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che tende a soppiantare la vegetazione locale divenendo spesso invasiva. Viene anche usata a scopo ornamentale per il
fogliame e la vistosa fioritura; il legno, resistente alle intemperie, è utilizzato per palerie e come combustibile; i semi, la
scorza e le radici contengono sostanze tossiche. La robinia è anche un'ottima pianta mellifera il cui miele (miele
d'acacia) si mantiene fluido senza cristallizzare. I fiori sono utilizzati in erboristeria e in alcune regioni italiane vengono
mangiati fritti. Il genere è dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di Francia, nel cui giardino
introdusse il primo esemplare d'Europa (ancora visibile al Jardin des Plantes di Parigi); il nome specifico significa 'falsa
acacia', nome che a sua volta deriva dal greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
Roemeria hybrida (L.) DC. subsp. hybrida
- La roemeria è una pianta annua a distribuzione mediterraneo-turanica
presente come avventizia in Lazio e anticamente segnalata anche per Friuli Venezia Giulia, Liguria e Toscana, ma qui
non più osservata in tempi recenti. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena casuale, è rarissima e limitata a
una sola stazione di un parco urbano periferico. Cresce in ambienti molto disturbati, su ruderi e macerie, con optimum
nella fascia mediterranea. Il genere è dedicato al botanico svizzero Johann Jacob Roemer (1763-1819). Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno.
Romulea bulbocodium (L.) Sebast. & Mauri
- La romulea comune, o zafferanetto comune, è una specie a
distribuzione strettamente mediterranea presente in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e
insulare. Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, con stazioni periferiche urbane e altre site al di
fuori del raccordo anulare. Cresce nei prati aridi, nei prati da sfalcio, nei pascoli, ai margini di boschi aperti e boscaglie,
dal livello del mare a 1200 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico è dedicato a Romolo,
fondatore di Roma, quello specifico deriva dal greco 'bolbos' (bulbo) e 'kodion' (pelle di pecora) per le squame simili
alla cartapecora che avvolgono il bulbo. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
Romulea columnae Sebast. & Mauri
- Lo zafferanetto di Colonna è una specie a distribuzione strettamente
mediterranea presente in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Nell'area metropolitana
di Roma la specie è rara e limitata a pochissime stazioni site in prossimità del litorale e nel settore orientale. Cresce in
pascoli, cespuglieti e radure erbose, dal livello del mare a 1200 m circa. Il nome generico è dedicato a Romolo,
fondatore di Roma, quello specifico al botanico napoletano Fabio Colonna (1567-1640). Forma biologica: geofita
bulbosa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
Romulea rollii Parl.
- La romulea di Rolli, o zafferanetto di Rolli, è una specie a distribuzione strettamente
mediterranea con baricentro occidentale presente in quasi tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare
(manca in Umbria e non è stata più osservata da lungo tempo nelle Marche). Nell'area metropolitana di Roma la specie
è rarissima e limitata a isolate stazioni del litorale. Cresce su sabbie umide presso i litorali, nella fascia mediterranea. Il
nome generico è dedicato a Romolo, fondatore di Roma; la specie è dedicata al botanico romano Ettore Rolli (1818-
1876). Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
Rorippa amphibia (L.) Besser
- Il crescione di Chiana, o crescione anfibio, è una specie a vasta distribuzione
eurosiberiana presente in quasi tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata a
una stazione sita lungo il Tevere entro il raccordo anulare. Cresce in fossi, corsi d'acqua, stagni, dal livello del mare a
800 m circa. Il nome generico, forse di lontana origine germanica, è di etimologia incerta; quello specifico si riferisce
all'habitat. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Rorippa anceps (Wahlenb.) Rchb.
- La rorippa prostrata, o crescione ibrido, è specie distribuzione prevalentemente
centroeuropeo-subatlantica, forse un ibrido fissato tra
R. sylvestris
e
R. amphibia
, presente in molte regioni dell'Italia
settentrionale e centrale, ma rara e in evidente regresso. Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, con
stazioni site lungo i principali corsi d' acqua entro e fuori il raccordo anulare. Cresce sulle sponde di canali e di corsi
d'acqua, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico, forse di lontana origine germanica, è di etimologia
incerta; il nome specifico in latino significa 'con due teste', a sottolineare la presenza di caratteri intermedi tra le due
probabili specie parentali. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio. Syn.:
Rorippa
prostrata
(Bergeret) Sch. & Th.
Rorippa austriaca (Crantz) Besser
- Il crescione austriaco è una specie a distribuzione mediterraneo-orientale estesa
alle aree circostanti il Mar Nero (pontica), presente come avventizia in quasi tutte le regioni dell'Italia centro-
settentrionale. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena naturalizzata, è poco comune e presente lungo il
Tevere, l'Aniene e altri corsi d'acqua all'interno e al di fuori del raccordo anulare. Cresce lungo le sponde dei fiumi e
dei fossi, nelle paludi e in altri ambienti umidi, su suoli fangosi periodicamente inondati, al di sotto della fascia
montana. Il nome generico, forse di lontana origine germanica, è di significato incerto; il nome specifico si riferisce
all'Austria, ove la specie è presente. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Rorippa palustris (L.) Besser
- Il crescione palustre è una specie a vasta distribuzione subcosmopolita presente in tutte
le regioni dell'Italia continentale salvo che in Campania, Basilicata e Puglia. Nell'area metropolitana di Roma la specie
è rarissima e limitata a pochissime stazioni site lungo il Tevere entro il raccordo anulare. Cresce negli alvei dei fiumi e
in ambienti periodicamente inondati, su suoli umidi sabbiosi o fangosi, dal livello del mare alla fascia montana
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