125
433
Petali rosa
Convolvulus arvensis L.
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita nelle zone
temperato-calde, presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana superiore. Nella nostra regione è diffusissima dalla costa alla
fascia subalpina; in Carso è comune ovunque. Cresce come infestante in
vegetazioni ruderali presso gli abitati, ai margini di strade e viottoli
campestri, in coltivi, scarpate, giardini e vigneti, su suoli argillosi spesso
costipati, ricchi in composti azotati ma poveri in humus, a volte anche
subsalsi. La pianta è debolmente tossica. Il nome generico deriva dal
latino 'convolvere' (avvolgere) per i fusti volubili; il nome specifico in
latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
433
Petali bianchi o bianco-verdastri
434
434
Petali fusi tra loro in una corolla a forma di campanella
435
434
Petali liberi
436
435
Fiori lunghi 3-4.5 cm. Calice parzialmente nascosto da 2 brattee fogliacee
Calystegia sepium (L.) R. Br. subsp. sepium
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita nella zona
temperata, presente in tutta Italia al di sotto della fascia montana. Nella
nostra regione è diffusissima, rarefacendosi a partire dalla fascia montana.
Ha l'optimum lungo il corso medio-inferiore dei fiumi da cui è passata
alle aree agricole come infestante delle colture erbacee, dei cereali, dei
vigneti e degli incolti, su suoli limoso-argillosi freschi, ricchi in composti
azotati. La pianta è debolmente tossica. Il nome generico deriva dal greco
'kàlix' (calice) e 'stéghe' (tetto), per le grandi brattee che proteggono il
calice; il nome specifico deriva dal latino 'saepes' (siepe) in riferimento
all'habitat. Forma biologica: emicriptofita scandente. Periodo di fioritura:
giugno-settembre.
435
Fiori lunghi 1.5-3 cm. Calice non nascosto, con brattee brevi
Convolvulus arvensis L.
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita nelle zone
temperato-calde, presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana superiore. Nella nostra regione è diffusissima dalla costa alla
fascia subalpina; in Carso è comune ovunque. Cresce come infestante in
vegetazioni ruderali presso gli abitati, ai margini di strade e viottoli
campestri, in coltivi, scarpate, giardini e vigneti, su suoli argillosi spesso
costipati, ricchi in composti azotati ma poveri in humus, a volte anche
subsalsi. La pianta è debolmente tossica. Il nome generico deriva dal
latino 'convolvere' (avvolgere) per i fusti volubili; il nome specifico in
latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
436
Infiorescenze ramificate, più lunghe di 20 cm. Pianta perenne
Fallopia baldschuanica (Regel) Holub
Syn.:
Fallopia aubertii
(L. Henry) Holub - Specie originaria dall'Asia
centrale (Cina, Turkestan), introdotta per ornamento (nella cultivar
'aubertii'
con rami giovani rossi) e spesso inselvatichita, presente come
avventizia in tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che in Valle
d'Aosta, Basilicata e Calabria. Nella nostra regione è diffusa un po'
ovunque, dal livello del mare sino alla fascia montana inferiore; in Carso
è abbastanza frequente. Forma estesi veli sui boschetti di periferia, su
siepi e muretti presso gli abitati. Il nome generico è dedicato al medico
italiano Gabriele Fallopio (1523-1562); il nome specifico indica una delle
aree di provenienza, il Baljuan (Turkistan). Forma biologica: fanerofita
lianosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
436
Infiorescenze non o poco ramificate, più brevi di 20 cm.
Piante annue
437