113
389
Foglie tutte più strette di 1 cm
Pilosella piloselloides (Vill.) Soják
Syn.:
Hieracium piloselloides
Vill. - Specie europea a gravitazione
orientale, presente in tutta Italia salvo forse che in Sicilia, dal livello del
mare alla fascia subalpina. Nella nostra regione è diffusa dalla costa alla
montagna; in Carso è localmente piuttosto comune. Cresce in luoghi
soleggiati, nelle alluvioni ciottolose dei fiumi, nelle praterie aride
seminaturali e nelle loro transizioni con i margini boschi, a volte anche in
vitigni e coltivi abbandonati e su scarpate esposte a ruscellamento, su
suoli da aridi a periodicamente inondati, scarsamente umiferi. Il nome del
genere, recentemente segregato da
Hieracium
, si riferisce ai lunghi peli
presenti sulle foglie di alcune specie; il nome generico
Hieracium
deriva
invece dal greco 'ierax' (sparviere), in riferimento ad una pianta di cui gli
antichi credevano si cibassero gli sparvieri per rafforzare la vista (da qui il
nome italiano adottato da Pignatti). Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
389
Foglie (almeno quelle basali) più larghe di 1 cm
390
390
Acheni senza pappo di peli
Lapsana communis L. subsp. communis
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia, dal livello del mare
alla fascia montana. Nella nostra regione è comune; in Carso è diffusa e
comune, ma con qualche lacuna. Cresce negli orli di boschi nitrofili
disturbati, presso le siepi, nei giardini, più raramente in coltivi, su suoli
argillosi sciolti e freschi, umiferi e ricchi in composti azotati. Le foglie
giovani sono commestibili. Il nome generico deriva dal greco 'lapazein' e
dal latino 'lampsana' (rammollire, purgare), in relazione alle proprietà
emollienti e depurative. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-ottobre.
390
Acheni con pappo di peli
391
391
Acheni sormontati da un lungo becco
392
391
Acheni senza becco
394
392
Pianta glabra. Becco del frutto inserito al centro di una coroncina (lente!)
Chondrilla juncea L.
Specie eurasiatico-mediterranea presente in tutta Italia al di sotto della
fascia montana. Nella nostra regione ha distribuzione sparsa, evitando la
bassa pianura e la montagna; in Carso è comune, concentrandosi presso
Monfalcone e Trieste, forse per la maggiore ruderalizzazione. Cresce
come pioniera in vegetazioni semi-ruderali su scarpate, ai margini di
campi e strade, alla base di marciapiedi e muri, su suoli aridi primitivi. Le
foglie basali giovani sono commestibili in insalata. Il nome generico
deriva dal greco 'chondros' inteso come 'grumo' per il latice della pianta
che si raggruma facilmente a contatto dell'aria; il nome specifico allude ai
fusti sottili e con poche foglie, simili a quelli dei giunchi. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
392
Piante pelose. Becco non inserito al centro di una
coroncina
393
393
Pappo appena superante la punta delle squame involucrali. Squame coperte da setole
giallastre. Ricettacolo glabro
Crepis setosa Haller f.
Specie eurimediterranea a gravitazione orientale, presente in tutta l'Italia
continentale dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Nella
nostra regione è diffusa nella parte meridionale, con sparse stazioni nei
fondovalle ad orientamento nord-sud; in Carso è piuttosto diffusa e
comune, ma con ampie lacune dovute forse al breve ciclo vitale. Cresce in
incolti, campi, lungo le vie, in ambienti ruderali. Le giovani foglie basali