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in Calabria (non ritrovata in tempi recenti in Liguria); la sottospecie nominale manca in alcune regioni dell'Italia
centrale. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara e limitata a pochissime stazioni urbane e suburbane site lungo
il Tevere e ad alcune pozze del litorale. Forma gli arbusteti pionieri più interni e quasi puri lungo i corsi d'acqua, su
suoli da limoso- a sabbioso-argillosi periodicamente inondati, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Come
in tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali, e da cui si
ricava l'acido salicilico. I rami giovani, soprattutto di piante capitozzate ad hoc, vengono utilizzati come vimini per la
costruzione di ceste, sedie, ecc. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis'
(presso l'acqua); il nome specifico si riferisce ai fiori maschili con tre stami. Forma biologica: fanerofita cespugliosa.
Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.
- La salpicroa è una specie di origine sudamericana presente come avventizia in
molte regioni d'Italia (manca in Valle d'Aosta, Lombardia, nelle regioni del Nord-Est, in Molise, Basilicata e Sardegna).
Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena naturalizzata, è rarissima e localizzata in stazioni del centro urbano.
Cresce negli incolti, sui muri, nelle siepi, su suoli piuttosto ricchi in sostanze azotate, dal livello del mare a 600 m circa,
con optimum nella fascia mediterranea. La pianta è tossica in tutte le sue parti. Il nome generico deriva dal greco
'salpinx' (tromba) e 'chróa' (pelle, cute), probabilmente per la forma e il colore della corolla, quello specifico significa 'a
foglie d'origano'. Forma biologica: camefita fruticosa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
Salsola kali L.
- La salsola erba-cali è una pianta annua a vasta distribuzione paleotemperata, presente lungo le coste di
tutte le regioni italiane. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune in tutta la fascia litoranea, ma limitata a
una sola stazione periferica urbana meridionale. Cresce pioniera su sabbie prive di vegetazione, su suoli salati. Veniva
utilizzata in passato per le proprietà rimineralizzanti e diuretiche. Le foglie più giovani possono essere consumate sia
crude sia cotte. Il nome generico deriva dal greco 'halos' (mare, sale); quello specifico deriva dall'arabo 'qal
ī
y' (potassa),
in riferimento ai sali di potassio che si ricavano dalla pianta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
Salvia clandestina L.
- La salvia clandestina è una specie dell'Europa sud-orientale presente in quasi tutte le regioni
d'Italia (manca in Valle d'Aosta, in Lombardia e nelle regioni del Nord-Est), ma più frequente nell'Italia mediterranea.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, ma presente nelle stazioni periferiche urbane meridionali e
in quelle più numerose del settore suburbano. Cresce nei pascoli e negli incolti aridi, con optimum nella fascia
mediterranea. Il nome generico deriva dal latino 'salvus' e si riferisce alle proprietà medicinali di
S. officinalis
, quello
specifico ha qui il significato di 'occulto, che sta nascosto', in quanto la specie è stata per lungo tempo considerata come
una semplice forma di
S. virgata
. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Salvia clandestina L.
- La salvia clandestina è una specie dell'Europa sud-orientale presente in quasi tutte le regioni
d'Italia (manca in Valle d'Aosta, in Lombardia e nelle regioni del Nord-Est), ma più frequente nell'Italia mediterranea.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, ma presente nelle stazioni periferiche urbane meridionali e
in quelle più numerose del settore suburbano. Cresce nei pascoli e negli incolti aridi, con optimum nella fascia
mediterranea. Il nome generico deriva dal latino 'salvus' e si riferisce alle proprietà medicinali di
S. officinalis
, quello
specifico ha qui il significato di 'occulto, che sta nascosto', in quanto la specie è stata per lungo tempo considerata come
una semplice forma di
S. virgata
. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Salvia glutinosa L.
- La salvia vischiosa è una specie a distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le regioni
dell'Italia continentale salvo che in Puglia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata a una sola
stazione sita in una forra del settore suburbano orientale. Cresce in boschi di latifoglie decidue e soprattutto nelle loro
radure, ove forma orli estesi, soprattutto al limitare di boschi e arbusteti a nocciolo, su suoli limoso-argillosi profondi e
sciolti, piuttosto ricchi in basi e composti azotati, da 100 a 1600 m circa. Il nome generico deriva dal latino 'salvus' e si
riferisce alle proprietà medicinali di
S. officinalis
, quello specifico si riferisce ai fusti densamente ghiandolosi e
attaccaticci. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Salvia officinalis L.
- La salvia comune è una specie a distribuzione mediterranea con gravitazione orientale, coltivata
ovunque in Italia ma presente allo stato spontaneo solo lungo la costiera triestina e lungo le coste della Penisola (salvo
che nelle Marche e in Molise). Nell'area metropolitana di Roma la specie, avventizia casuale, è rarissima. Allo stato
spontaneo, la salvia comune cresce in luoghi assolati e aridi, soprattutto nelle garighe, su litosuoli calcarei, nelle fessure
delle rocce, dal livello del mare a 300 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. La specie è ampiamente usata
come spezia e per le sue proprietà curative: contiene però un chetone complesso, il tujone, che può essere tossico ad
alte dosi, il che spiega perché la salvia è usata come aroma ma non come insalata. Il nome generico deriva dal latino
'salvus', in riferimento alle proprietà medicinali, così come il nome specifico, che deriva dal latino 'officina' (officina,
farmacia). Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Salvia pratensis L. subsp. pratensis
- La salvia pratense è una specie dell'Europa centro-meridionale presente in tutte
le regioni dell'Italia continentale salvo che in Molise, Basilicata e Calabria. Nell'area metropolitana di Roma è rara e
spesso confusa con
S. verbenaca
. Cresce nei prati, ai margini di mantelli forestali e di boschi di latifoglie decidue, a
volte nelle aiuole, su scarpate e lungo le strade, su suoli argillosi sciolti, di solito carbonatici, da neutro-basici a
subacidi, dal livello del mare alla fascia montana. Il nome generico deriva dal latino 'salvus' e allude alle proprietà
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