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di fiumi e ruscelli, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'polis' (molto) e 'pogon'
(barba) per l'abbondante lanugine presente nell'infiorescenza di alcune specie (ma non di questa che ha un aspetto molto
diverso dalle altre specie congeneri!). Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Polystichum setiferum (Forssk.) Woyn.
- La felce setifera è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente
in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie, rara nel settore urbano, è più frequente nelle
località poste al di fuori del raccordo anulare. Cresce in luoghi rupestri, sulle sponde dei ruscelli e in boschi umidi, su
suoli acidi o subacidi ricchi in humus ma poveri di carbonati, di solito su substrati silicei, dalle pianure alla fascia
subalpina ma con optimum nella fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'polys' (molti) e 'stichos' (linea),
alludendo ai sori disposti in più file; il nome specifico si riferisce alle reste setacee delle pinnule. Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: giugno-agosto.
Populus alba L.
- Il pioppo bianco è un albero deciduo a vasta distribuzione paleotemperata, presente in tutte le regioni
d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune sia all'interno, sia al di fuori del raccordo anulare. Forma
boschetti, a volte lungo corsi d'acqua e in aree palustri, su suoli limoso-argillosi profondi e ricchi in basi, a volte
periodicamente sommersi, al di sotto della fascia montana inferiore. La specie, soprattutto in aree costiere, è spesso
usata anche per le alberature stradali. Il legno fornisce un'ottima pasta da carta ed è impiegato anche nella fabbricazione
di fiammiferi, compensati e truciolati. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani;
il nome specifico in latino significa 'bianco' e si riferisce al colore chiaro della faccia inferiore delle foglie e della
corteccia. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
Populus canescens (Aiton) Sm.
- Il pioppo canuto è un ibrido tra
P. alba
e
P. tremula
con distribuzione europeo-
submediterranea, presente in molte regioni d'Italia ma con lacune nell'Italia mediterranea. Nell'area metropolitana di
Roma la specie è presente nelle zone periferiche urbane settentrionali e nelle foreste planiziali costiere. Cresce come
specie pioniera in vegetazioni disturbate e lacunose, nelle cave abbandonate e in aree industriali dismesse, su suoli da
ghiaiosi a limoso-argillosi alternativamente aridi ed umidi, al di sotto della fascia montana. Il nome generico, di
etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani; il nome specifico si riferisce alla pelosità grigiastra della
pagina inferiore delle foglie. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
Populus nigra L.
- Il pioppo nero è un albero deciduo a vasta distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le
regioni d'Italia; viene spesso confuso con ibridi introdotti chiamati
Populus x canadensis
. Nell'area metropolitana di
Roma la specie è comune in tutto il territorio Cresce in stazioni umide ma spesso anche in luoghi disturbati, su suoli da
ghiaioso-sabbiosi a limoso-argillosi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il legno fornisce un'ottima pasta
da carta ed è impiegato nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e truciolati. Il portamento maestoso lo rende
adatto come pianta ornamentale. La var.
italica
, il pioppo cipressino, si distingue per il portamento slanciato e
colonnare simile al cipresso. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani, quello
specifico si riferisce alla corteccia più scura di quella di altre specie congeneri. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Populus tremula L.
- Il pioppo tremolo è un alberello deciduo a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte le
regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune in tutto il territorio, con alcune stazioni
urbane e suburbane. Cresce in boschi montani, soprattutto umidi, più raramente in pianura. La copiosa produzione di
polloni, che formano nuovi alberi, lo rende un pioniere nella colonizzazione di nuovi terreni, per cui è adatto al
consolidamento di pendici franose. Il legno, da cui si produce un'ottima pasta da carta, è impiegato nella fabbricazione
di fiammiferi, compensati e truciolati. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani;
il nome specifico si riferisce al continuo tremolio delle foglie dovuto ai lunghi piccioli fortemente appiattiti
perpendicolarmente alla lamina fogliare; sembra che il detto popolare 'tremare come una foglia' nasca proprio
dall'osservazione del pioppo tremolo. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Populus x canadensis Moench
- Comunemente noto come pioppo ibrido o pioppo del Canada, questo albero è un
ibrido, originatosi spontaneamente in Francia oltre 300 anni fa, tra l'autoctono
P. nigra
e l'americano
P. deltoides
; A
causa della forma elegante e della capacità di riproduzione vegetativa, spesso questo ibrido è divenuto più frequente
della stessa specie autoctona,
P. nigra
. Cresce allo stato spontaneo in quasi tutte le regioni italiane, ad eccezione di
Valle d'Aosta, Liguria e Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la specie, da tempo coltivata, è piuttosto frequente
all'interno e al di fuori del raccordo anulare. Coltivato per la produzione di carta, o come specie ornamentale in parchi e
giardini, trova l'optimum su suoli freschi e argillosi, al di sotto della fascia montana. Le difficoltà che si riscontrano nel
distringuere questo ibrido da
P. nigra
è riconducibile alla relativa incostanza dei caratteri distintivi, che sono presenti
nei primi stadi di sviluppo ma tendono a sparire con il tempo, e al grande polimorfismo delle foglie. Il nome generico,
di etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani; il nome dell'ibrido si riferisce al fatto che una delle
specie progenitrici è diffusa anche in Canada. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Portulaca oleracea L. subsp. oleracea
- La porcellana comune è una pianta annua che appartiene a un difficile
complesso di specie a distribuzione mediterraneo-submediterranea, ma oggi praticamente subcosmopolita nelle zone
temperato-calde, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto frequente anche
nel centro storico. Cresce in vegetazioni pioniere lacunose, nei coltivi abbandonati, ai margini di campi e strade, nelle