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bulbi e foglie sono commestibili. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, deriva da una radice indoeuropea che significa 'caldo',
'bruciante', per l'odore e sapore pungenti dei bulbi; il nome specifico, che
in greco significa 'testa rotonda', allude alla forma della infiorescenza.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
410
Stami interni con filamenti semplici, o al massimo
brevemente dentati
411
411
Infiorescenza senza bulbilli
Allium coloratum Spreng.
Specie mediterraneo-montana, presente in quasi tutta l'Italia continentale,
salvo che in Valle d'Aosta e Puglia (non è stata trovata in tempi recenti in
Campania, ed è stata segnalata erroneamente in Calabria), dal livello del
mare ai 1400 m circa. Nella nostra regione è diffusa sino alla fascia
montana ma con ampie lacune nella bassa pianura; in Carso sembra avere
ecologia e distribuzione simili a quelle di
A. carinatum
, forse con
optimum in stazioni più fresche. Cresce su pendii aridi e pietrosi. Le
cellule intatte di tutti gli
Allium
contengono alliina, un amminoacido
inodore che per azione dell'enzima alliinasi, liberantesi con la rottura del
bulbo, si trasforma in allicina, composto fortemente odoroso; tutte le
specie di
Allium
possiedono diverse proprietà medicinali; bulbi e foglie
sono commestibili. Il nome generico, già in uso presso i Romani, deriva
da una radice indoeuropea che significa 'caldo', 'bruciante', per l'odore e
sapore pungenti dei bulbi. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
411
Infiorescenza con bulbilli
Allium carinatum L.
Specie submediterraneo-subatlantica, presente in Italia nord-orientale,
Lombardia, Liguria, Marche e Umbria (la sua presenza è dubbia in Valle
d'Aosta, e non stata trovata in tempi recenti in Abruzzo). Nella nostra
regione è ampiamente diffusa in tutto il territorio. Cresce in incolti e
pascoli aridi, a volte lungo i greti dei torrenti, dal livello del mare alla
fascia montana. Le cellule intatte di tutti gli
Allium
contengono alliina, un
amminoacido inodore che per azione dell'enzima alliinasi, liberantesi con
la rottura del bulbo, si trasforma in allicina, composto fortemente
odoroso; tutte le specie di
Allium
possiedono diverse proprietà medicinali;
bulbi e foglie sono commestibili. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, deriva da una radice indoeuropea che significa 'caldo',
'bruciante', per l'odore e sapore pungenti dei bulbi; il nome specifico
allude alla carena presente sui bulbilli dell'infiorescenza. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
412
Corolla a simmetria bilaterale (zigomorfa)
413
412
Corolla a simmetria raggiata (attinomorfa)
431
413
Foglie a base cuoriforme
414
413
Foglie arrotondate od attenuate verso la base
422
414
Foglie lobate. Pianta tipica dei muri, con fusti lungamente striscianti o pendenti
Cymbalaria muralis G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. subsp. muralis
Specie prevalentemente sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita nelle
zone temperate, presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle
d'Aosta. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio,
con qualche lacuna nella bassa pianura friulana occidentale, nelle Prealpi
Carniche e nelle Alpi Giulie. Le rocce sono le stazioni primarie, ma ormai
la specie è più comune su muri di pietra in siti freschi ed ombreggiati, al
di sotto della fascia montana. Un tempo i fiori erano utilizzati contro la
calcolosi renale e le foglie fresche come emostatico e cicatrizzante. Il
nome generico deriva dal greco 'kymbalon' (cimbalo, nacchera) per la
caratteristica forma delle foglie, il nome specifico allude alla frequente
crescita sui muri. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-ottobre.
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