Plantago macrorhiza Poir.
- La piantaggine a radice grossa è una specie a distribuzione strettamente mediterranea con
baricentro occidentale presente in Toscana, in Lazio e in quasi tutte le regioni dell'Italia meridionale e insulare (mai
riportata per il Molise, di presenza dubbia in Calabria). Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima con
isolate stazioni litoranee. Cresce sulle scogliere e negli incolti aridi, su suoli subsalsi lungo i litorali. Il nome generico
deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi), in quanto le specie più comuni crescono in ambienti calpestati; il nome
specifico si riferisce alla radice particolarmente ingrossata. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
maggio-ottobre.