124
429
Fiori non gialli. Foglie chiaramente parallelinervie
Ophrys apifera Huds.
Specie eurimediterranea presente in tutta Italia al di sotto della fascia
montana. Nella nostra regione si concentra dal Carso all'alta pianura fino
alle Prealpi, con sporadiche stazioni nelle Alpi; in Carso è diffusa ma non
comune. Cresce in prati e margini di cespuglieti, su suoli abbastanza
profondi, sciolti, sia arenacei che calcarei, non troppo aridi. Il nome
generico in greco significa 'sopracciglio', forse da una pianta citata da
Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, per la forma dei
tepali interni o per la pelosità del labello; il nome specifico allude alla
somiglianza del fiore con un'ape. Tutte le specie di
Ophrys
hanno un
complesso meccanismo di impollinazione, in cui il labello per forma ed
odore simula un imenottero femmina ed attrae i maschi che tentando di
copulare con esso determinano l'attaccamento del pollinario al loro corpo.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
429
Fiori di color giallo vivo. Foglie penninervie o con nervi
indistinti
430
430
Vessillo (petalo superiore) glabro
Genista tinctoria L.
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le regioni dell'Italia
continentale. La distribuzione regionale si estende su tutto il territorio; in
Carso è localmente comune. Cresce in boschi aperti, ai margini di boschi,
in praterie submesofile, su suoli da argillosi a sabbiosi, freschi ma
subaridi d'estate, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia
montana. La pianta ha proprietà tintorie che derivano da glucosidi
luteolinici presenti in tutte le sue parti, che producono un colorante giallo
impiegato sin dall'epoca romana per tingere i tessuti. Il nome generico, di
antico uso, deriva dalla radice celtica 'gen' che indicava un arbusto; il
nome specifico allude al suo uso tintorio. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
430
Vessillo (petalo superiore) peloso
Genista pilosa L.
Specie dell'Europa centro-meridionale presente lungo il bordo
meridionale delle Alpi dal Carso al Piemonte, nelle regioni centrali
Appenniniche ed in Basilicata, con optimum nella fascia submediterranea.
Cresce in praterie aride. Il nome generico, di antico uso, deriva dalla
radice celtica 'gen' che indicava un arbusto; il nome specifico allude alla
pelosità della pianta. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
431
Pianta con fusti volubili
432
431
Pianta con fusti non volubili
438
432
Foglie lucide. Fiori giallastri. Frutto carnoso
Dioscorea communis (L.) Caddick & Wilkin
Syn.:
Tamus communis
L. - Specie submediterranea, presente in tutte le
regioni d'Italia, dal livello del mare agli 800 m circa (in Sicilia fino ai
1400 m). Nella nostra regione è diffusa dalla costa alla fascia montana
inferiore ove diviene più sparsa e rara; in Carso è comune quasi ovunque.
Cresce in boschi e boscaglie termofili e nei rispettivi mantelli, su suoli da
poco a mediamente profondi, sia calcarei che marnoso-arenacei,
abbastanza umiferi ed esposti ad una certa siccità estiva. I germogli sono
commestibili previa cottura ma le parti fresche sono tossiche ed i frutti
molto velenosi. Il contatto con le foglie può causare irritazioni della pelle.
Il genere è dedicato a Dioscoride, medico, botanico e farmacista (I sec.
d.C.). Forma biologica: geofita radicegemmata. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
432
Foglie opache
.
Fiori non gialli. Frutto secco
433
1...,114,115,116,117,118,119,120,121,122,123 125,126,127,128,129,130,131,132,133,134,...148