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radicale. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Scrophularia peregrina L.
- La scrofularia annuale è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea
presente in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Nell'area metropolitana di Roma la
specie è poco comune, con pochissime stazioni urbane e altre più numerose nell'area suburbana. Cresce in ambienti
piuttosto disturbati, negli incolti, nelle siepi, nelle vigne, dal livello del mare a 900 m circa, con optimum nella fascia
mediterranea. La pianta è leggermente tossica (iridoidi e saponine). Il nome generico deriva dall'antica ed errata
credenza che alcune specie del genere fossero un efficace rimedio contro la scrofola, un'infezione dei linfonodi; il nome
specifico si riferisce al carattere effimero e incostante della specie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
Scrophularia umbrosa Dumort. subsp. umbrosa
- La scrofularia alata è una specie europea con distribuzione
subatlantica presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Emilia-Romagna e Umbria. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è rara e limitata a pochissime stazioni site al di fuori del raccordo anulare. Cresce in
ambienti piuttosto umidi come lungo i fossi e sulle rive di fiumi e canali, dal livello del mare a 800 m. circa. La pianta è
leggermente tossica (iridoidi e saponine). Il nome generico deriva dall'antica ed errata credenza che alcune specie del
genere fossero un efficace rimedio contro la scrofola; il nome specifico si riferisce alla preferenza per ambienti
ombreggiati. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-settembre.
Scutellaria columnae All. subsp. columnae
- La scutellaria di Colonna è una specie con distribuzione centrata sulle
montagne della parte nord-orientale della regione Mediterranea, presente in Emilia-Romagna, in Liguria, in tutte le
regioni dell'Italia peninsulare lungo gli Appennini e in Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e
limitata a pochissime stazioni suburbane orientali. Cresce in querceti, castagneti e leccete, spesso nelle radure, dal
livello del mare a 1000 m circa. Il nome generico deriva dal latino 'scutellum' (piccolo scudo) per la squama presente
sul labbro superiore del calice; la specie è dedicata al botanico napoletano Fabio Colonna (1567-1640). Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Scutellaria galericulata L.
- La scutellaria palustre è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Puglia, Basilicata e Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata
a pochissime stazioni site entro il raccordo anulare. Cresce presso le rive di corsi d'acqua, nei prati umidi, nei boschi
acquitrinosi, su suoli prevalentemente alcalini, al di sotto della fascia montana. Il nome generico deriva dal latino
'scutellum' (piccolo scudo) per la squama presente sul labbro superiore del calice; il nome specifico deriva da 'galea' o
'galerus', il berretto alato di Mercurio, in riferimento alla forma ad elmo del fiore. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Securigera cretica (L.) Lassen
- La coronilla cretese è una pianta annua a distribuzione prevalentemente pontica
diffusa, oltre che in Friuli Venezia Giulia, anche sul versante adriatico degli Appennini e in Istria. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è rara e limitata a poche stazioni periferiche urbane e ad altre site al di fuori del
raccordo anulare. La pianta è tossica per la presenza di cardenolidi e cumarine. Il nome generico deriva dal latino
'securiger' (portatore d'ascia) per la forma dei legumi; il nome specifico si riferisce all'Isola di Creta. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Securigera securidaca (L.) Degen & Dörfl.
- La securidaca è una pianta annua a distribuzione mediterranea, di antica
introduzione ai margini settentrionali dell'areale, presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna e nelle
regioni settentrionali dal Piemonte al Trentino-Alto Adige. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune e
diffusa sia all'interno, sia al di fuori del raccordo anulare. Cresce in vegetazioni ruderali e segetali in siti aridi e caldi,
con optimum nella fascia mediterranea. La pianta è tossica per la presenza di cardenolidi, e sembra avere alcuni effetti
antidiabetici. Il nome generico e quello specifico derivano dal latino 'securiger' (portatore d'ascia) per la forma dei
legumi. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura. aprile-giugno.
Securigera varia (L.) Lassen
- La cornetta ginestrina è una specie dell'Europa sudorientale presente in tutte le regioni
dell'Italia continentale salvo che in Puglia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata a pochissime
stazioni periferiche urbane. Cresce in vegetazioni ruderali e segetali, ai margini delle strade, sulle scarpate, nelle cave,
in orli boschivi e nei prati da sfalcio concimati, su suoli argillosi neutro-basici, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore, ove diviene più sparsa e rara. La pianta contiene composti tossici (glicosidi e derivati dell'acido
nitropropionico) alcuni dei quali hanno un effetto cardiotonico simile a quello della digitalina. Il nome generico deriva
dal latino 'securiger' (portatore d'ascia) per la forma dei legumi; il nome specifico si riferisce alla variabilità nel colore
dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Sedum acre L.
- La borracina acre è una specie a distribuzione europeo-caucasica presente in tutte le regioni d'Italia.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto rara, con stazioni isolate all'interno e al di fuori del raccordo anulare.
Cresce in ambienti disturbati e assolati, sui muri, in pratelli aridi, presso le case, su suoli ghiaiosi calcarei poveri in
humus, molto aridi d'estate, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico è di etimologia incerta:
potrebbe derivare dal latino 'sedeo' (mi siedo) per il portamento prostrato di molte specie, oppure con significato di
sedare (calmare); il nome specifico si riferisce al sapore molto acre della pianta, dovuto ad alcaloidi piperidinici che la
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