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Spighe terminali interrotte, con asse arcuato
Persicaria dubia (Stein.) Fourr.
Specie subatlantico-sudeuropea, presente in quasi tutta Italia, salvo che in
Umbria, Molise, Puglia, Basilicata e forse Campania, dalla costa alla
fascia montana inferiore. Nella nostra regione è diffusa, con ampie
lacune; in Carso è poco comune. Cresce in vegetazioni umide e più o
meno disturbate, lungo fossi, ai margini di stagni e viottoli boschivi
umidi, su suoli limoso-argillosi ricchi in composti azotati. Il nome
generico ha etimologia incerta: potrebbe alludere al fatto che molte specie
hanno foglie simili a quelle del pesco (
Prunus persica
) o potrebbe essere
un antico nome medioevale di alcune piante con fusti nodosi. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
462
Petali azzurri. Corolla a forma di campanella
Campanula rapunculus L.
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta l'Italia continentale dal
livello del mare alla fascia montana superiore. Nella nostra regione ha
distribuzione prealpico-carsica; in Carso è diffusa, ma localizzata. Cresce
in prati non molto aridi, nei prati da sfalcio ad
Arrhenatherum
, ai margini
dei boschi, ma anche in situazioni disturbate come terreni incolti, bordi di
strade, vigneti ed oliveti, su suoli argillosi abbastanza profondi ed umiferi,
ricchi in basi, su substrati prevalentemente calcarei. Il nome generico
allude alla forma campanulata della corolla, quello specifico, che significa
'piccola rapa' allude alle radici commestibili in insalata, con sapore
dolciastro dovuto all'inulina. Forma biologica: emicriptofita bienne.
Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Petali blu. Corolla con tubo stretto, non a forma di campanella
Ceratostigma plumbaginoides Bunge
Specie originaria dell'Asia orientale, spesso coltivata a scopo
ornamentale; è presente come avventizia in alcune regioni dell'Italia
centrosettentrionale. Il nome generico deriva dal greco 'keras, -atos'
(corno) e 'stigma' (significa 'puntura', 'marchio', e viene usato per indicare
la parte terminale del pistillo); quello specifico allude alla somiglianza
con una pianta del genere
Plumbago
. Forma biologica: geofita
radicegemmata. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
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Foglie non lineari-nastriformi, fortemente pelose
Buglossoides purpurocaerulea (L.) I.M. Johnst.
Specie submediterraneo-pontica presente in tutta Italia salvo che in Valle
d'Aosta al di sotto della fascia montana superiore, con optimum nella
fascia mediterranea. Nella nostra regione è concentrata nella parte
sudorientale; in Carso è piuttosto diffusa e localmente comune. Cresce in
boschi termofili maturi di latifoglie decidue, soprattutto nelle cerrete, in
orli boschivi ombreggiati, su suoli profondi ma ricchi in scheletro,
carbonatici ma leggermente decalcificati oppure marnoso-arenacei, da
neutri a subacidi. Il nome generico in greco significa 'lingua di bovino',
per le foglie scabre e ruvide; il nome specifico allude al colore dei fiori,
che vira dal rossastro all'azzurro con l'avanzare della fioritura. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie lineari o nastriformi, glabre o quasi
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