126
437
I tre tepali esterni con ali dorsali di ca. 1.5 mm, senza ghiandole puntiformi. Frutti
lucidi, su peduncoli di 3-8 mm
Fallopia dumetorum (L.) Holub
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia salvo
che in Sardegna. È diffusa in tutta la nostra regione dal livello del mare
sino alla fascia montana inferiore, con lacune dovute a scarsità di
osservazione; in Carso è localmente comune. Cresce nelle siepi ed ai
margini di boschi termofili, su suoli argillosi freschi, ricchi in composti
azotati. Il genere è dedicato al medico italiano Gabriele Fallopio (1523-
1562); il nome specifico è il genitivo plurale di 'dumétum' (cespuglio) e
significa quindi 'dei cespugli'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-agosto.
437
I tre tepali esterni semplicemente carenati, non alati, con ghiandole puntiformi. Frutti
opachi, su peduncoli di 1-3 mm
Fallopia convolvulus (L.) Á. Löve
Pianta di introduzione precolombiana, originariamente diffusa in Eurasia
ed Africa settentrionale ed oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte
le regioni d'Italia. È comune in tutte le aree planiziali e collinari della
regione, e nei fondovalle del settore alpino; in Carso è diffusa ma non
abbondante per la scarsità di colture cerealicole. Cresce come infestante
delle colture e degli ambienti ruderali su suoli argillosi ma areati,
abbastanza freschi, ricchi in composti azotati, decalcificati, da neutri a
subacidi dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome
generico è dedicato al medico italiano Gabriele Fallopio (1523-1562); il
nome specifico allude ai fusti volubili simili a quelli del convolvolo.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
438
Pianta basso arbustiva, con fusti legnosi alla base. Petali 3
Osyris alba L.
Specie mediterranea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle
d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige. La distribuzione
regionale si concentra nella parte sudorientale del territorio, dal Carso al
litorale friulano; in Carso si addensa lungo la costa evitando le aree più
alte. Cresce come emiparassita nella macchia mediterranea e ai margini
delle boscaglie più termofile, su suoli primitivi e ricchi in scheletro, aridi
d'estate, calcarei o marnoso-arenacei purché ricchi in basi, dal livello del
mare ai 1100 m (in Sicilia fino ai 1800 m). I fusti flessibili erano usati per
la costruzione di scope rustiche. Il nome generico è di etimologia incerta e
veniva già usato dagli antichi per designare piante dai fusti flessibili; il
nome specifico deriva dal latino 'albus' (bianco). Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
438
Piante erbacee. Petali più di 3
439
439
Foglie tutte più brevi di 2 cm
440
439
Foglie (almeno quelle basali) più lunghe di 2 cm
444
440
Fusti fioriferi senza foglie (foglie tutte basali). Petali profondamente bifidi
Erophila verna (L.) DC. subsp. praecox (Steven) Walp.
Specie eurasiatico-mediterranea articolata in entità variamente
interpretate, presente in tutta Italia al di sotto della fascia montana. Nella
nostra regione è diffusa dalle coste ai fondovalle delle Alpi; in Carso è
comune ovunque; per la regione sono note le subsp.
verna
,
spathulata
e
praecox
, che ha distribuzione mediterraneo-continentale ed è la più
frequente in Carso. Cresce in ambienti disturbati, nei pratelli aridi a piante
annuali, su muretti e lastricati, nelle lacune di prati aridi, su suoli
carbonatici primitivi. Il nome generico potrebbe derivare dal latino
'aerophila' (che ama l'aria) quello specifico deriva dal latino 'ver' ed allude
alla fioritura precoce, così come il nome della sottospecie. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
440
Fusti fioriferi fogliosi. Petali non bifidi
441