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del mare ai 300 m circa. Tutta la pianta e soprattutto i bulbi contengono
alcaloidi che le rendono tossiche. Il nome generico era già in uso presso
gli antichi, ma probabilmente per una pianta diversa: deriva dal greco
'leukós' (bianco) e 'íon' (viola, violetta); il nome specifico allude alla
fioritura più tardiva rispetto a quella di
L. vernum
. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
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Fiori gialli, con 5 petali
Bupleurum praealtum L.
Specie sudeuropeo-pontica presente in tutta Italia salvo che in Valle
d'Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige dal livello del mare alla fascia
montana inferiore, con optimum nella fascia submediterranea, in Italia
relativamente comune solo nel Triestino. Cresce con comportamento
gregario negli orli di boschi e boscaglie termofili, adattandosi anche a
vegetazioni ruderali. Il nome generico fu usato già da Ippocrate: deriva
dal greco 'bous' (bue) e 'pleura' (costola), alludendo alle nervature fogliari
molto pronunciate di alcune specie; il nome specifico allude alla
considerevole altezza di questa specie rispetto ad altre congeneri. Diffusa
soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Foglie non lineari, chiaramente ristrette in un picciolo
Allium ursinum L.
Specie eurasiatica presente in tutta Italia salvo che in Sardegna dal livello
del mare alla fascia montana inferiore. Cresce nei boschi di latifoglie in
siti ombrosi ed umidi, formando popolamenti densi soprattutto nelle
vallecole umide, su suoli freschi e ricchi in humus. Il nome generico, già
in uso presso i Romani, deriva da una radice indoeuropea che significa
'caldo', 'bruciante', per l'odore e sapore pungenti dei bulbi; il nome
specifico significa 'degli orsi'. Le cellule intatte di tutti gli
Allium
contengono alliina, un amminoacido inodore che per azione dell'enzima
alliinasi, liberantesi con la rottura del bulbo, si trasforma in allicina,
composto fortemente odoroso; tutte le specie di
Allium
possiedono
diverse proprietà medicinali e bulbi e foglie sono commestibili.
Localizzata nel Parco. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
485
Foglie lineari, non picciolate
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Fiori violetti
Allium sphaerocephalon L. subsp. sphaerocephalon
Specie paleotemperata presente in tutta Italia dal livello del mare alla
fascia montana. Nell'area mediterranea caratterizza le garighe, ma altrove
cresce in prati aridi, incolti e vigneti. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, deriva da una radice indoeuropea che significa 'caldo',
'bruciante', per l'odore e sapore pungenti dei bulbi; il nome specifico, che
in greco significa 'testa rotonda', allude alla forma della infiorescenza. Le
cellule intatte di tutti gli
Allium
contengono alliina, un amminoacido
inodore che per azione dell'enzima alliinasi, liberantesi con la rottura del
bulbo, si trasforma in allicina, composto fortemente odoroso; tutte le
specie di
Allium
possiedono diverse proprietà medicinali; bulbi e foglie
sono commestibili. Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Fiori bianchi
Allium neapolitanum Cirillo
L'aglio napoletano è una specie a gravitazione mediterranea presente in
tutte le regioni d'Italia, come avventizia in Trentino, Veneto, Marche,
Molise. Cresce in ambienti umidi e riparati, alla base di muri, in vigneti e
oliveti, con optimumnella fascia mediterranea. Le cellule intatte di tutti
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