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Roma la specie è alquanto rara e localizzata in poche stazioni site all'interno e al di fuori del raccordo anulare. Cresce in
prati aridi su suoli sabbiosi, spesso anche sulle dune litoranee, su substrati prevalentemente calcarei, dal livello del mare
(ove è più frequente) sino a 2000 m sull'Etna. Il nome generico deriva forse da Sileno, il panciuto accompagnatore di
Bacco, e allude al calice rigonfio di alcune specie; quello specifico si riferisce alla forma del calice fortemente rigonfio
e appuntito. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Silene conoidea L.
- La silene conoide è una pianta annua a distribuzione mediterraneo-turanica, oggi presente anche
in Nord America, presente come avventizia soltanto in Lazio. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena casuale,
è rarissima e limitata a una sola stazione suburbana settentrionale. Cresce in pascoli aridi e su terreni sabbiosi lungo i
litorali. Il nome generico deriva forse da Sileno, il panciuto accompagnatore di Bacco, e allude al calice rigonfio di
alcune specie; il nome specifico si riferisce anch'esso alla caratteristica forma conica del calice. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
Silene coronaria (L.) Clairv.
- La crotonella coronaria è una specie a distribuzione mediterraneo-turanica presente,
allo stato spontaneo oppure come avventizia sfuggita alla coltivazione, in quasi tutte le regioni dell'Italia continentale
(non è mai stata riportata per la Lombardia e la presenza in Toscana, Emilia-Romagna e Umbria è dubbia). Nell'area
metropolitana di Roma la specie è rara, con pochissime stazioni site tutte nell'area suburbana. Allo stato spontaneo
cresce in ambienti rupestri, prati aridi e radure di boscaglie aperte, ma viene spesso coltivata nei giardini come pianta
ornamentale e talvolta sfugge alla coltura presso gli abitati, ove cresce in ambienti disturbati, macerie e lungo le strade,
al di sotto della fascia montana. Il nome generico deriva forse da Sileno, il panciuto accompagnatore di Bacco, e allude
al calice rigonfio di alcune specie; il nome specifico si riferisce alla forma della capsula, sormontata da denti acuti
simili a una corona. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Silene flos-cuculi (L.) Clairv.
- La crotonella fior di cuculo è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente in
tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, con stazioni periferiche urbane
occidentali e altre site oltre il raccordo anulare. Cresce in prati umidi falciati e concimati e ai margini di boschi di
latifoglie decidue, su suoli freschi, dal livello del mare a circa 1600 m, raramente anche più in alto. Il nome generico
deriva forse da Sileno, il panciuto accompagnatore di Bacco, e allude al calice rigonfio di alcune specie; il nome
specifico si riferisce alla frequente presenza sulle ascelle fogliari della schiuma della 'sputacchina', la larva dell'insetto
emittero
Philaenus spumarius
, chiamata anche 'saliva di cuculo'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
Silene gallica L.
- La silene gallica è una pianta annua a distribuzione originariamente mediterranea, ma oggi divenuta
subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima sia
all'interno, sia al di fuori del raccordo anulare. Cresce nelle lacune delle garighe, in ambienti ruderali, nei campi e nei
coltivi, a volte sulle dune di sabbia litoranee, soprattutto su substrati silicei, dal livello del mare a circa 1000 m (al sud).
Il nome generico deriva forse da Sileno, il panciuto accompagnatore di Bacco, e allude al calice rigonfio di alcune
specie; il nome specifico si riferisce alla Gallia (Francia). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
Silene gallinyi Heuff. ex Rchb.
- La silene a tre nervi è una pianta annua a distribuzione mediterraneo-orientale
segnalata come avventizia in Veneto, Lazio, Abruzzo e Calabria (da lungo tempo non più osservata in Liguria e
Trentino-Alto Adige). Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto rara e limitata a pochissime stazioni urbane
nord-orientali e una sita a est, al di fuori del raccordo anulare. Cresce in ambienti disturbati, negli incolti aridi, lungo le
strade, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva forse da Sileno, il panciuto accompagnatore di
Bacco, e allude al calice rigonfio di alcune specie; la specie è dedicata al farmacista e botanico tedesco Franz Galliny
(1794-?). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio. Syn.:
Silene trinervia
Seb. & Mauri
Silene italica (L.) Pers. subsp. italica
- La silene italica è una specie a distribuzione eurimediterranea presente in tutte
le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige. Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco
comune, ma più frequente nel settore suburbano. Cresce in colonie numerose ai margini di boschi e macchie termofili,
talvolta in siti disturbati, sia su calcare che su substrati arenacei, su suoli subaridi, mediamente profondi ma ricchi in
scheletro, piuttosto poveri in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana. Il nome generico deriva forse da
Sileno, il panciuto accompagnatore di Bacco, e allude al calice rigonfio di alcune specie. Forma biologica: emicriptofita
rosulata. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Silene latifolia Poir. subsp. alba (Mill.) Greuter & Burdet
- La silene bianca a foglie larghe è un'entità appartenente
a una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in tutte le regioni dell'Italia centro-settentrionale, in Abruzzo,
Molise e Puglia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima in tutto il territorio. Cresce in vegetazioni
ruderali, ai margini di strade, nelle discariche, in orti e giardini, alla periferia degli abitati, su suoli limoso-argillosi,
subneutri, abbastanza profondi e ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana. Le radici
contengono saponine ed erano un tempo usate come surrogato del sapone; le foglie giovani si possono consumare da
cotte, ma in piccole quantità in quanto contengono anch'esse saponine. Il nome generico deriva forse da Sileno, il
panciuto accompagnatore di Bacco, e allude al calice rigonfio di alcune specie; quello specifico in latino significa 'a
foglie larghe'; il nome della sottospecie in latino significa 'bianca' in riferimento al colore dei fiori. Forma biologica:
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