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inferiore. Il nome generico, forse di lontana origine germanica, è di significato incerto, quello specifico si riferisce
all'habitat. Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Rorippa sylvestris (L.) Besser subsp. sylvestris
- La rorippa silvestre, o crescione radicino, è una specie a vasta
distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna. Nell'area metropolitana
di Roma la specie è rara e limitata a pochissime stazioni del centro urbano e del litorale. Cresce in ambienti umidi lungo
le rive di torrenti e stagni, più spesso in stazioni disturbate lungo strade, fossi e nei coltivi, su suoli limoso-argillosi
costipati e umidi, subneutri, piuttosto ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 1300 m circa (raramente fino a
1650 m). Le foglie giovani sono commestibili in insalata. Il nome generico ha etimologia incerta: potrebbe derivare da
latino 'ros-òris' (rugiada) e 'ripa' (riva), o da un termine di lontana origine germanica; il nome specifico, dal latino 'sylva'
(selva), si riferisce all'habitat boschivo. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
Rosa agrestis Savi
- La rosa delle siepi è una specie con distribuzione estesa all'Europa meridionale, Africa
nordoccidentale e Asia sudoccidentale, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
poco comune, con alcune stazioni site nel settore suburbano. Cresce in arbusteti, ai margini dei boschi di latifoglie
decidue, in campi abbandonati e nelle siepi, con optimum al di sotto della fascia montana superiore e al di sopra di
quella mediterranea. Si rinviene generalmente in esemplari sparsi e non tende a formare colonie. I falsi frutti, molto
ricchi di vitamina C, possono venir usati per la preparazione di marmellate. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal
greco 'rodon', con identico significato; il nome specifico in latino significa 'dei campi'. Forma biologica: nanofanerofita.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Rosa andegavensis Bastard
- La rosa d'Angiò è un'entità poco differenziata appartenente al difficile gruppo di
Rosa
canina
, la cui distribuzione in Italia è ancora poco nota in quanto non sempre è stata distinta da altri taxa affini.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto rara e limitata a una stazione del settore suburbano orientale. Cresce
in arbusteti, boscaglie aperte, siepi, pascoli e campi abbandonati, dal livello del mare alla fascia montana. I falsi frutti,
molto ricchi di vitamina C, sono usati per la preparazione di marmellate, anche se contengono peli irritanti che ne
giustificano certi nomi volgari. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato; il
nome specifico deriva da quello dell'antica tribù celta degli Andigavi, da cui prende il nome la città di Anjou (Angiò),
chiamata 'Andegavum' e i suoi abitanti 'Angioini'. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Rosa arvensis Huds.
- La rosa dei campi, o rosa cavallina, è una specie a distribuzione subatlantico-sudeuropea
presente in tutte le regioni dell'Italia continentale (la presenza in Sicilia è dubbia). Nell'area metropolitana di Roma la
specie è rara e limitata a poche stazioni dell'area suburbana orientale. Cresce in orli e radure di boschi freschi e ombrosi
di querce e carpino bianco, su suoli limoso-argillosi freschi e con humus dolce, ricchi in composti azotati, da neutri a
subacidi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Come in quasi tutte le rose selvatiche, i frutti sono
commestibili e ricchi di vitamina C, anche se contengono peli irritanti che ne giustificano certi nomi volgari. Il nome
generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato; il nome specifico in latino significa 'dei
campi'. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Rosa balsamica Besser
- La rosa balsamica è una specie appartenente a un difficilissimo gruppo di entità di origine
ibridogena, presente in Sicilia e in molte regioni dell'Italia continentale. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
molto rara e limitata a pochissime stazioni dell'area suburbana orientale. Cresce in arbusteti, boscaglie aperte, siepi,
pascoli e campi abbandonati, dal livello del mare alla fascia montana. I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, sono
usati per la preparazione di marmellate, anche se contengono peli irritanti che ne giustificano certi nomi volgari. Il
nome generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato. Forma biologica: nanofanerofita.
Periodo di fioritura: maggio-luglio. Syn.:
Rosa obtusifolia
Desv.; incl.:
Rosa tomentella
Léman
Rosa canina L.
- La rosa canina appartiene a un gruppo polimorfo di difficile identificazione, diffuso in Eurasia e
Africa settentrionale e presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune sia nelle
zone periferiche urbane, sia in tutta l'area suburbana. Cresce in arbusteti, boscaglie aperte, siepi, pascoli e campi
abbandonati, dal livello del mare alla fascia montana. I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, sono usati per la
preparazione di marmellate, anche se contengono peli irritanti che ne giustificano certi nomi volgari. Il nome generico
deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato; il nome specifico forse si riferisce all'antico uso della
radice come rimedio contro la rabbia. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Rosa corymbifera Borkh.
- La rosa corimbifera è una specie con distribuzione estesa ad Europa, Africa
nordoccidentale e Asia sudoccidentale, presente in quasi tutte le regioni d'Italia (non è stata mai segnalata per l'Emilia-
Romagna, l'Umbria e la Puglia). Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune, ma più frequente nelle
stazioni suburbane. Cresce in arbusteti meso-termofili, inclusi quelli su pareti rocciose, nelle pietraie, su ruderi e
materiale detritico, al di sotto della fascia montana superiore. I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, possono venir
usati per la preparazione di marmellate. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico
significato; il nome specifico si riferisce alle infiorescenze subcorimbose. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
Rosa gallica L.
- La rosa gallica è una specie diffusa dall'Europa centrale alle regioni circostanti il Mar Nero, presente
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