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e Calabria. Nella nostra regione è presente ovunque ma più rara lungo le
coste; in Carso è piuttosto comune. Cresce sia in prati da sfalcio che in
vegetazioni ruderali, lungo margini di muri e viottoli, su suoli freschi,
ricchi in basi e composti azotati. Il nome generico, che in latino significa
'fuscello', era già in uso presso i Romani: fu citato da Marco Terenzio
Varrone (116-27 a.C) e poi da Plinio il vecchio (23-79 d.C.) per una
pianta simile ad una Poacea. Forma biologica: emicriptofita cespitosa.
Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
370
Fiori in capolini circondati da un involucro di brattee o di
squame
371
370
Fiori non in capolini, o se in capolini questi non circondati
da un involucro
398
371
Foglie a base troncata o cuoriforme. Involucro dei capolini coperto da squame uncinate
Arctium lappa L.
Specie eurasiatico-temperata presente in tutte le regioni d'Italia salvo che
in Sicilia. Nella nostra regione è piuttosto diffusa anche se in genere è
meno comune di
A. minus
; in Carso è comune ovunque. Cresce in
ambienti disturbati e fortemente eutrofizzati ai margini degli abitati, in
boschetti alterati a sambuco e robinia, su suoli argillosi freschi e ricchi in
composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Le
radici contengono un principio amaro (inulina) e venivano utilizzate nella
medicina popolare (radice di bardana). Le foglie giovani ed i germogli
sono commestibili. L'idea del velcro, composto da una striscia di tessuto
peloso ed una di tessuto con uncini flessibili, fu ispirata all'ingegnere
Georges de Mestral (1907-1990) agli inizi degli anni 1950 proprio dai
capolini di bardana rimasti attaccati alla giacca. Il nome generico deriva
dal greco 'arktos' (orso), forse in riferimento ai capolini irsuto-spinosi; il
nome specifico deriva dal latino 'lappare' (afferrare) alludendo ai capolini
maturi che si attaccano alle vesti ed al pelo degli animali. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
371
Foglie arrotondate od attenuate verso la base. Involucro
senza squame uncinate
372
372
Fiori tubulosi presenti, fiori ligulati presenti solo al
margine del capolino oppure assenti
373
372
Fiori tutti ligulati
384
373
Fusti fioriferi senza foglie (foglie tutte basali)
Bellis perennis L.
Specie europeo-caucasica oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte
le regioni d'Italia. È diffusa e comune in tutta la nostra regione; in Carso è
comunissima ovunque. Cresce in prati e pascoli, aiuole, parchi, giardini,
su suoli limoso-argillosi da freschi ad umidi, ricchi in humus e composti
azotati, dal livello del mare sino alla fascia subalpina. Le foglie giovani
sono commestibili da cotte o in insalata. Il nome generico deriva dal
latino 'bellus' (bello), il nome specifico allude alla fioritura prolungata
lungo tutto il corso dell'anno. Forma biologica: emicriptofita rosulata.
Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
373
Fusti fioriferi fogliosi
374
374
Fiori non tutti gialli
375
374
Fiori tutti gialli
378
375
Fiori tutti violetti
Centaurea jacea L. subsp. weldeniana (Rchb.) Greuter
La specie è molto polimorfa. La subsp.
weldeniana
, illirico-sudest-
europea, ha nella nostra regione regione le uniche stazioni certe per
l'Italia, concentrandosi in Carso ove è diffusa ed abbondante, con alcune
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