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del raccordo anulare. Va comunque specificato che
T. officinale
inteso in senso stretto non fa parte della flora italiana.
Cresce in vegetazioni sia segetali che ruderali, nei coltivi, in vigneti, orti, lungo i margini delle strade, nelle aiuole etc.,
su suoli per lo più limoso-argillosi, piuttosto freschi e ricchi in composti azotati, subneutri, dal livello del mare alla
fascia montana superiore. Le foglie giovani sono commestibili da cotte e hanno proprietà diuretiche; le radici tostate
erano un surrogato del caffè; con i fiori in alcune regioni si preparano ancor oggi delle torte. Il nome generico è di
etimologia incerta: potrebbe derivare dal greco 'tarasso' (sanare, guarire) oppure dal persiano 'tarkhashqún' (da cui
deriva l'arabo 'tarasacon') che significano 'erba amara', 'cicoria'; il nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina,
farmacia) e si riferisce all’antico uso a scopo medicinale. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
gennaio-dicembre.
Taraxacum sect. Erythrosperma (H. Lindb.) Dahlst.
- Il genere
Taraxacum
comprende diversi gruppi apomittici,
che cioè si riproducono sessualmente ma senza fecondazione, per cui le popolazioni locali sono geneticamente
identiche, ed è quindi di difficile identificazione a livello di specie. Le entità della sezione
Erythrosperma
si
caratterizzano per i frutti di colore rossastro e sono diffuse su tutto il territorio italiano. Nell'area metropolitana di Roma
è rarissima e limitata a una stazione litoranea. Le entità di questa sezione tendono a crescere in ambienti più aridi, più
caldi e meno eutrofizzati di quelli del gruppo di
T. officinale
, al di sotto della fascia montana. Il nome generico è di
etimologia incerta: potrebbe derivare dal greco 'tarasso' (sanare, guarire) oppure dal persiano 'tarkhashqún' (da cui
deriva l'arabo 'tarasacon') che significano 'erba amara', 'cicoria'; il nome della sezione si riferisce al colore rossastro dei
frutti. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Teesdalia coronopifolia (J.P. Bergeret) Thell.
- La teesdalia a foglie di
Coronopus
è una pianta annua a distribuzione
eurimediterranea, di antica introduzione ai margini settentrionali del presente areale a seguito dell'espandersi delle
colture (archeofita), presente in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Calabria, Sardegna e Sicilia.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata a una stazione del litorale. Cresce nei campi di cereali e
negli incolti, su suoli aridi in estate, dal livello del mare a 1300 m circa. Il genere è dedicato al botanico inglese Robert
Teesdale (1740-1804); il nome specifico allude alla vaga somiglianza delle foglie con quelle di specie del genere
Coronopus
(oggi incluso nel genere
Lepidium
). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
Teucrium capitatum L. subsp. capitatum
- Il camedrio capitato è una specie a distribuzione mediterranea presente in
tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige, ma più frequente nell'Italia
mediterranea. Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, con isolate stazioni urbane occidentali e altre
site nella fascia litoranea. Cresce nelle garighe, in pascoli aridi, sulle dune consolidate, su suoli primitivi ricchi in
scheletro, aridi d'estate, dal livello del mare a 900 m circa. Il nome generico ricorderebbe Teucro, primo re di Troia, che
secondo la leggenda avrebbe diffuso le virtù medicinali di alcune specie; il nome specifico, dal latino 'caput' (testa), si
riferisce ai fiori addensati all'apice del fusto in una specie di testa. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
Teucrium chamaedrys L. subsp. chamaedrys
- Il camedrio comune è una specie a distribuzione eurimediterranea
presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto comune sia nelle stazioni urbane
periferiche, sia nell'area suburbana. Cresce in boschi molto aperti e nei prati aridi, a volte anche su ghiaioni consolidati,
su suoli argillosi sciolti e ricchi in scheletro, subaridi, da basici a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana. La
pianta è debolmente tossica in tutte le sue parti, anche se a volte è utilizzata per le proprietà amaricanti, aperitive e
digestive. Il nome generico ricorderebbe Teucro, primo re di Troia, che secondo la leggenda avrebbe diffuso le virtù
medicinali di alcune specie; il nome specifico in greco significa 'piccola quercia', in riferimento alla forma delle foglie,
un po' simili a quelle delle querce. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Teucrium flavum L. subsp. flavum
- Il camedrio giallo è una specie a distribuzione strettamente mediterranea
presente in tutte le regioni d'Italia salvo che nelle regioni settentrionali dal Piemonte al Trentino-Alto Adige (di dubbia
presenza in Veneto). Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, con isolate stazioni urbane e più
frequente nella fascia litoranea. Cresce in vegetazioni pioniere rupestri su falesie e pareti di roccia e nelle grize, su
litosuoli calcarei poveri in humus e composti azotati, molto aridi d'estate, dal livello del mare a 1000 m circa. La pianta
contiene diversi olii essenziali e sembra possedere diverse proprietà terapeutiche (ad es. favorisce l'abbassamento della
pressione arteriosa), ma è tossica per il bestiame; dalla radice si estraeva un colorante giallo. Il nome generico
ricorderebbe Teucro, primo re di Troia, che secondo la leggenda avrebbe diffuso le virtù medicinali di alcune specie; in
nome specifico, che in latino significa 'giallo', si riferisce al colore giallastro dei fiori. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Teucrium fruticans L. subsp. fruticans
- Il camedrio femmina è un arbusto a distribuzione mediterranea con
baricentro occidentale, estesa dal Portogallo ai Balcani e alle coste dell'Africa settentrionale (Algeria, Marocco e
Tunisia), presente allo stato spontaneo in tutte le regioni dell'Italia meridionale e insulare, in Liguria, Toscana e Lazio,
altrove spesso coltivato a scopo ornamentale, soprattutto presso le coste e in aree a clima mite. Nell'area metropolitana
di Roma la specie, introdotta in alcuni parchi pubblici cittadini, sfugge in qualche caso alla coltivazione. Cresce nelle
garighe mediterranee e nelle macchie molto aperte, su substrati preferibilmente calcarei, dal livello del mare a 600 m
circa (sino a 1200 m nella Penisola Iberica). Il nome generico ricorderebbe Teucro, primo re di Troia, che secondo la
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