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Rhamnus alaternus L. subsp. alaternus
- Il legno-puzzo, o alaterno, è un arbusto mediterraneo diffuso in quasi tutte
le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta (avventizio in Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia). Nell'area
metropolitana di Roma la specie è molto comune sia all'interno, sia al di fuori del raccordo anulare, in particolare a
ovest. Cresce nella macchia sempreverde e nelle garighe delle regioni a clima mediterraneo, dal livello del mare a 700
m circa. Il legno molto duro, di colore giallo-brunastro e dal caratteristico odore sgradevole che emana appena tagliato
(da cui il nome comune di legno puzzo), viene utilizzato per lavori di tornitura o ebanisteria. Nell'industria dei coloranti
viene utilizzato per l'estrazione dei pigmenti noti come verde di vescica. Anticamente si utilizzava per tingere di giallo i
tessuti. Il nome generico, già usato dagli antichi Greci per una pianta spinosa, è di etimologia incerta. Forma biologica:
fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
Rhamnus cathartica L.
- Lo spinocervino è un arbusto deciduo a vasta distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente
in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara, con isolate stazioni
periferiche a sud e a ovest, oltre a più numerosi siti nella zona suburbana. Cresce in boschi submesofili di latifoglie
decidue e ai loro margini, a volte negli aspetti più freschi delle siepi, su suoli argillosi e piuttosto umiferi, neutri,
piuttosto ricchi in basi, da freschi a subaridi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. La pianta, soprattutto nei
frutti, è velenosa e i frutti, come indica il nome specifico, venivano usati quale drastico purgante. I frutti acerbi erano un
tempo utilizzati per colorare le stoffe. Il nome generico, già usato dagli antichi Greci per una pianta spinosa, è di
etimologia incerta; il nome specifico in latino significa 'puro', a indicare l'uso purificante-purgativo che ne veniva fatto
in passato. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Rhus coriaria L.
- Il sommaco siciliano è una specie a distribuzione mediterraneo-meridionale, un tempo coltivata per
la produzione di tannini e oggi presente come avventizia in Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e in tutte le regioni
dell'Italia centrale, meridionale e insulare, ma più comune nel meridione. Nell'area metropolitana di Roma la specie,
aliena naturalizzata, è rarissima e limitata a una sola stazione dell'area urbana. Cresce in ambienti disturbati piuttosto
aridi, al di sotto della fascia montana. La pianta veniva un tempo coltivata per la produzione di tannini e di sostanze
coloranti; i frutti, raccolti prima della fruttificazione e seccati, sono ancor oggi usati come spezia in Medio Oriente. Il
nome del genere deriva dal celtico 'rhudd' (rosso) riferito al colore dei frutti; il nome specifico deriva dal latino da
'córium' (cuoio) in riferimento all'antico uso della pianta nella concia delle pelli. Forma biologica: fanerofita
cespugliosa . Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Ricinus communis L.
- Il ricino è una specie originaria delle zone tropicali dell'Africa e dell'Asia: può presentarsi in
forma erbacea, arbustiva, arborescente, annua o perenne, a seconda delle condizioni climatiche e pedologiche. La
specie è nota dalla regione Mediterranea sin da tempi antichi: Erodoto riporta il fatto che da esso si ricavava olio per
illuminare le abitazioni, mentre Plinio nella
Naturalis Historia
afferma che la pianta veniva coltivata dagli antichi
Egizi, fatto confermato dal rinvenimento di semi di ricino nei sarcofagi. In Italia la specie è presente nella Pianura
Padana (come erbacea annuale) ma è molto più comune nelle regioni meridionali (come erbacea perenne), coltivata o
inselvatichita. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena naturalizzata, è rarissima e limitata a due sole stazioni
del centro urbano. Cresce in ambienti disturbati, nelle discariche, lungo le strade, dal livello del mare a 300 m circa. La
pianta viene a volte coltivata a scopo ornamentale, anche in cultivar a foglie bronzee. Dai semi, fortemente velenosi, si
ricava un olio usato a scopo medicinale (purgante); l'estrazione deve però avvenire a freddo, perché a caldo si
estraggono sostanze tossiche, la ricina e la ricinina. L'olio, che si può aggiungere a saponi e prodotti oftalmici, è anche
usato nella fabbricazione di candele, pastelli, vernici, combustibili ad alta resa, carta carbone, fibre poliamidiche,
conservanti del cuoio, coloranti per il cotone e per l'impermeabilizzazione dei tessuti. Il residuo si impiega nei
fertilizzanti e nella fabbricazione di fibre. Un uso moderno dell'olio di ricino è il 'rislon', una sorta di nylon ottenuto
dalla componente proteica mediante polimerizzazione. Il nome generico in latino significa 'zecca' per i semi scuri
vagamente simili alel zecche. Forma biologica: da terofita scaposa a fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
ottobre.
Ridolfia segetum (Guss.) Moris
- L'aneto puzzolente è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea
presente in quasi tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare (non è mai stata osservata soltanto in
Umbria); un tempo era stata segnalata anche per alcune regioni settentrionali (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia
Giulia), per le quali però non si hanno segnalazioni recenti. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e
limitata a una stazione sita nel settore suburbano orientale. Cresce nei campi, soprattutto quelli di cereali, con optimum
nella fascia mediterranea, ma è in forte regresso a causa delle moderne pratiche agricole. Il genere è dedicato al
botanico fiorentino C. Ridolfi (1769-1844); il nome specifico significa 'delle messi'. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Robinia pseudoacacia L.
- La robinia è un albero deciduo di origine nordamericana, introdotto a Parigi dal Canada nel
1601 e poi diffusosi ampiamente in Europa con tendenza submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima in tutte
le regioni. Nell'area metropolitana di Roma la specie, aliena invasiva, è molto comune in tutto il territorio. Cresce
sempre in ambienti disturbati, sulle scarpate, lungo i margini delle strade, in boschetti presso gli abitati e lungo le linee
ferroviarie, spesso con il sambuco nero e varie specie nitrofile ruderali, su suoli da freschi a subaridi, dal livello del
mare alla fascia montana, rarefacendosi progressivamente verso l'alto. È una pianta rustica e a rapido accrescimento,
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