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suoli argillosi piuttosto freschi, ricchi in calcio e composti azotati. Il nome
generico, già in uso presso i Romani per designare sia la pianta che il
colore dei suoi petali, deriva da una radice indoeuropea che significa
'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso', forse per i lunghi rizomi di molte
specie; il nome specifico deriva dal latino 'albus' (bianco) e allude alla
frequente presenza di fiori di colore bianco. Forma biologica:
emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
422
Foglie (almeno quelle basali) chiaramente picciolate
Viola arvensis Murray s.l.
Specie di origine mediterranea oggi divenuta subcosmopolita nelle zone
temperate, presente in tutta Italia, con due sottospecie, dal livello del mare
alla fascia montana. Nella nostra regione è diffusa dalla pianura alla
fascia montana inferiore; in Carso è piuttosto diffusa ma non molto
comune. Cresce in coltivi, orti, vigneti, oliveti, margini di strade, su suoli
sabbioso-argillosi da freschi a subaridi, ricchi in composti azotati, da
neutri a subacidi. Il nome generico, già in uso presso i Romani per
designare sia la pianta che il colore dei suoi petali, deriva da una radice
indoeuropea che significa 'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso', forse per i
lunghi rizomi di molte specie; il nome specifico in latino significa 'dei
campi arati'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-luglio.
422
Foglie tutte senza picciolo ben distinto
423
423
Corolla munita di sperone
424
423
Corolla senza sperone
427
424
Petali gialli
Linaria vulgaris Mill. subsp. vulgaris
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia, dal livello del mare
ai 1500 m circa. Nella nostra regione è diffusa dalla costa alla fascia
montana, ove presenta vaste lacune; in Carso è diffusa e comune. Cresce
in vegetazioni disturbate, ai margini di strade, negli scali ferroviari, in
cave, discariche, coltivi, radure di boschi aridi, su suoli da pietrosi a
sabbioso-argillosi, ricchi in basi e composti azotati. Un tempo usata nella
medicina popolare, ma di azione non comprovata. I fiori erano usati per
tingere i capelli. Il nome generico allude alla somiglianza delle foglie con
quelle del lino, quello specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e
significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
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Petali non gialli
425
425
Petali liberi. Fusti semplici. Pianta perenne
Limodorum abortivum (L.) Sw.
Specie sudeuropea presente in tutta Italia sino alla fascia montana
inferiore. Nella nostra regione è diffusa dal Carso all'alta pianura con
penetrazioni lungo le valli alpine orientate lungo i meridiani; in Carso è
piuttosto diffusa e localmente comune. Cresce nei boschi termofili, su
suoli argillosi mediamente profondi, subaridi d'estate, sia calcarei che
marnoso-arenacei purché ricchi in basi. Il nome generico deriva dal greco
'haimodoron', nome dato da Teofrasto ad una pianta parassita a fiori rossi,
forse una
Orobanche
; il nome specifico non ha nulla a che vedere con
presunte proprietà abortive, ma allude al fatto che molti boccioli
appassiscono prima di sbocciare. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.