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specifico al colore chiaro dei semi. Forma biologica: terofita reptante/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura:
gennaio-dicembre.
Sternbergia lutea (L.) Ker Gawl. ex Spreng.
- Lo zafferanastro giallo è una specie a distribuzione mediterraneo-
montana presente allo stato spontaneo in tutte le regioni dell'Italia centro-meridionale, nelle regioni settentrionali viene
spesso coltivata come pianta ornamentale e appare inselvatichita presso le abitazioni (manca in Piemonte, Valle d'Aosta
e Trentino-Alto Adige). Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto rara e limitata a pochissime stazioni site
anche all'interno del raccordo anulare. Allo stato spontaneo cresce in prati aridi e in boscaglie aperte, allo stato
subspontaneo è frequente in prati e negli incolti di ambienti antropizzati, dal livello del mare a 1200 m circa. Tutta la
pianta è tossica. Il genere è dedicato al botanico boemo Caspar von Sternberg (1761-1838); il nome specifico, che in
latino significa 'gialla', si riferisce al colore dei fiori. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: gennaio-
ottobre.
Stipa capensis Thunb.
- Il lino delle fate annuale è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea presente
in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare salvo che nelle Marche. Nell'area metropolitana
di Roma la specie, presente nell'area occidentale urbana e suburbana, è molto rara. Cresce negli incolti e nei pascoli
aridi, dal livello del mare a 1000 m circa, con optimum nella fascia mediterranea, Il nome generico, è assonante con il
greco 'stypé' (massa di fibre soffici), per le lunghe reste piumose di alcune specie; il nome specifico si riferisce a Città
del Capo in Sudafrica, nei cui dintorni la specie è presente come avventizia. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-maggio.
Stuckenia pectinata (L.) Börner
- La brasca pettinata è una specie a vasta distribuzione subcosmopolita presente in
tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie, presente in alcuni corsi d'acqua delle aree urbana e
suburbana, è poco comune. Cresce sommersa in stagni, fossi, canali con acqua dolce o salmastra meso-eutrofica, dal
livello del mare alla fascia montana (raramente anche più in alto). Il genere, recentemente segregato da
Potamogeton
, è
dedicato al botanico dilettante di Brema Wilhelm Adolf Stucken (1852-1901); il nome specifico allude all'aspetto delle
foglie che appaiono come pettinate dalla c orrente. Forma biologica: idrofita radicante. Periodo di fioritura: giugno-
agosto. Syn.:
Potamogeton pectinatus
L.
Styphnolobium japonicum (L.) Schott
- La sofora del Giappone è un albero deciduo originario della Cina e del
Giappone. Fu introdotto in Europa nel XVIII secolo come pianta ornamentale per il pregevole fogliame, la bellezza
della fioritura e l'eleganza del portamento ed è oggi frequentemente coltivato in parchi, giardini e alberature stradali
nell'Europa meridionale. Nell'area metropolitana di Roma, la specie, aliena casuale, è molto rara e limitata a pochissime
stazioni urbane. Predilige terreni soffici e ben drenati, ricchi di sostanza organica, e sopporta agevolmente brevi periodi
di siccità. È resistente all'inquinamento atmosferico nelle aree urbane. I fiori contengono un principio attivo chiamato
'rutina', usato nella terapia della fragilità capillare. Nelle aree di origine, dai baccelli si estraggono pigmenti per colorare
di giallo i tessuti. Il nome del genere, recentemente segregato da
Sophora
, deriva dal greco 'styphnos' (denso, compatto)
e 'lobos' (guscio, frutto allungato) e significa quindi 'con frutti rigidi'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-luglio. Syn.:
Sophora japonica
L.
Styrax officinalis L.
- Lo storace è una specie a distribuzione mediterranea con baricentro orientale diffusa soprattutto
nei Balcani, nelle isole del Mar Egeo e in Asia Minore, presente anche in Lazio e in Campania. In Lazio appare, ben
inserita nella vegetazione spontanea, a nord est di Roma, nel Parco regionale naturale dei Monti Lucretili, nella Riserva
naturale di Monte Catillo e nei pressi del Pozzo del Merro, situato nella riserva a gestione provinciale del Bosco della
Gattaceca. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto rara e limitata a stazioni dell'area suburbana orientale.
Alcuni autori hanno supposto che la specie sia di antica introduzione come pianta ornamentale, altri propendono per il
carattere di relitto interglaciale per le stazioni italiane. Cresce nelle macchie e nelle leccete, dal livello del mare a 600 m
circa. La specie è nota sin dall'antichità come una delle fonti dello storace, una sostanza medicamentosa e odorosa
utilizzata anche nella preparazione degli incensi. Il nome generico è quello che gli antichi greci utilizzavano per questa
pianta; il nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia), per l'antico uso della pianta a scopo medicinale.
Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Sulla coronaria (L.) Medik.
- La sulla comune è una specie con distribuzione centrata sulla parte occidentale della
Regione Mediterranea, in Italia ampiamente coltivata come foraggio soprattutto al centro-sud e spesso presente come
avventizia. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena naturalizzata, è comune, con stazioni site all'interno e al di
fuori del raccordo anulare. Le prime notizie sulla coltivazione in Italia risalgono al 1619 da parte di Rostius, che la cita
come pianta coltivata a scopi ornamentali nell' Europa centrale, ma di provenienza spagnola. Cresce su suoli argillosi, a
volte anche subsalsi, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dall'alterazione di 'zulla', il
nome della pianta in Castigliano; il nome specifico si riferisce ai fiori disposti a mo' di corona. Forma biologica.
emicriptofita scaposa. Periodod di fioritura: aprile-maggio.
Symphoricarpos albus (L.) S.F. Blake
-
Symphoricarpos
è un piccolo genere che comprende una quindicina di specie,
una originaria dalla Cina occidentale, le altre dall'America settentrionale e centrale. Diverse specie vengono
frequentemente coltivate da noi in parchi e giardini, soprattutto per i frutti bianchi o rosa, molto decorativi. Il
sinforicarpo bianco, di origine nordamericana, è anche presente come specie avventizia in quasi tutta l'Italia